di Luciano Lago
Dichiarazioni di Obama al vertice del G7 in Germania: «La Russia sta ancora violando gli accordi sull’Ucraina e se sarà necessario inaspriremo le sanzioni….”.(………………….)
«Qui al G7 ci siamo accordati per fare in modo che, pur continuando a cercare una soluzione diplomatica, le sanzioni restino in atto fino a quando la Russia continuerà a violare i suoi obblighi nei confronti dell’accordo di Minsk. Questo significa poter estendere le sanzioni anche oltre luglio e il G7 ha detto chiaramente che se sarà necessario inaspriremo le sanzioni», ha concluso Obama.
Prosegue Obama: “…….il presidente russo Vladimir Putin vuole «ricreare le glorie dell’impero sovietico» ma la grandiosità della Russia «non richiede la violazione della sovranità di altre nazioni». Il riferimento è all’Ucraina, i cui territori orientali sono finiti sotto il controllo di separatisti pro-Mosca che, secondo l’Occidente, sono appoggiati dal Cremlino, tesi sempre negata dallo stesso Putin.
Parlando durante la conferenza stampa al termine del G7, l’inquilino della Casa Bianca ha aggiunto: «Il popolo russo e l’economia russa stanno soffrendo a causa delle politiche di Putin». Con le sanzioni «l’economia russa è stata indebolita e sul mercato internazionale le società energetiche russe sono in difficoltà – ha detto Obama. Vedi: Il Corriere della Sera.
Se ci soffermiamo ad analizzare le dichiarazioni di Obama tenutesi durante e dopo il vertice dei G7, possiamo rilevarne la falsità, l’ipocrisia e la menzogna in ogni passo del discorso pronunciato dal presidente Obama.
1) Gli USA non si sono accordati con gli alleati ma piuttosto hanno imposto il rinnovo delle sanzioni nonostante che alcuni paesi europei (paesi dell’Est Europa) fossero recalcitranti ad applicare le sanzioni. In pratica Washington ha ricattato i paesi più deboli costringendoli ad adeguarsi alle sanzioni nonostante che queste danneggino fortemente le loro economie.
2) Non è la Russia (che non ha proprie truppe in Ucraina, al contrario degli USA) ma è l’Ucraina che ha violato più volte la tregua aprendo il fuoco con la propria artiglieria contro le zone abitate di Donetsk e portando le armi pesanti all’interno del perimetro dove queste dovevano essere escluse. Questo risulta dai video messi in rete dai separatisti di Donetsk e da giornalisti indipendenti nei quali si vedono i danni e le vittime causate dal fuoco di artiglieria dell’esercito ucraino sulla città di Donetsk. Vedi: Fuertes bombardeos en Donetsk – Vedi: Youtube.com/watch
3) Secondo Obama, “Vladimir Putin vuole ricreare le glorie dell’impero sovietico”. Suona ridicola ed anche comica questa dichiarazione fatta dal presidente della nazione che da 70 anni esercita la più decisa politica di dominio imperialista della Storia e che avviene a spese della sovranità e dell’indipendenza di tante altre nazioni del mondo e che ha condotto negli ultimi anni decine di interventi militari diretti o indiretti per rovesciare governi di nazioni sovrane e per destabilizzare paesi (come avvenuto in Iraq, in Afghanistan, in Libia, in Sudan, in Nigeria, in Somalia, in Siria, ecc.), per le proprie finalità egemoniche, dietro il pretesto di “esportare la democrazia” o quello di “combattere il terrorismo”.
In pratica il capo del più grande impero della Storia che dispone di circa 900 basi militari in tutto il globo, pretende di accusare gli altri (la Russia) di “politica imperiale” e di “violazione della sovranità” di altri stati.
La Russia di Putin, al contrario degli USA, da quando è crollata l’URSS, non ha invaso altri paesi e non ha imposto il proprio modello economico e politico obbligatorio. Non si comprende poi perchè, quando gli USA vogliono imporre i propri trattati commerciali agli altri paesi (vedi TTIP o TPP), si parla di “integrazione economica” mentre quando la stessa cosa vuole fare la Russia (vedi Unione Euroasiatica) questa viene definita “politica imperiale”.
Se vi era comunque una qualche predisposizione a prendere sul serio il discorso di Obama al vertice del G7, quest’ultima affermazione, che riguarda la pretesa “ricostituzione dell’Impero dell’URSS”, ne rivela il lato comico, l’ostinazione ad utilizzare la propaganda in sostituzione della diplomazia e toglie ogni credibilità a quanto affermato dal presidente statunitense.
D’altra parte, per rendersi conto dell’accerchiamento effettuato, negli ultimi anni, dagli USA con le basi NATO vicino ai confini della Federazione Russia, dall’ovest , da sud e da est, è sufficiente vedere la cartina geografica. Si potrebbe citare la battuta di un generale USA il quale, nel vedere la stessa cartina, ha esclamato: “come si è permessa la Russia di mettere i suoi confini così vicini alle nostre basi militari”.
4) "Con le sanzioni l’economia russa è stata indebolita, la Russia è un paese isolato”. Anche questa una affermazione ridicola in quanto la Russia ha dimostrato di saper sopportare il peso delle sanzioni e si trova ben lungi dall’essere isolata, visto che ha rinsaldato i rapporti con giganti come la Cina, l’India, il Brasile, oltre a l’Argentina, il Venezuela, l’Egitto, la Turchia, l’Iran e moltissimi altri paesi che guardano alla Russia come un partner ed un alleato.
In pratica oltre il 60% della popolazione mondiale e delle Nazioni guarda alla Russia come ad un partner ed un alleato affidabile mentre il prestigio degli USA ed la loro supremazia economica sono in forte discesa, secondo tutte le rilevazioni internazionali.
Inoltre Obama omette di dichiarare che la Cina, la nuova prima potenza economica ed industriale al mondo,oltre ad essere saldamente alleata con la Russia (grazie alla demenziale politica di Obama) sta creando nuovi organismi finanziari (in accordo con la Russia ed i BRICS) che sono destinati a porre fine alla supremazia del dollaro su cui si è appoggiata fino ad oggi l’economia statunitense e con cui ha finanziato il proprio enorme debito e le sue immense spese militari.
Fino a quando Obama si riunisce con i soci europei ed i paesi anglosassoni (Canada, Australia e Nuova Zelanda) , legati da rapporti di subordinazione agli USA, lui ed i suoi alleati, sempre allineati alle posizioni di Washington, possono pensare di rappresentare il mondo, ma quando Obama si reca al di fuori del circolo dei subordinati a Washington, allora le cose cambiano e se ne è dovuto accorgere nel corso dell’ultimo vertice dei paesi latino americani, svoltosi a Panama in Aprile, quando la politica imperiale di ingerenza degli USA negli affari interni dei paesi dell’America Latina è stata apertamente contestata da tutti i paesi partecipanti.
Nella foto in alto: Obama al vertice del G7
Nella foto al centro: i leaders dei paesi del G7 nella foto di gruppo
Nella foto sotto: mappa delle basi USA in Eurasia
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