giovedì 18 febbraio 2021

"LA FIDUCIA A DRAGHI? NON MI ERA MAI CAPITATO DI ASSISTERE A UNO SPETTACOLO TANTO DISGUSTOSO"

 

VITTORIO FELTRI SCATENATO: "HA PARLATO 50 MINUTI PER ILLUSTRARE LE PROPRIE INTENZIONI PROGRAMMATICHE. TROPPI 

HA DETTO COSE SENSATE MA OVVIE 

LEI DRAGHI, RIPRENDENDO UN CONCETTO CARO AL PAPA, HA DETTO: BISOGNA RISPETTARE LA NATURA. FALSO. È LA NATURA CHE DEVE RISPETTARE NOI. HA ACCENNATO ALL'ESIGENZA DI VACCINARE IN FRETTA GLI ITALIANI, MA CIÒ NON POTRÀ AVVENIRE DATO CHE…"

Vittorio Feltri per "Libero quotidiano"

 

vittorio feltriVITTORIO FELTRI

Ieri in Senato si è svolto il festival della retorica e vincitore è stato come previsto Mario Draghi, sul quale erano puntati i riflettori delle tv. Non poteva essere diversamente. Dopo gli ultimi giorni della politica impegnata a lodare e a leccare senza ritegno il premier, il momento di votare la fiducia ha fatto registrare un picco nello spreco di saliva. Seguo le vicende del Palazzo da una vita, ma non mi era mai capitato di assistere a uno spettacolo tanto disgustoso sotto il profilo meramente estetico.

 

mario draghi al senatoMARIO DRAGHI AL SENATO



Draghi ha parlato 50 minuti per illustrare le proprie intenzioni programmatiche. Troppi. Ma di questo va perdonato perché egli non poteva deludere le attese dei senatori, che mentre lo ascoltavano preparavano i loro interventi edulcorati finalizzati a catturare la simpatia dell'oratore numero uno. Il potenziale presidente del Consiglio, pur dilungandosi eccessivamente ha detto cose sensate, aggiungerei ovvie.

 

Ha accennato anche all' esigenza di vaccinare in fretta gli italiani, ma ciò non potrà avvenire dato che il ministro della sanità è lo stesso che agiva sotto Conte, senza concludere nulla di positivo.

 

mario draghi stefano patuanelliMARIO DRAGHI STEFANO PATUANELLI

La situazione vaccinale poi è aggravata dalla presenza nello staff tecnico di tale Arcuri, il quale ha dimostrato platealmente di essere incapace e forse peggio. Quindi il nostro titolo odierno d' apertura, "la fiera delle banalità", riassume perfettamente l' andazzo della nostra politica, impegnata a dare aria ai denti dei suoi protagonisti e a togliere ossigeno ai cittadini, in attesa da mesi ormai di ricevere le iniezioni salvifiche. Ciò che ha maggiormente tediato nella giornata trascorsa sono stati i pistolotti espressi dai parlamentari impegnati a commentare l'esposizione del premier in pectore.

giancarlo giorgetti mario draghi stefano patuanelliGIANCARLO GIORGETTI MARIO DRAGHI STEFANO PATUANELLI

 


Abbiamo udito una serie di tali luoghi comuni da far venire i brividi. Al microfono si sono succeduti per ore personaggi modesti, nessuno dei quali ha trascurato di elogiare Supermario assicurandogli amore eterno e fedeltà. Non uno di essi ha avuto la prudenza di dire: buon lavoro signor presidente, ora le diamo la fiducia per spirito di rassegnazione, ma sappia che la giudicheremo dai fatti ovvero dalla sua capacità di tradurre in realtà gli impegni assunti davanti al popolo incredulo poiché abituato a prenderselo in saccoccia.

 

giancarlo giorgetti mario draghi stefano patuanelli luciana lamorgese roberto garofoli marta cartabiaGIANCARLO GIORGETTI MARIO DRAGHI STEFANO PATUANELLI LUCIANA LAMORGESE ROBERTO GAROFOLI MARTA CARTABIA


Assistendo al teatrino andato in scena a Palazzo Madama abbiamo avuto la conferma: il Paese non sa rinunciare allo stile da operetta, al centro del quale trionfano le frasi fatte e il conformismo più spietato. Tanto per citare una scemenza, lei Draghi, riprendendo un concetto caro al Papa, ha detto: bisogna rispettare la natura. Falso. È la natura che deve rispettare noi, visto che tra inondazioni, terremoti, caldo e freddo eccessivi e stragi di animali ne combina di ogni colore. Anche il Covid ce lo propina la natura: essa lo ha generato, mica io e nemmeno mia sorella. Fonte: qui



IL DIZIONARIO DI DRAGHI: AMBIENTE, RIFORMA DEL FISCO E SCUOLA, IL LIBRO DEI SOGNI DEL PREMIER CHE AFFONDA LA DAD: “CREA DISAGI E EVIDENZIA LE DISEGUAGLIANZE” 

GIAN ANTONIO STELLA: "E LA GUERRA ALLA BUROCRAZIA? MACCHE'. FORSE PERCHE' LUI STESSO HA UN'IDEA NOBILE DELLA BUONA BUROCRAZIA, QUELLA CHE NEI PAESI SERI FA GIRARE LA MACCHINA DEGLI STATI. FORSE PERCHE' SA QUANTO LE PAROLE, DA SOLE, POSSANO ESSERE VUOTE..."

Gian Antonio Stella per il "Corriere della Sera"

 

mario draghi al senatoMARIO DRAGHI AL SENATO

E la guerra alla burocrazia? Macché, la canonica promessa di rovesciare la burocrazia, buttata lì da un po' tutti i premier da decenni in qua senza mai uno sbocco reale, non c' è. Forse perché lui stesso, Mario Draghi, ha un' idea nobile della buona burocrazia, quella che nei Paesi seri fa girare la macchina degli Stati. Forse perché sa quanto le parole, da sole, possano esser vuote. Effimere. Coriandoli. I temi, quelli contano. E la credibilità di chi li prenderà finalmente di petto. Sapendo che su quelli sarà misurato.

 

ATTRARRE «Benessere, autodeterminazione, legalità e sicurezza sono strettamente legati all' aumento dell' occupazione nel Mezzogiorno. Sviluppare la capacità di attrarre investimenti privati, nazionali e internazionali, è essenziale per generare reddito, creare lavoro, invertire il declino demografico...».

 

MATTEO SALVINI IN SENATO APPLAUDE DRAGHIMATTEO SALVINI IN SENATO APPLAUDE DRAGHI

BUON (PIANETA) «La risposta della politica economica al cambiamento climatico e alla pandemia dovrà essere una combinazione di politiche strutturali che facilitino l' innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l' accesso delle imprese capaci di crescere al capitale e al credito e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state create. Vogliamo lasciare un buon Pianeta, non solo una buona moneta».

 

CONSAPEVOLEZZA «Dovremo imparare a prevenire piuttosto che a riparare, non solo dispiegando tutte le tecnologie a nostra disposizione, ma anche investendo sulla consapevolezza delle nuove generazioni che ogni azione ha una conseguenza. Come si è ripetuto più volte, avremo a disposizione circa 210 miliardi lungo un periodo di sei anni. Queste risorse dovranno essere spese puntando a migliorare il potenziale di crescita della nostra economia».

 

governo draghi al senatoGOVERNO DRAGHI AL SENATO

DAD «La diffusione del Covid ha provocato ferite profonde nelle nostre comunità, non solo sul piano sanitario ed economico, ma anche in quello culturale ed educativo. Le ragazze e i ragazzi hanno avuto, soprattutto quelli delle scuole secondarie di secondo grado, il servizio scolastico attraverso la didattica a distanza che, pur garantendo la continuità del servizio, non può non creare disagi ed evidenziare le diseguaglianze».

 

EGOISMO «Esprimo davanti a voi, che siete i rappresentanti eletti degli italiani, l' auspicio che il desiderio e la necessità di costruire un futuro migliore orientino saggiamente le nostre decisioni, nella speranza che i giovani italiani che prenderanno il nostro posto, anche qui, in quest' Aula, ci ringrazino per il nostro lavoro e non abbiano di che rimproverarci per il nostro egoismo».

 

il tweet sul discorso di draghi 4IL TWEET SUL DISCORSO DI DRAGHI 

FRAGILITÀ «L' altra riforma che non si può procrastinare è quella della Pubblica amministrazione. Nell' emergenza l' azione amministrativa a livello centrale e nelle strutture locali e periferiche ha dimostrato capacità di resilienza e di adattamento grazie a un impegno diffuso nel lavoro a distanza e a un uso intelligente delle tecnologie a sua disposizione, ma la fragilità del sistema delle Pubbliche amministrazioni e dei servizi di interesse collettivo è tuttavia una realtà che deve essere rapidamente affrontata».

 

GIUSTIZIA «Nelle raccomandazioni specifiche per Paese indirizzate all' Italia negli anni 2019 e 2020 la Commissione (...) ci esorta ad aumentare l' efficienza del sistema giudiziario civile attuando e favorendo l' applicazione dei decreti di riforma in materia di insolvenza garantendo un funzionamento più efficiente dei tribunali, favorendo lo smaltimento dell' arretrato e una migliore gestione dei carichi di lavoro, adottando norme procedurali più semplici...»

mario draghi al senato 2MARIO DRAGHI AL SENATO 

 

IRREVERSIBILITÀ «Sostenere questo governo significa condividere l' irreversibilità della scelta dell' euro e la prospettiva di un' Unione Europea sempre più integrata».

 

LAVORATORI «Il governo dovrà proteggere i lavoratori, tutti i lavoratori, ma sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche; alcune dovranno cambiare anche radicalmente e la scelta di quali attività proteggere e quali accompagnare nel cambiamento è il difficile compito che la politica economica dovrà affrontare nei prossimi mesi».

 

il tweet sul discorso di draghi 2IL TWEET SUL DISCORSO DI DRAGHI 

MODELLI «Alcuni modelli di crescita dovranno cambiare: ad esempio il modello di turismo, un' attività che prima della pandemia rappresentava il 14% del totale delle nostre attività economiche. Imprese e lavoratori in quel settore vanno aiutati ad uscire dal disastro creato dalla pandemia.

 

Ma senza scordare che il turismo avrà un futuro se non dimentichiamo che esso vive della nostra capacità di preservare l' ambiente, preservare cioè almeno non sciupare città d' arte, luoghi e tradizioni che successive generazioni, attraverso molti secoli, hanno saputo preservare».

 

NORMALE «Non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno soprattutto nelle Regioni del Mezzogiorno».

 

ORGOGLIO «Dobbiamo essere orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell' Unione Europea. Senza l' Italia non c' è l' Europa, ma fuori dall' Europa c' è meno Italia. Non c' è sovranità nella solitudine».

 

giancarlo giorgetti mario draghi stefano patuanelliGIANCARLO GIORGETTI MARIO DRAGHI STEFANO PATUANELLI

POVERI «I dati dei centri di ascolto Caritas, che confrontano il periodo maggio-settembre del 2019 con lo stesso periodo del 2020, mostrano che da un anno all' altro l' incidenza dei nuovi poveri passa dal 31 al 45 per cento. Quasi una persona su due che oggi si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta».

 

QUOTE ROSA «L' Italia oggi presenta uno dei peggiori gap salariali tra generi in Europa, oltre una cronica scarsità di donne in posizioni manageriali di rilievo. Una vera parità di genere non significa un farisaico rispetto di quote rosa richieste dalla legge, richiede che siano garantite parità di condizioni competitive tra generi».

 

RIFORME «Una riforma fiscale segna, in ogni Paese, un passaggio decisivo: indica priorità; dà certezze; offre opportunità. È l' architrave della politica di bilancio. In questa prospettiva va studiata una revisione profonda dell' Irpef, con il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività».

 

il senato riunito per la fiducia a mario draghiIL SENATO RIUNITO PER LA FIDUCIA A MARIO DRAGHI

SQUILIBRI «Il nostro sistema di sicurezza sociale è squilibrato, non proteggendo a sufficienza i cittadini con impieghi a tempo determinato e i lavoratori autonomi. Le previsioni pubblicate la scorsa settimana dalla Commissione europea indicano che, sebbene nel 2020 la recessione europea sia stata meno grave di quanto ci si aspettasse (quindi già fra poco più di un anno si dovrebbero recuperare i livelli di attività economica pre-pandemia), in Italia questo non accadrà prima della fine del 2022».

 

giancarlo giorgetti mario draghiGIANCARLO GIORGETTI MARIO DRAGHI




TORTO «Spesso mi sono chiesto se noi, e mi riferisco prima di tutto alla mia generazione, abbiamo fatto e stiamo facendo per loro tutto quello che i nostri nonni e padri fecero per noi, sacrificandosi oltremisura. (...) È una domanda che non possiamo eludere quando aumentiamo il nostro debito pubblico senza aver speso e investito al meglio risorse che sono sempre scarse. Ogni spreco oggi è un torto che facciamo alle prossime generazioni, una sottrazione dei loro diritti».

 

USCIREMO «Quando usciremo, e usciremo, dalla pandemia, che mondo troveremo? Alcuni pensano che la tragedia nella quale abbiamo vissuto per più di dodici mesi sia stata simile a una lunga interruzione di corrente: prima o poi la luce ritorna e tutto ricomincia come prima. La scienza ma semplicemente il buon senso suggeriscono che potrebbe non essere così».

giancarlo giorgetti mario draghi stefano patuanelli luciana lamorgese roberto garofoli marta cartabiaGIANCARLO GIORGETTI MARIO DRAGHI STEFANO PATUANELLI LUCIANA LAMORGESE ROBERTO GAROFOLI MARTA CARTABIA

 

VISIONE «Negli anni recenti i nostri tentativi di riformare il Paese non sono stati del tutto assenti, ma i loro effetti concreti sono stati limitati. Il problema sta forse nel modo in cui spesso abbiamo disegnato le riforme, con interventi parziali, dettati dall' urgenza del momento, senza una visione a tutto campo, che richiede tempo e competenza».

 

ZERO «Non basterà elencare progetti che si vogliono completare nei prossimi anni. Dovremo dire dove vogliamo arrivare nel 2026 e a cosa puntiamo per il 2030 e il 2050, anno in cui l' Unione Europea intende arrivare a zero emissioni». Fonte: qui




“DRAGHI NON LO PUÒ DIRE, MA IO SÌ: CON QUESTO GOVERNO LE RIFORME NON LE VEDREMO MAI” 

IL BAGNO DI REALISMO DI MASSIMO CACCIARI: “NON È IL PADRETERNO E NON POTRÀ FARE IN UN GIORNO QUELLO CHE NON SI FA DA 30 ANNI. LO IUS CULTURAE EVOCATO DA ZINGARETTI LO VEDREMO MAI IN UN GOVERNO CON SALVINI? E SULLA GIUSTIZIA È POSSIBILE TROVARE UN PUNTO DI CADUTA TRA 5STELLE E FORZA ITALIA? DUBITO” 

Andrea Malaguti per "La Stampa"

 

MASSIMO CACCIARIMASSIMO CACCIARI

Bravo, ma non farà le riforme. Il giudizio di Massimo Cacciari sul primo giorno da preside della scuola Italia di Mario Draghi è benevolo, ma poco rassicurante. L'uomo non si discute, le sue possibilità di rivoltare il paese come un calzino sì. Per dirne una: «Come li metti d'accordo Forza Italia e Cinque Stelle sulla riforma della giustizia?». Non li metti d'accordo. «Appunto».

 

Non è la paralisi (i soldi del Next Generation Eu sono nelle mani migliori possibili), ma neppure la Valle dell'Eden. Semplicemente un film diverso. Che al momento vince il premio della critica. Con una sola eccezione. Lui.

mario draghi al senatoMARIO DRAGHI AL SENATO

 

Professor Cacciari, le è piaciuto il discorso di Draghi?

«Certamente è stato un discorso più puntuale di quelli che ci eravamo abituati a sentire negli ultimi insediamenti. Ho apprezzato soprattutto la parte sulla pandemia».

 

Il virus come moltiplicatore delle disuguaglianze?

MARIO DRAGHI IL TRAGHETTATORE BY DEMARCOMARIO DRAGHI IL TRAGHETTATORE BY DEMARCO





«La pandemia non è affatto neutrale, non colpisce tutti nello stesso modo. A pagare di più, a parte chi crepa, sonno i giovani, le donne, i lavoratori fragili. Non so se esistano dati anche da noi, ma negli Stati Uniti le statistiche dicono che i meno abbienti, le persone disagiate, sono colpite dal contagio quattro volte di più di chi sta bene».

 

Temo sia una statistica universale.

ivan draghiIVAN DRAGHI

«Il nostro sistema di protezione è squilibrato, lo dico da mesi. Non si può affrontare la pandemia senza vedere che metà della popolazione è al sicuro mentre l'altra metà passa dai disagi gravissimi alla disperazione. Bisogna rimediare prima che salti il tappo e scoppi la rivolta sociale. Quando i licenziati usciranno da sotto il tappeto che sembra renderli invisibili avremo un problema. Non potremo ricorrere in eterno alla cassa integrazione senza mettere in crisi l'Inps e su questo tema non ho sentito dire un gran che».

 

Si aspettava l'emozione del gelido tecnocrate Mario Draghi?

massimo cacciari (2)MASSIMO CACCIARI (2)



«Ma la sua storia intellettuale e culturale - a partire dalle scuole che ha fatto e dai primi maestri che ha avuto (i gesuiti) - non è quella di un uomo gelido. Anche in Europa ha dimostrato di essere attento ai disagi e alle contraddizioni sociali».

 

Un tecnocrate con l'anima.

«Lasci perdere l'anima. La verità è che non esiste tecnica senza politica e chi pensa il contrario ha una visione arcaica».

il senato riunito per la fiducia a mario draghiIL SENATO RIUNITO PER LA FIDUCIA A MARIO DRAGHI

 

Cito: "Saremo semplicemente il governo del Paese". Straordinariamente ovvio o ovviamente straordinario?

«Di sicuro questo governo non ha una maggioranza politica. E non è nemmeno tecnico anche se è Draghi a dare le carte. I partiti non avevano scelta di fronte alla posizione di Mattarella e quella del premier è una sintesi più che una fotografia. Nel governo ci sono tutti, tranne la Meloni che pure è molto ragionevole».

 

Uniti verso un futuro pieno di riforme?

«Figuriamoci. Draghi non lo può dire, ma io sì: con questo governo le riforme non le vedremo mai».

 

Non esagera?

«Draghi non è il Padreterno e non potrà fare in un giorno quello che non si fa da 30 anni. Vuole degli esempi? Lo ius culturae evocato da Zingaretti lo vedremo mai in un governo con Salvini?

 

E sulla giustizia è possibile trovare un punto di caduta tra 5Stelle e Forza Italia? Dubito. E così sarà per il fisco o per una vera riforma della scuola»

mario draghiMARIO DRAGHI

 

Eppure la frase più netta del premier è stata: "L'unità non è un'opzione, è un dovere". Come nel dopoguerra.

«I partiti hanno il dovere preciso di appoggiarlo e di non rompergli i coglioni dopo quello che hanno combinato. E Draghi è abbastanza intelligente da non chiedere cose impossibili. Ma il richiamo alla ricostruzione del dopoguerra è benevolmente ridicolo».

 

nicola zingaretti e matteo salviniNICOLA ZINGARETTI E MATTEO SALVINI



L'unità allora ci fu. Breve, ma ci fu.

«Sì, dal '45 alla Costituente perché non si poteva fare diversamente. Poi la ricostruzione la fece la Dc con i suoi alleati lasciando fuori il Pci. Un po' di memoria storica è necessaria. Altrimenti, citando Musil come ha fatto recentemente Donatella Di, si diventa come quelle persone che non hanno mai del tutto torto in niente perché i loro concetti sono indistinti come figure tra i vapori di una lavanderia. Comunque le parole di Draghi sono comprensibili e perdonabili».

dragonite riceve il campanello da conteDRAGONITE RICEVE IL CAMPANELLO DA CONTE

 

Che scenario prevede, allora?

«Draghi interverrà sulla pandemia, organizzerà un nuovo piano vaccini e userà i soldi del Next Generation Eu anche per affrontare le gravi crisi industriali. Quelle, da Alitalia all'Ilva, sono vere gatte da pelare. In Senato ha detto una cosa su cui mi pare si siano soffermati in pochi: i soldi non andranno alle aziende decotte».

MASSIMO CACCIARIMASSIMO CACCIARI

 



È la teoria del debito buono, che però - nell'immediato - rischia di produrre un sacco di persone a spasso.

«Mi aspetto che Draghi affronti le crisi in modo socialmente sensibile. Non so se basteranno i soldi europei, ma so che il sistema previdenziale è squilibrato e per immaginare un cambiamento servirà, in questo caso davvero, il contributo di tutti. Non ci sarà la patrimoniale, ma una manovra di bilancio decisa sì».

 

Professore, stavolta cito lei: il governo Draghi certifica il fallimento della politica. In Aula il premier ha sostenuto l'opposto.

«Mica poteva dire il contrario. E' ovvio che la sua presenza è il risultato di una catastrofe politica. L'affermazione del premier la prenderei per un vezzo retorico».

renato brunetta giancarlo giorgettiRENATO BRUNETTA GIANCARLO GIORGETTI

 

In questo governo ci sono 15 ministri del Nord.

«Bah, secondo me Draghi neppure lo sa. E poi non è che il Nord sia sciocco ed egoista. I problemi dell'assistenza sono noti a tutti. Piuttosto sono due i punti politici da capire, la Lega e i 5 Stelle».

 

Partiamo dalla Lega.

«Sarà interessante vedere se questa svolta giorgettiana è radicata e destinata a durare con Salvini comunque leader».

 

E i 5 Stelle?

«Vedere se esplodono o no». Per ora vogliono federarsi con Pd e Leu. «Mi pare un fatto positivo. Hanno davanti scadenze decisive (penso al voto in città come Torino, Roma e Napoli) e dunque è meglio che trovino un modo per marciare divisi e colpire uniti».

 

E il Pd?

«Si barcamena. Come sempre».

 

Nel discorso di Draghi una citazione per Cavour e una per Papa Francesco.

«Cavour lasciamolo stare. Il Papa quando si parla di ambiente ormai è un must. Per fortuna non ha citato San Francesco e il cantico delle creature».

 

Perché lasciamo stare Cavour?

«Perché per me che sono un federalista sarebbe stato meglio riferirsi a Spinelli, a Trentin o a don Sturzo piuttosto che evocare il centralismo autoritario sabaudo». Fonte: qui

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