venerdì 9 settembre 2016

L'Austria schiera l'esercito lungo le frontiere e chiude i confini

Un'intesa raggiunta dai partiti di maggiornaza prevede non soltanto l'utilizzo dei militari ma anche la chiusura alle richieste di asilo e il rimpatrio dei non aventi diritto

L'Austria schiera l'esercito lungo le proprie frontiere, chiude i confini e rifiuta le nuove richieste di asilo.

Il governo di Vienna ha approvato un provvedimento d’emergenza anti-immigrazione che prevede il blocco delle richieste d’asilo e 2.200 soldati schierati al confine. Oltre a ciò vengono inaugurate delle misure mai utilizzate in precedenza: l'accordo prevede infatti anche il rimpatrio dei non aventi diritto nei Paesi d'origine, purché si tratti di "Paesi sicuri". Il decreto avrà una durata di sei mesi ma potrà essere prolungato tre volte, informa Der Standard. Non è ancora chiaro se entrerà in vigore quando sarà raggiunto il tetto delle 37.500 richieste di asilo previsto per il 2016 o prima.

L'intesa è stata raggiunta dopo lunghe trattative tra socialdemocratici della Spö e il partito popolari della Övp. 

Una volta entrata in vigore, richieste di asilo al confine saranno possibili solo in casi eccezionali (come il rischio di torture nel paese di provenienza oppure la presenza di parenti in Austria) e se il richiedente viene trovato su territorio nazionale e se la via della sua fuga verso l'Austria non potrà più essere ricostruita.

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