mercoledì 7 settembre 2016

MONTE DEI PACCHI DI SIENA:L’OMBRA DELLA TROIKA!



Non siamo mai sicuri in una certa misura siamo sempre ignari, direbbe il nostro caro Kenneth Arrows, la nostra conoscenza del modo in cui funzionano le cose, nella società o nella natura, è avvolta nella nebbia della vaghezza.

Tutti a dimenticare l’affare MPS o Deutsche Bank a comprare banche come fossero noccioline aspettandosi chissà quale risoluzione della crisi europea e invece all’improvviso, dopo aver gettato in un buco nero 15 miliardi in vari aumenti di capitale  nulla cambia tutto è per sempre uguale.

Lui Corrado Passera, uno che ha fallito al Governo amplificando e implementando austerità e deflazione salariale ovunque, uno che ha fallito pure nella costruzione di un nuovo partito, ora torna per amministrare un altro fallimento

“Il  futuro di Mps è molto importante per Italia: se uscirà dai suoi problemi si alleggerirà la pressione sull’intero sistema creditizio del paese, ma se i problemi emersi non verranno risolti in tempi brevi, l’effetto sul nostro Paese potrebbe essere purtroppo molto grave”.

Lo afferma all’ANSA Corrado Passera a margine del forum Ambrosetti di Cernobbio.

E infatti il rebus del piano di Mps, di cui Formiche.net spesso ha parlato negli ultimi tempi ha animato i discorsi davanti al lago di Como di politici, economisti e finanzieri. (…)

A sancire in maniera inequivocabile che a Cernobbio si è discusso di Mps è un sondaggio riferito dall’Ansa, che giunge alla conclusione che l’aumento di capitale, uno dei due pilastri su cui si fonda il piano di salvataggio, non trova il consenso della maggioranza dei manager, imprenditori e banchieri. Ecco i risultati del sondaggio, che dunque non fa che confermare le enormi difficoltà che l’istituto toscano deve fronteggiare in questa fase: il 65% dei 33 intervistati ha risposto no alla domanda: “Lei sottoscriverebbe l’aumento di capitale di Mps?”. Tra questi, solo il 20% parteciperebbe alla ricapitalizzazione della banca senese, mentre il 15% ha preferito non esprimersi. Tra i partecipanti al sondaggio figurano nomi illustri tra cui Gianmaria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo; Francesco Starace, ad dell’Enel; Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali; Federico Ghizzoni, ex ad di Unicredit; Corrado Passera, ex ad di Intesa ed ex ministro dello Sviluppo Economico; Flavio Valeri, ad di Deutsche Bank Italia. ( Formiche.net )

Certo che chiedere cosa ne pensa dell’aumento di capitale l’amministratore delegato di Deutsche Bank Italia è tutto un programma… “vaste programme” come direbbe qualcuno, rivoltandosi nella tomba!

Un incontro con i principali istituti bancari per valutare pro e contro della richiesta di intervento dell’Esm (European stability mechanism, il cosiddetto fondo salva Stati) per stabilizzare il sistema bancario italiano. Secondo tre diverse fonti a conoscenza del dossier, il premier Matteo Renzi va avanti con l’ipotesi di un ricorso ai soldi del fondo che è già intervenuto in Grecia, Irlanda, Portogallo, Cipro e banche spagnole.

Si tratta, secondo quanto ricostruito, del «piano B» – finora smentito dal governo – nel caso che il piano per Mps si areni definitivamente.

Un’ipotesi anticipata da «La Stampa» nei giorni scorsi, che le difficoltà che stanno emergendo nell’implementazione del piano per Mps avrebbe reso ancora più d’attualità. Proprio l’utilizzo del fondo salva Stati da parte dell’Italia sarebbe stato uno dei temi dei colloqui tra Renzi e Angela Merkel nei vertici di Ventotene e Maranello nelle settimane scorse, dice una delle fonti.

Ovviamente per non scatenare un inferno…

ROMA (Reuters) – Il governo smentisce “totalmente” l’intenzione di voler chiedere un intervento del fondo Salva Stati europeo Esm a supporto del sistema bancario italiano.

Il quotidiano la Stampa, citando tre diverse fonti a conoscenza del dossier, scrive oggi che l’utilizzo del fondo sarebbe stato uno dei temi dei colloqui tra il premier Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel nei vertici di Ventotene e Maranello.
Il ricorso all’Esm sarebbe oggi ancor più d’attualità per via dei problemi che stanno emergendo nell’implementazione del piano per Mps, scrive il quotidiano.

“Si tratta di notizie del tutto destituite di fondamento”, dice una fonte di Palazzo Chigi.

Ovvio, il solo ricorso al fondo ESM significherebbe l’ingresso della Troika nel nostro Paese,e tutto questo grazie a qualche politico ignorante che, mentre gli italiani erano sotto l’ombrellone , ha sottoscritto la demenziale clausola “bail in” cancellando qualsiasi possibilità di una nazionalizzazione di MPS, perché se non l’hanno ancora capito ma lo capiranno presto, eccome se lo capiranno, MPS va nazionalizzata, ora, subito, adesso!

Nel frattempo il bazooka ad acqua di Draghi ha prodotto questo miracolo a proposito di inflazione…

Euro Area Inflation Rate

…ovvero il nulla e per quanto riguarda la produzione industriale in Europa …

Euro Area Industrial Production MoM

Un giorno i banchieri centrali getteranno la spugna e ammetteranno che con la loro politica monetaria hanno aumentato inequità e disuguaglianze, senza produrre inflazione lo scopo principale della BCE, perché come i lettori di Icebergfinanza ben sanno, la natura intrinseca del quantitative easing e essenzialmente deflativa e crea debito, un’ipoteca perenne sulla crescita futura.


Fonte: icebergfinanza

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