È da molti mesi ormai che non si parla d’altro che di tassi bassi e di un futuro rialzo su tutte le scadenze, a cominciare da quelle più vicine che sono maggiormente influenzate dalle politiche monetarie. In questo lungo periodo di tempo sono state ipotizzati diversi rialzi su altrettanti diversi intervalli temporali, ma finora non è successo mai nulla. Anzi, i tassi risk free di riferimento a livello mondiale sono calati verso i minimi di sempre.

Riteniamo che ai livelli attuali sia interessante iniziare una strategia che possa beneficiare di un rialzo dei tassi, anche a solo scopo di copertura, e ne forniamo alcune considerazioni.

A Jackson Hole la governatrice della FED Janet Yellen ha fatto intendere senza troppi dubbi che entro fine anno ci sarà un aumento dei tassi. Molto probabilmente bisognerà attendere le elezioni presidenziali prima di qualunque mossa restrittiva perché, oltre alla politica monetaria, ci sono anche questioni esclusivamente politiche in sospeso, tra cui la conferma dei ruoli nella banca centrale più influente al mondo.

Finora le comunicazioni non sono mai state così “chiare”, questo consente al mercato di prepararsi all’evento consentendo alla curva dei rendimenti risk free in dollari di mantenere una pendenza adeguata.

In Giappone il lungo trend di tassi in calo è stato interrotto molto velocemente con forti vendite ad inizio agosto: in soli 3 giorni il rendimento del decennale giapponese è tornato quasi a 0% dopo essere stato negativo per due mesi. In questo caso il forte rimbalzo che c’è stato è un segnale della predisposizione degli investitori a liberarsi velocemente di ciò che è in forte guadagno e ha rendimenti negativi.