martedì 8 giugno 2021

I nuovi numeri della strage vaccinale: crescono i morti nelle ultime settimane

Europa

I  morti per vaccino  al 23 maggio hanno raggiunto lo straordinario numero di 8738,  una cifra assolutamente senza precedenti per quanto riguarda le vaccinazioni, talmente grande e inaspettata che il database dell’Ema l’Agenzia europea del farmaco non è sufficiente a contenerla tutta e ogni giorno bisogna cancellare le vecchie segnalazioni per fare posto alle nuove, il che implica ovviamente dei grossi problemi riguardo al numero finale che potrebbe essere parecchio inferiore a quello reale che è già di per sé solo la punta dell’iceberg visto che i medici vengono vivamente invitati a non segnalare i casi. Secondo alcuni calcoli la cifra reale dei decessi potrebbe essere superiore a 35 000, ma si tratta di ipotesi che per quanto fondate non sarebbe corretto sparare come verità accertata: queste operazioni meglio lasciarle ai vaxxisti, alla lunga la differenza si vede.  Ma di certo ciò che interessa all’Ema i cui bilanci sono pagati da Big Pharma è semmai tenere basi i numeri.  Comunque 4192 morti sono dovuti  a Pfizer, 2394 a Moderna, 1953 ad AstraZeneca e 199 a J&J. Nove di tali decessi riguardano persone sotto i 18 anni, una cifra che può sembrare bassa ma che è  superiore alle vittime del Covid in quella fascia di età.  Le reazioni avverse segnalate sono arrivate alla cifra stratosferica di 525. 907 tra cui 512 miocarditi gravi, 492 trombosi e 2.619 casi di trombocitopenia.

Usa

Al 28 maggio i casi di morte sono state segnalati 5.165 decessi il 24% dei quali si è verificato entro 48 ore dalla vaccinazione, il 16% entro 24 ore e il 38%  in persone che si sono ammalate entro 48 ore dalla vaccinazione. Gli eventi avversi sono stati 294 801 di cui 25 359 gravi . I dati disponibili per gli Stati uniti sono molto più ricchi perché il Vaers ,Vaccine Adverse Event Reporting System fornisce numeri già aggregati e non costringe a lunghe e complicate ricerche per metterli insieme come avviene per l’Ema. Così è possibile avere un quadro più completo e oltretutto visto che i dati vengono aggiornati ogni venerdì confrontarli con quelli della settimana precedente: cos’ si può constatare che nell’ultima settimana coperta  i morti sono aumentati di 759 rispetto alla settimana precedente e le reazioni avverse gravi di 3.822 e questo nonostante ci sia stato un crollo verticale delle vaccinazioni nell’ultimo mese. Qualcosa che forse potrebbe essere messo in relazione con la caduta di alcuni importanti narratori pandemici come Fauci.

Ad ogni modo il database del Vaers consente di produrre il  grafico riprodotto qui sotto che rende immediatamente la gravità della situazione e l’insostenibile leggerezza con cui si è dato avvio all’esperimento dei vaccini.


La linea rossa misura i decessi da vaccino a partire dal 1990 ai primi mesi di quest’anno: si vede come la linea si alzi quasi verticalmente con le vaccinazioni Covid raggiungendo cifre inconcepibili. Si deve tenere conto che i vaccinati i Usa sono finora 170 milioni, mentre mediamente si fanno oltre 200  milioni di vaccinazioni di ogni tipo in un anno, comprese ovviamente quelli antinfluenzali. Si sono avuti meno di 2000 morti in 30 anni a fronte di 6 miliardi di punture contro 5 mila e passa in 5 mesi per 170 milioni di punture: il rapporto, questo si, è apocalittico e continuare con le vaccinazioni di massa è semplicemente criminale.

E’ sempre più evidente che tutto questo è dovuto al ruolo della proteina spike che i vaccini a mRna ordinano di produrre alle cellule dell’organismo: forse questo può anche dare una breve e debole difesa contro il Covid, ma provoca anche danni di varie entità visto che tale proteina virale è di per sé tossica sia che faccia parte di un virus attivo sia che vaghi nel sistema circolatorio come brandello molecolare a se stante. Insomma i  vaccini ordinerebbero alle cellule di produrre una tossina. Ci sono già diversi studi che lo stanno dimostrando l’ultimo dei quali si domanda apertamente se i vaccini non siano peggio della malattia vista la potenziale relazione della proteina spike “con un’ampia gamma di patologie indotte sia acute che a lungo termine, come malattie del sangue, malattie neurodegenerative e autoimmuni”. Senza parlare del fatto che sempre la proteina spike potrebbe indurre alla formazione di prioni. Tutte cose che ovviamente non conosciamo perché vengono sperimentate adesso sulle cavie umane grazie al permesso dato dalle autorità politiche e nessuno può prevedere gli impatti a lungo temine, quelli possibili contraendo un’infezione da un virus simile al Sars Cov 2  oppure quelli possibili a seguito di malattie autoimmuni.

Fonte: qui


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