lunedì 3 aprile 2017

I TERRORISTI DELL'ISIS HANNO TROVATO IL MODO DI NASCONDERE MATERIALE ESPLOSIVO NEL VANO BATTERIE DI UN COMPUTER PORTATILE O DI UN TABLET

Flavio Pompetti per “il Messaggero”

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I terroristi dell' Isis hanno trovato il modo di nascondere materiale esplosivo nel vano batterie di un laptop o di un tablet, e sanno anche come farlo passare inosservato ai controlli aeroportuali. L' allarme viene dalla rete televisiva Cnn, che cita fonti anonime dell' intelligence americana. Le agenzie investigative non confermano la notizia, ma ammettono in un comunicato che «I terroristi continuano a prendere di mira gli aeroporti, e stanno cercando di imbarcare esplosivo a bordo degli aerei dissimulandolo in oggetti elettronici. I gruppi eversivi aggiornano le loro tecniche insieme alla nostra capacità di identificare e prevenire gli attentati».

LONDRA INCUBO ISISLONDRA INCUBO ISIS
La notizia è stata base per le recenti decisioni prese dalle autorità aeroportuali americane e da quelle britanniche, che hanno sospeso l'accettazione di laptop, video player e tablet a bordo degli aerei, nei voli provenienti da otto paesi di area musulmana e da dieci degli aeroporti locali.

LE PROVE
miliziano videoMILIZIANO VIDEO
Entrambe le agenzie hanno agito in base alle stesse prove raccolte dalla comunità dell' intelligence, sotto la convinzione che un attacco fosse imminente. I terroristi, stando alle testimonianze raccolte dalla Cnn, riescono oggi a smontare un apparecchio elettronico, rimuovere la batteria, installare l' esplosivo e poi rimontarlo usando semplici utensili domestici. I congegni sono ancora funzionanti, probabilmente alimentati da accumulatori di energia provvisori, e a prima vista non destano il sospetto degli ispettori. La carica dura abbastanza da permettere di passare l' ispezione.

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L'IMBARCO
Una volta a bordo il laptop diventa invece un ordigno pronto ad essere azionato. Gli attentatori avrebbero messo le mani anche sulla stessa apparecchiatura di controllo in dotazione negli aeroporti, e conducono test per convalidare la dissimulazione. E' quest'ultima notizia che ha sparso l' allarme negli Usa e in Gran Bretagna, al punto di precipitare il bando all'imbarco in Turchia, Egitto, Arabia Saudita e Giordania.

head shotHEAD SHOT
A questi aeroporti la Gran Bretagna ha aggiunto il Libano e la Tunisia, che non figurano nella lista americana. Quest' ultima invece comprende anche il Kuwait, il Marocco, il Qatar e gli Emirati Arabi. La scelta dei paesi secondo le agenzie investigative americane, ha poco a che fare con la matrice religiosa che li accomuna, e più con la presenza di cellule terroristiche, abbinata ad una inaffidabile organizzazione della sicurezza.

LE INFILTRAZIONI
In alcuni aeroporti c' è un pericolo di infiltrazioni, in altri il rischio viene dal mancato coordinamento delle disposizioni di controllo a livello nazionale. Il primo caso che ha messo gli inquirenti sulle tracce dei nuovi sviluppi è stato un attentato sul volo da Mogadiscio a Djibuti nel febbraio dell' anno scorso.

soldati iracheniSOLDATI IRACHENI
Il terrorista era armato con un laptop nel quale l' esplosivo era stato piazzato al posto dell' hard drive che era stato rimosso, e l' apparecchio era stato introdotto sull' aereo con la complicità di un agente doganale che ha evitato il controllo. La detonazione è avvenuta a bassa quota, e per fortuna è servita solo a far volare il corpo del kamikaze fuori dalla carlinga. Diverso avrebbe potuto essere il risultato, se l' ordigno fosse stato brillare a piena altitudine.

GLI STUDI
Tra i gruppi jihadisti, al Qaeda in Yemen resta quello più avanzato nell' elaborazione di materiale esplosivo. Il loro maestro Ibrahim al Asiri è riuscito in passato a nascondere un ordigno all' interno del serbatoio di inchiostro di una stampante. La Cia e la Tsa temono che il bagaglio di conoscenze abbia potuto migrare fuori dai confini nazionali del paese arabo, e che sia oggi a disposizione di altri gruppi militanti.

Fonte: qui
portavoce isisPORTAVOCE ISIS

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