lunedì 3 aprile 2017

POVERTA' - NELLA CAPITALE 48 MILA FAMIGLIE SONO ASSISTITE DALLA CARITAS

NON SOLO MIGRANTI: SEMPRE PIÙ GIOVANI E PENSIONATI ITALIANI SONO IN DIFFICOLTÀ, NON AVENDO I SOLDI PER CIBO O MEDICINALI 

NELLE CHIESE PARTE LA COLLETTA DELLA SOLIDARIETÀ

Alessandra Paolini per “la Repubblica - Edizione Roma”
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E’ sempre più povera e derelitta. Costretta a pietire un pasto alla mensa, un letto all' ostello, un pacco di viveri, una scatola di antibiotici. È disarmante la fotografia scattata dalla Caritas: quasi 50 mila famiglie nel 2016 si sono rivolte l' organizzazione diocesana in cerca di aiuto. Quarantottomila, per l' esattezza, 7000 in più rispetto all' anno precedente. E a cercare sostegno sono stati nella quasi metà dei casi italiani (48%).

E sempre più giovani. Accanto agli anziani, con la pensione minima, c' è infatti mese dopo mese uno stuolo in aumento di padri separati, di sfrattati, disoccupati. E coppie con bambini che non riescono ad arrivare a fine mese, costrette a fare la spesae nei supermarket della solidarietà per portare a casa gratis pannolini, pasta, pelati, latte, biscotti.

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La situazione è talmente difficile che in questa domenica, in tutte le parrocchie della capitale, durante la messa si farà una colletta speciale. Una colletta della solidarietà per dare una mano a chi non riesce più ad andare avanti. I soldi serviranno a sostenere i 49 centri di accoglienza promossi dalla diocesi e giovedì prossimo, nella basilica di San Giovanni in Laterano, il cardinale Agostino Vallini presiederà la veglia di preghiera. « Sarà un' esperienza per formare i cuori all' incontro con Dio attraverso l' amore verso il prossimo e con l' impegno concreto nella carità», spiega monsignor Enrico Feroci presidente della Caritas romana .

La colletta contribuirà all' attività dei 49 centri diocesani. Ostelli, comunità, case famiglia e mense sociali: attività che, solo nel 2016, hanno dato da mangiare a oltre 10mila persone, accolto 2400 senza dimora, curato 5mila malati indigenti e che ha sostenuto 5mila detenuti. Conti alla mano, in un anno sono stati distribuiti 350mila pasti, offerte 15mila prestazioni sanitarie, 40mila visite in casa a malati e anziani.
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«Con la crisi economica è cresciuto il numero delle famiglie disagiate e con figli piccoli o adolescenti- spiegano dalla Caritas - famiglie indebitate, costrette a vivere separatamente o ad abitare in case fatiscenti senza luce né acqua calda, spesso condividendo le stanze con altra gente». Tra le persone accolte dai Centri di ascolto diocesani e i 110 Centri di ascolto parrocchiali collegati attraverso la rete diocesana "fattiDirete", il 52% è di origine straniera, il restante 48 di nazionalità italiana.

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Questo dato per la prima volta colloca la componente italiana oltre quei valori che storicamente si attestavano intorno al 30-35%. Prevale, come per gli anni passati, la presenza femminile con il 68% di donne, sia italiane che straniere, che si rivolgono ai Centri della rete. L' età media per gli stranieri è intorno ai 45 anni mentre per gli italiani è di circa 53. Ma in questa realtà, fatta di percentuali che descrivono una povertà in salita e vite in picchiata, c' è anche un risvolto positivo: i volontari. In aumento anche loro: 6000 persone pronte a regalare ogni giorno tempo, cuore e denaro a chi ha bisogno.


Fonte: qui

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