lunedì 23 agosto 2021

INFLAZIONE… REVERSE REPO DEJA VU!

 

Cartoon of the Day: Don't Shoot The Messenger - godotpowell

Come scrive Wikipedia si tratta di un fenomeno psichico rientrante nelle forme d’alterazione dei ricordi che provocano la sensazione di un’esperienza precedentemente vissuta una sorta di «falso riconoscimento».

Mentre tutti con il nasino all’insù aspettano le parole di Powell nel fine settimana a Jackson Hole, non si sente più parlare di Godot inflazione, nessuno lo aspetta più!

Tutti preoccupati per il tapering, ovvero il lento e inesistente ridimensionamento della liquidità sui mercati ma in realtà, il prosciugamento è già in atto, gli amici di Machiavelli lo sanno, quello che sta avvenendo sul mercato monetario è quello che il mercato non comprende.

La storiella dei reverse repo in pochi l’hanno capita, è denaro che le banche non sanno più dove mettere, ma soprattutto denaro che le banche non possono o non vogliono prestare, perché il cavallo non ha sete.

La Fed immette ogni mese liquidità per 120 miliardi e contemporaneamente la drena, la ritoglie!

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Per essere più chiari, 1.115.656 miliardi sono spariti dal mercato e quindi di cosa stiamo parlando?

Qualcuno di Voi ha già ricevuto dalla sua banca l’invito a non fare altri depositi, a non tenere troppa liquidità sul conto, magari con la minaccia di chiudere il conto o meglio di far pagare questa liquidità?

Vi ricordate Anna, si Anna Schwartz la signora che insieme a Milton Friedman era considerata la regina del monetarismo , venerata all’interno della Federal Reserve una donna senza peli sulla lingua, che qualche anno fa, prima di morire, ha accusato la banca centrale americana di essere essa stessa la principale responsabile della bolla del credito.

” Non vi sarebbe stato alcun fenomeno subprime se la Fed avesse vigilato, è il momento di dire le cose come stanno, ammettere i propri errori e voltare pagina(…)

Ma soprattutto…

“Liquidity doesn’t do anything in this situation. It cannot deal with the underlying fear that lots of firms are going bankrupt…”

Beata saggezza cara nonnina, si la liquidità non serve a nulla in questa situazione, a nulla! Per comprendere quello che sta accadendo come sottolineo da tempo, bisogna prima fare lo sforzo di comprendere la natura dell’attuale “disturbo” del mercato.

Tutto ciò che accade, non è dovuto alla mancanza di liquidità, ma alla mancanza di fiducia del mercato sulla capacità dei debitori di onorare i propri debiti, i bilanci delle imprese finanziarie non sono credibili. Come dice Anna, tenendo in piedi aziende fallite, non si fa altro che prolungare la crisi, l’agonia dell’economia.

Chiaro ora il concetto?

Si chiama deflazione da debiti è il trend secolare e principale da oltre un decennio ma gli ignoranti continuano a chiamarla inflazione, reflazione o addirittura stagflazione.

Studiare costa troppo, tirare a indovinare meno…

Noi siamo gli UNICI in Italia che ve lo raccontano da oltre 12 anni!

Quindi tornando a noi, i fondi monetaria stanno per esplodere, non ha senso mettere denaro in un fondo comune monetario, le banche non sanno più dove mettere la liquidità in eccesso, non è questo il problema del mercato ma un problema di solvibilità!

La Fed paga le banche per drenare liquidità dal mercato, ma soprattutto le paga perché i rendimenti dei fondi monetari sarebbero scesi in negativo e i clienti avrebbero dovuto pagare. Non ha senso mettere i soldi in un fondo comune monetario oggi!

Ma torniamo all’inflazione, abbiamo previsto il picco nei mesi scorsi e il picco è arrivato!

Il petrolio è già entrato nel territorio dell’orso, – 20 % dai massimi e noi ve lo abbiamo preannunciato con Machiavelli. Ora le medie mobili, richiamano il prezzo ancora più in giù verso le sabbie mobili!

Lo so che non era facile, vi capisco, loro analisti ed economisti vi raccontavano che l’inflazione saliva per la pandemia, le riaperture, il collo di bottiglia e altre amenità varie.

Salivano solo grazie alla speculazione, ovvero un manipolo di psicopatici che non sapevano dove mettere il denaro che i banchieri centrali regalavano loro, visto che nell’economia reale in pochi chiedevano prestiti.

Quello che è successo al legname è solo un esempio ma ve ne potrei fare a decine!

La carenza di materie prime e soprattutto di chip è solo speculazione commerciale, non esiste alcun motivo dopo oltre un anno dallo scoppio della pandemia da giustificare la situazione attuale, tranne la speculazione che vuole prezzi più alti ma che non riesce a vendere.

A loro non resta che la favoletta di Jackson Hole, a noi il gran finale!

I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.

Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

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