sabato 6 marzo 2021

CONCORSI TRUCCATI A MEDICINA ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE: 39 INDAGATI. CHIESTA L'INTERDIZIONE PER IL RETTORE LUIGI DEI, IL DIRETTORE GENERALE DI CAREGGI ROCCO DAMONE, E DIVERSI PRIMARI E PROFESSORI UNIVERSITARI

 


SECONDO LA PROCURA DIVERSI CONCORSI SAREBBERO STATI PILOTATI SECONDO UNO SCHEMA CHE PREVEDEVA FAVORI RECIPROCI 

IL RUOLO PRINCIPALE, SEMPRE SECONDO LE PRIME RICOSTRUZIONI, LO AVEVA UN…


Andrea Bulleri e Luca Serranò per www.repubblica.it

luigi deiLUIGI DEI

 

Altri sviluppi nell’inchiesta della procura di Firenze sui concorsi pilotati a medicina, per cui sono finite sul registro degli indagati 39 persone tra cui il rettore Luigi Dei, il direttore generale di Careggi Rocco Damone, quello del Meyer Alberto Zanobini e numerosi primari e professori universitari.

 

Questa mattina i pm Luca Tescaroli e Antonino Nastasi hanno notificato richieste di interdizione dalle proprie funzioni a carico di 8 persone, tutte indagate per corruzione, tra cui proprio il rettore Luigi Dei. Significa la sospensione dell'attività. La richiesta riguarda anche il dg di Careggi Rocco Damone, il direttore del dipartimento oncologico e primario dell'urologia oncologica, Marco Carini, il direttore del dipartimento di medicina sperimentale e clinica dell'Università di Firenze Corrado Poggesi, il professor Niccolò Marchionni, direttore del dipartimento cardiovascolare e primario della cardiologia di Careggi, e l‘associato di chimica Sandra Furlanetto. Analogo provvedimento è stato chiesto per due  professori di Ancona e  Milano. La decisione sulle interdizioni spetta ora al gip Antonio Pezzuti: gli interrogatori sono fissati dal 17 al 30 marzo.

luigi deiLUIGI DEI

 

L’inchiesta ipotizza storture nel sistema di co-finanziamento delle cattedre universitarie da parte dell’azienda ospedaliera, che avrebbe portato a un condizionamento degli esiti dei bandi.

 

 Secondo la Procura guidata da Giuseppe Creazzo, diversi concorsi sarebbero stati pilotati secondo uno schema che prevedeva favori reciproci. Il ruolo principale, sempre secondo le prime ricostruzioni, lo aveva un presunto centro di potere  composto a sette persone, tutte accusate di aver preso parte a un’associazione a delinquere responsabile di “una serie indeterminata di reati di abuso di ufficio”, e “finalizzata alla preordinata individuazione dei vincitori di concorsi pubblici per professore ordinario, associato e ricercatori”.


Fonte: qui

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