giovedì 5 gennaio 2017

UN FINANZIERE ITALIANO RACCOGLIE TUTTI I SOLDI PARCHEGGIATI DAGLI EVASORI IN SVIZZERA E VUOLE CONVERTIRLI IN EURO. SONO DUE MILIARDI E MEZZO, LA CASSAZIONE HA RIAPERTO I TERMINI PER LA CONVERSIONE E IL REATO È ORMAI PRESCRITTO

A BANKITALIA E ANTIMAFIA NON RESTA CHE INDAGARE SULLA PROVENIENZA (SPORCHISSIMA) DELLE LIRE...

Da ''L'Espresso'' in edicola domani
EVASIONE FISCALEEVASIONE FISCALE

Ci sono ancora cinquemila miliardi di lire in circolazione. Lo scrive l'Espresso nel numero in edicola da domenica 8 gennaio, citando l'avvocato che rappresenta i venti proprietari dell'enorme tesoro rimasto finora nascosto a procure, forze di polizia e Fisco.

Evasione FiscaleEVASIONE FISCALE
La somma, pari a due miliardi e mezzo di euro, secondo lo stesso avvocato è frutto per lo più di evasione fiscale. Un reato ormai prescritto, visto che dall'introduzione dell'euro in Italia sono passati dieci anni, e per il quale i proprietari delle lire non possono dunque più essere perseguiti. Per questo motivo, e sfruttando la sentenza della Corte Costituzionale che nel 2015 ha riaperto i termini per la conversione delle lire, il legale chiede oggi alla Banca d'Italia di cambiare in euro i cinque mila miliardi, dicendosi disposto ad andare fino alla Corte di Giustizia europea se la sua richiesta non verrà esaudita.

caveau banca svizzeraCAVEAU BANCA SVIZZERA
Custodito in buona parte in Svizzera, il denaro è stato raccolto da Giorgio Ronchi, un finanziere italiano residente da anni in Canton Ticino. I legami professionali di Ronchi, che nel corso della sua carriera è stato membro di decine di consigli d'amministrazione, hanno portato però Banca d'Italia e Antimafia ad accendere un faro sulla reale provenienza dei cinquemila miliardi di lire.  

Fonte: qui

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