martedì 18 ottobre 2016

L’ISIS PERDE DABIQ, RITIRANDOSI SENZA COMBATTERE

I RIBELLI SIRIANI AVANZANO CON L’AIUTO DEI TURCHI E NELLA NOTTE È INIZIATA LA BATTAGLIA PER LA LIBERAZIONE DALL'ISIS DI MOSUL

PER METTERE AL BAGHDADI IN GINOCCHIO BISOGNA RICONQUISTARE RAQQA

1 - IRAQ: TV,CURDI STRAPPANO 7 VILLAGGI A ISIS VICINO MOSUL
(ANSA) - Le forze curde dei Peshmerga hanno strappato all'Isis il controllo di sette villaggi nelle prime quattro ore dell'offensiva per riconquistare Mosul, la 'capitale' irachena dello Stato islamico. Lo riferisce la televisione panaraba Al Jazira.
LA BATTAGLIA DI MOSULLA BATTAGLIA DI MOSUL

2 - IRAQ: CURDI, 'NON ENTREREMO A MOSUL'
(ANSA) - Le forze dei Peshmerga curdi partecipano all'operazione per circondare Mosul, ma non entreranno in questa città multietnica e multiconfessionale, lasciando il compito alle sole forze governative di Baghdad per non fomentare tensioni. Lo ha detto Kifah Mahmud Karim, consigliere per i media di Massud Barzani, presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Karim ha precisato il compito di entrare a Mosul, in mano all'Isis, è affidato alla 16ma divisione dell'esercito e alla polizia federale.

3 - L’ISIS PERDE DABIQ, IL «VILLAGGIO DELLA PROFEZIA» E NELLA NOTTE È INIZIATA LA BATTAGLIA PER MOSUL
Davide Frattini per il “Corriere della Sera”

LA BATTAGLIA DI MOSULLA BATTAGLIA DI MOSUL
La battaglia epica non c' è stata e la fine del mondo sembra rinviata. I miliziani dello Stato Islamico hanno applicato a Dabiq la stessa tattica usata per gli altri villaggi che hanno perduto: abbandonati quasi senza combattere. Eppure quei cubi di cemento non intonacato raggruppati a dieci chilometri dalla frontiera con la Turchia hanno svolto il ruolo di protagonisti nella telenovela apocalittica diffusa dai predicatori del Califfato.

A Mosul, invece, nella notte è partito l'attacco per riconquistare la città irachena. Nella piana attorno a Dabiq - vaticinò Maometto - dovrebbe svolgersi l' ultimo scontro tra i musulmani e i cristiani, una sfida che sancirebbe la vittoria conclusiva dell' Islam sull'Occidente.
LA BATTAGLIA DI MOSULLA BATTAGLIA DI MOSUL

Per ora le truppe irregolari di Abu Bakr Al Baghdadi sono state cacciate da duemila musulmani come loro, i ribelli siriani appoggiati dall' artiglieria e dall' aviazione turche. Che per dieci giorni hanno bombardato le postazioni degli estremisti: dopo la conquista del villaggio nell' agosto del 2014, l' Isis aveva trasferito almeno 1.200 uomini in questa zona, malgrado la limitata importanza strategica.

Perché qui gli strateghi in nero volevano attrarre i crociati in quella «invasione benedetta» agognata da Abu Musab Al Zarqawi, leader di Al Qaeda in Iraq e primo ideologo dello Stato Islamico. Qui Jihadi John, il terrorista di origine britannica, ha decapitato Peter Kassig, l'ex Ranger dell' esercito americano che cercava di portare aiuti e soccorsi ai siriani: «In questa terra seppelliamo il primo crociato e aspettiamo gli altri per lo scontro finale».
LA BATTAGLIA DI MOSULLA BATTAGLIA DI MOSUL

Per due anni la propaganda del Califfato, con gli slogan dell'orrore e i proclami di rivincita islamica, ha ingigantito lo spazio occupato da Dabiq sulla mappa: il nome del villaggio e quel che simboleggia per i cultori dell'apocalisse è diventato il titolo della rivista mensile usata come spot per reclutare i combattenti anche in Europa.

Adesso gli sminatori dell' Esercito siriano libero stanno ripulendo Dabiq casa per casa, gli estremisti sono fuggiti ma si sono lasciati dietro il tritolo e la paura inculcata nei tremila abitanti. Da quest' area i generali turchi vogliono continuare ad avanzare nella fascia che corre lungo il confine con l'idea di creare una zona cuscinetto e per impedire ai curdi di rinsaldare i pezzi della Rojava, la regione autonoma che si stanno ritagliando dentro al caos siriano.

LA BATTAGLIA DI MOSULLA BATTAGLIA DI MOSUL
Gli americani sostengono i curdi e allo stesso tempo hanno dato il via libera alle operazioni turche. Restano consapevoli che il vero obiettivo è la riconquista di Raqqa, a sud-est dentro il territorio siriano: la città è stata dichiarata da Abu Bakr Al Baghdadi la sua capitale amministrativa, ricopre altrettanta importanza strategica e simbolica di Mosul in Iraq. Barack Obama ha continuato a ripetere che spedire una nuova generazione di soldati in un' offensiva di terra significherebbe cadere nella trappola.

La trappola creata con le mine delle profezie: il conto alla rovescia per l' avvento dell' apocalisse comincerebbe nel giorno in cui i «romani» mettono piede a Dabiq, i calzari aggiornati agli anfibi dei militari occidentali. Fra tre mesi, quando il successore del presidente s' insedia alla Casa Bianca, dovrà decidere se mantenere la stessa strategia che si limita al supporto con l' aviazione e al finanziamento dei gruppi ribelli considerati moderati. O - com' è convinta Hillary Clinton - ordinare che gli Stati Uniti sostengano fino in fondo la riconquista di Raqqa.

abu bakr albaghdadi 2ABU BAKR ALBAGHDADI 
Gli analisti considerano la città più strategica di Mosul, perché il deserto attorno è ricco del petrolio che finanzia le operazioni dei terroristi. Anche Bashar Assad vorrebbe riprendersi quella che era una delle province più ricche del Paese, da dove sono sempre arrivati il greggio e l' elettricità per Damasco dalle dighe sull' Eufrate. Per ora Assad e i suoi alleati russi concentrano i bombardamenti sulla parte orientale di Aleppo.

Fonte: qui





OFFENSIVA MOSUL: CROLLA LA PRIMA LINEA DEL CALIFFATO 

I JIHADISTI LASCIANO LE DIVISE E FUGGONO IN SIRIA CON LE FAMIGLIE, E COME SADDAM BRUCIANO I POZZI DI PETROLIO. E VIA CON LE PIOGGE ACIDE 

L’ONU: LA POPOLAZIONE RISCHIA DI FARE DA SCUDO UMANO

di Katia Riccardi per “la Repubblica”

offensiva a mosulOFFENSIVA A MOSUL
È iniziata l'offensiva per riconquistare Mosul, baluardo dello Stato islamico e seconda città più grande dell'Iraq. "Il tempo della vittoria è arrivato e le operazioni per liberare Mosul sono cominciate", ha affermato il premier iracheno Haider al-Abadi alla tv di Stato. Quindi, rivolgendosi agli abitanti della regione: "Proclamo l'avvio dell'assalto vittorioso per liberarvi dalla violenza e dal terrorismo di Daesh".

Secondo quanto riferisce l'emittente televisiva Sky Arabia, l'esercito iracheno sarebbe già riuscito ad abbattere la prima linea difensiva posta al di fuori della città, avanzando dalla zona di Baashiqa. Decine di miliziani dell'Isis sono scappati in Siria con le famiglie.

offensiva a mosul 9OFFENSIVA A MOSUL 
"Gli elementi dell' Isis hanno iniziato a radersi la barba e togliersi le divise afgane", ha detto una fonte militare parlando inoltre del "crollo delle linee di difesa delle bande terroristiche sull'asse della diga di Mosul", che si trova a circa una quarantina di chilometri a nord del capoluogo.

La grande struttura è attualmente presidiata da un contingente militare italiano inviato per proteggere il personale della società Trevi impegnato nella manutenzione della diga. La tv satellitare al-Arabiya riferisce di "lunghe colonne di fumo" che si alzano nella parte est della città. Il leader dello Stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi è sfuggito a un attacco aereo nella campagna irachena.

offensiva a mosul 8OFFENSIVA A MOSUL 
La principale preoccupazione dell'esercito iracheno è l'ormai accertata decisione degli uomini del califfato di difendere la città ad ogni costo, compreso quello del ricorso dei jihadisti ad armi chimiche e di incendiare pozzi petroliferi e i grandi depositi di zolfo che si trovano nella zona di Sharqat, a sud della città".

Bruciato in grandi quantità nell'atmosfera, il biossido di zolfo reagisce con l'ossigeno e il vapore acqueo nell'aria per formare acido solforico. Questo, ricadendo a terra dà luogo alle famose piogge acide che acidificano i terreni e le risorse idriche, causando gravi danni all'ambiente naturale.

offensiva a mosul 7OFFENSIVA A MOSUL 
Inoltre tutti i 6 ponti "di Mosul sul fiume Tigri sono stati minati dai jihadisti", ha detto una fonte dell'esercito iracheno, spiegando che "gli uomini del califfato vogliono concentrare la loro difesa sul versante occidentale del fiume" dove tra l'altro si trova gran parte della città.

L'offensiva, ampiamente anticipata e annunciata agli abitanti della zona con decine di migliaia di volantini lanciati dal cielo, gode del pieno appoggio di Washington. "Il primo ministro Abadi ha ordinato di avviare le operazioni per liberare mosul dopo due anni di oscurità sotto i terroristi dell'Isis - ha affermato su Twitter l'inviato Usa per la coalizione contro lo Stato islamico, Brett McGurk -. Buona fortuna alle eroiche forze irachene, ai peshmerga curdi, ai volontari Ninewa. Siamo orgogliosi di essere con voi in questa storica operazione".
offensiva a mosulOFFENSIVA A MOSUL

Poi è stata la volta del segretario alla Difesa Usa Ash Carter che ha parlato di "momento decisivo nella campagna" per sconfiggere definitivamente lo Stato islamico e ha assicurato che gli Stati Uniti e gli altri membri della coalizione internazionale "sono pronti ad appoggiare le forze di sicurezza irachene, i combattenti peshmerga e il popolo dell'Iraq nel difficile scontro".

L'operazione comporta seri rischi umanitari: secondo stime dell'Onu, fino a un milione di persone potrebbero essere costrette ad abbandonare le loro case, andando ad aggiungersi ai tre milioni e 300mila iracheni che già vivono nei campi per gli sfollati. I campi finora allestiti potrebbero accoglierne solo 60mila mentre altre strutture sono in costruzione per ospitarne altri 250mila.
offensiva a mosul 5OFFENSIVA A MOSUL 

"Chiedo di nuovo a tutte le parti nel conflitto di rispettare i loro impegni secondo le leggi umanitarie internazionali di proteggere i civili e garantire il loro accesso all'assistenza cui hanno diritto e che meritano", ha detto il sottosegretario dell'Onu per gli affari umanitari e coordinatore delle emergenze, Stephen O'Brien, tramite una nota. "Alcune famiglie - ha aggiunto - corrono il rischio estremo di trovarsi in mezzo al fuoco incrociato o sotto quello dei cecchini. I partner umanitari faranno tutto il possibile per sostenere le persone che potrebbero essere sfollate e coinvolte in questa operazione militare", diventare "scudi umani" nelle mani dell'Isis.
LA BATTAGLIA DI MOSULbATTAGLIA DI MOSUL

Mosul fu conquistata dall'Isis nel giugno del 2014 con relativa facilità, anche perché la popolazione sunnita diffidava delle truppe irachene, in cui predominano gli sciiti. Quell'offensiva portò i jiahdisti a controllare quasi un terzo del territorio iracheno.

A Mosul il leader dello Stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi proclamò il "Califfato". Nell'ultimo anno le sue milizie hanno subìto pesanti sconfitte e si ritrovano ormai confinate a Mosul e a pochi piccoli centri nel nord e nell'ovest del paese.

Fonte: qui

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