venerdì 30 dicembre 2016

LETTERA APERTA DEL POPOLO ITALIANO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

LETTERA APERTA DEL POPOLO ITALIANO
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Sergio Mattarella


COMITATO PER LA LEGALITA’

Questo è secondo ragione, che’l populo castighi li magistrati che fanno male.
Tu, populo, se’ il Signore e se’ vicario di Cristo nostro Re, e a te appartiene fare osservare la giustizia”
(Girolamo Savonarola)


Esimio Presidente,
non sappiamo come chiamarLa. Siamo nella confusione più totale e non per causa nostra.
Questa volta, però, siamo noi, Popolo sovrano, a pronunciare il discorso di fine anno per le ragioni che Lei capirà da se stesso, avendo ormai perso gli Italiani ogni fiducia nella Sua persona.
Si ricorda di ciò che ha fatto, da Ministro della Difesa, quando per due volte ha tradito l’Arma dei Carabinieri? Glielo ricordiamo noi:
  • la prima volta quando scomparve nel momento in cui l’Arma stava subendo un’aggressione senza pari da parte di questa scellerata classe politica, che stava tentando di modificare il suo ordinamento. Lei si dileguò e lasciò solo il Presidente del COCER Carabinieri, Colonnello Antonio Pappalardo - mentre il Comandante Generale, Sergio Siracusa, fuggiva - a difendere i Carabinieri. Quella sera Pappalardo chiese con voce ferma, vibrante, all’allora Capo del Governo, Massimo D’Alema, di ritirare due esecrabili emendamenti. E lui, per tema che l’intero COCER Carabinieri si legasse in uniforme davanti a Palazzo Chigi, cedette e l’Arma fu salva;
  • la seconda volta, quando accusò Pappalardo davanti al Parlamento che era un uomo infedele perché aveva osato attaccare sua Maestà, D’Alema I. Giunse pure ad affermare che egli aveva falsificato un documento.
Lei non fece torto alla persona di Antonio Pappalardo, ma all’Arma intera, che si trovò senza il suo Presidente, che l’aveva difesa in tante giuste battaglie contro questi politici, che la gente ormai odia.
Questo suo comportamento inquietante ha lasciato i Carabinieri in un mare di perplessità. Molti di loro, in relazione a talune sue recenti prese di posizione, non hanno potuto fare a meno di constatare che “il lupo perde il pelo, ma non il vizio!”.
Ci vuole spiegare come ha potuto nel gennaio del 2014 giudicare incostituzionale, come membro della Corte Costituzionale, la legge cosiddetta “Porcellum”, che ha eletto il parlamento in carica, e il 3 febbraio del 2015 accettare l’elezione a Capo dello Stato dallo stesso Parlamento, da lei delegittimato?
Al di sopra delle leggi degli uomini, esiste la legge morale, della coerenza e della linearità dei comportamenti. Soprattutto esiste il senso dell’etica delle Istituzioni.
Da un quotidiano apprendiamo che suo padre è stato indicato da un pentito di mafia, giudicato pienamente attendibile dalla Corte d’Appello di Trapani, uomo d’onore della famiglia di Castellammare del Golfo.
Apprendiamo, altresì, che il suo nome compare negli elenchi telefonici di agende e rubriche d logge massoniche collegate con la mafia, scoperti a seguito di perquisizioni della polizia, logge che la Corte d’Assise di Trapani ha sentenziato essere infestate da elementi mafiosi, nell’ambito del processo Rostagno, che poco prima di essere ucciso, stava indagando proprio su queste logge.
Tutto ciò è vero o è falso?
Il Popolo italiano non può rimanere nel dubbio. La magistratura si deve sbrigare a dare esaurienti risposte.
Se tutte queste accuse fossero vere, come ha potuto accettare l’elezione a Capo dello Stato, senza comprendere che sarebbe stato esposto a ignobili ricatti, compromettendo così la stessa stabilità dello Stato, in cui Cittadini onesti e Carabinieri, Poliziotti e Militari credono fermamente e che difendono a viso aperto e a testa alta!?
Lei comprende perché ci troviamo in grave difficoltà a chiamarLa, signor Presidente.
Esca allo scoperto, come non ha mai fatto nella Sua vita politica, e ci dica come stanno le cose, chiarendoci pure le ragioni per le quali è stato ucciso dalla mafia Suo fratello, Piersanti, che noi tanto stimiamo.
Il Popolo Italiano e i Carabinieri, Militari e Poliziotti, da troppo tempo attendono da Lei risposte chiare e inequivocabili! Lo faccia nel Suo discorso di fine anno!
Cordialmente


Il Comitato per la Legalità     

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