lunedì 19 dicembre 2016

INPS: adesso vogliono farci direttamente fuori!


Chi percepisce pensioni più alte ha un tasso di mortalità più basso della media nazionale e questo ci dice che interventi perequativi sugli assegni in essere avrebbero “un impatto sul sistema pensionistico ancora più forte” diventando una “fonte di risparmio importante“. 

Lo ha detto il presidente dell’InpsTito Boeri aprendo il convegno dell’Ordine degli attuari. “Rafforza l’idea – ha detto a proposito dell’indagine che rileva un’aspettativa di vita a 65 anni più alta per chi percepisce pensioni più generose – che interventi perequativi potrebbero essere fonte di risparmio importante“. Non si risparmierebbe infatti solo sull’importo dell’assegno ma anche sulla durata della corresponsione dell’assegno.


Studio ordine Attuari e Inps: "Aspettativa di vita più alta per chi riceve pensione più alta"

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L'aspettativa di vita per chi riceve una pensione è più alta della media generale della popolazione ma cresce ancora quanto più l'importo dell'assegno è alto. Lo rileva l'Ordine degli attuari in una ricerca sulla mortalità dei percettori di rendita in Italia secondo la quale per questi ultimi l'aspettativa di vita è di 83/86 anni per gli uomini e di 87/90 per le donne.
Nel 2045, secondo lo studio gli uomini che percepiscono una pensione arriveranno mediamente a 88 anni mentre le donne si attesteranno sui 92 anni. Le categorie più favorite per quanto riguarda l'aspettativa di vita secondo lo studio sono i medici con 20,6 anni ulteriori di aspettativa di vita a 65 anni (+12,3% rispetto ai 18,3 della popolazione generale) e gli avvocati (20,1 anni). I lavoratori pubblici hanno un'aspettativa di vita più alta dei privati. Per gli uomini l'aspettativa a 65 anni è di 20,3 anni rispetto ai 18,3 della popolazione generale e dei 18,4 dei privati. Se si guarda all'analisi per importi i pubblici hanno in media un'aspettativa del 15,8% più alta della popolazione generale.
Chi percepisce pensioni più alte ha un tasso di mortalità più basso della media nazionale e questo ci dice che interventi perequativi sugli assegni in essere avrebbero "un impatto sul sistema pensionistico ancora più forte" diventando una "fonte di risparmio importante". Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri aprendo il convegno dell'Ordine degli attuari. "Rafforza l'idea - ha detto a proposito dell'indagine che rileva un'aspettativa di vita a 65 anni più alta per chi percepisce pensioni più generose - che interventi perequativi potrebbero essere fonte di risparmio importante". Non si risparmierebbe infatti solo sull'importo dell'assegno ma anche sulla durata della corresponsione dell'assegno.

Fonte: qui

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