L’Italia potrebbe davvero entrare in recessione tecnica. E ad ammetterlo è stato oggi il presidente del consiglio Giuseppe Conte, che intervenuto a Milano all’Assolombarda ha detto: “Mi aspetto un’ulteriore contrazione del Pil, nel quarto trimestre”.
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Una riduzione del prodotto lordo che farebbe seguito a quella dello 0,1% registrata dall’Istat nei mesi tra luglio e settembre del 2019. “Conte ha spiegato di essere in possesso di dati congiunturali che non sono favorevoli. “Non dobbiamo girare la testa, il dato positivo è che non dipende da noi: la Cina, la Germania, che è il nostro primo paese per l’export”.
Conte aggiunge: “Se nei primi mesi di quest’anno stenteremo, ci sono tutti gli elementi per sperare in un riscatto, di ripartire con il nostro entusiasmo, soprattutto nel secondo semestre, lo dice anche il Fmi. Abbiamo una economia che crescerà, dobbiamo lavorare insieme, progettare gli strumenti per far crescere l’economia in modo robusto e duraturo”. Altra ammissione di Conte, è stata quella che ha riguardato la complessa nascita della Legge di bilancio, e la lunghissima trattativa conla Ue che ha portato l’Italia sull’orlo della procedura di infrazione. “Con la Manovra ci siamo spinti un po’ oltre, ci ha portato vicino a una zona pericolosa, ma siamo riusciti a evitare una procedura di infrazione. Quel periodo ormai è alle spalle e adesso serve un periodo di sperimentazione su cui dobbiamo confrontarci”. Meno pessimista il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che da Washington fa sapere:”Non drammatizzerei, anche un dato negativo nel quarto trimestre non credo che cambi molto per la situazione italiana”. Sulle aste del debito, poi, aggiunge: “Credo che il nostro debito sia un buon affare. Ha rendimenti buoni e viene riconosciuto come un debito sicuro, una volta dissipati i dubbi sulla nostra partecipazione europea”.
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P.S. questo è solo l’inizio … Ci sono pochi interventi strutturali nella Finanziaria, come vi avevamo a suo tempo detto:
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