Ad alcuni docenti le cosiddette scuole polo - che hanno avuto cinque giorni per controllare le autocertificazioni inserite nel sistema dai precari - hanno riconosciuto 15 anni di servizio sul sostegno quando non avevano lavorato neppure un giorno con i disabili. Professori ora si scoprono su una cattedra di francese "senza aver mai studiato la disciplina". Una giovane di 22 anni si è ritrovata con 80 punti assegnati solo per i titoli: "Sono troppi, dovrebbe avere due lauree e tre dottorati per giustificarli", dice la segretaria Cisl Maddalena Gissi.
A Palermo sono state pubblicati, sotto la voce "titoli di servizio", punteggi addirittura negativi: -7,50, -13,50, -50, -60. La graduatoria del gambero. Virginia Lupi chiede: come fanno alcuni precari senza servizio (punti 0) ad essere in prima fascia? Come hanno ottenuto l'abilitazione? Luigi Cimino: "C'è un docente che a 32 anni ha 143 punti di cui 12 solo di servizio, com'è possibile". Non è il primato, tuttavia. Il Coordinamento di Scienze della formazione primaria nuovo ordinamento segnala (e mostra in screenshot) una valutazione di 3.354 punti alla scuola secondaria. Mai visto nulla di simile nella storia delle graduatorie scolastiche, eppure validato dall'istituto chiamato, a campione, a controllare. Daniela Rinaldi si autodenuncia: "Io che ho sbagliato a inserire i titoli di servizio ci sono possibilità che la scuola polo possa intervenire e correggere?".
Le graduatorie sono state fin qui pubblicate a Biella e Cuneo (che le ha congelate), a Livorno, Lucca, Prato e Siena. In tutto il Molise e nelle Marche. A Foggia, Lecce e Taranto. C'è chi si è iscritto regolarmente, ha avuto risposta positiva dal sistema, ma ora non si ritrova negli elenchi. Repubblica ha già raccontato le disavventure informatiche nelle iscrizioni: blocchi dei server, impossibilità a procedere online. Le segnalazioni dai sindacati sono queste: "Candidati assenti, valutazioni titoli sbagliate, difformità di valutazione dei punteggi, valutazioni del servizio errate". Sono già partite le Pec agli uffici scolastici e le richieste di ricorsi ai tribunali amministrativi.
Attacca la Cisl: "La scuola sarà pervasa di ricorsi alla magistratura e di contenziosi che comprometteranno non solo l'avvio dell'anno scolastico ma tutte le attività didattiche. I precari sono ancora una volta sottoposti alle angherie schizofreniche di una burocrazia ministeriale che vuole apparire efficiente, lasciando per strada diritti e procedure regolari che richiedono tempi adeguati, vista la complessità degli atti e il volume dei richiedenti'.
Il ministero dell'Istruzione è intenzionato a procedere rapidamente alla convalidazione delle graduatorie provinciali e a passare alle chiamate in cattedra.
L'anno scolastico, secondo le stime dei sindacati, inizierà con 200.000 ruoli mancanti: serviranno supplenti. Il caos Gps si aggiunge - nella stagione del Covid - ai naturali pensionamenti non ancora sostituiti, ai concorsi in ritardo. Pino Turi, segretario della Uil scuola: "In Campania resteranno vuoti quasi la metà dei posti messi a diposizione: oltre 2.500 posti sui 4.600 autorizzati. In Lombardia quasi duemila posti sul sostegno alle scuole medie. E il quadro si ripete con numeri diversi in Puglia, Emilia Romagna e Veneto. La chiamata veloce, istituita da questo ministero per far scegliere ai precari volontariamente regioni diverse, non andrà a incidere sul precariato che resta drammaticamente irrisolto". Un esempio delle difficoltà di reclutamento?
A ridosso della ripartenza della scuola, con già tutti i problemi connessi al Covid, ecco che scoppia il caso delle graduatorie provinciali per le supplenze
È in corso in queste ore la pubblicazione da parte degli Uffici territoriali del Ministero dell’Istruzione delle Graduatorie provinciali per le supplenze a scuola, note come GPS, che da quest’anno sono state interamente digitalizzate.
Una novità che, nelle intenzioni della ministra Azzolina e del suo team, avrebbe dovuto consentire nomine più rapide e permettere di rilevare prontamente eventuali anomalie e dichiarazioni nulle. E invece, mai come quest’anno tuonano i sindacati, il caos è totale, e si moltiplicano errori e strafalcioni, persino grossolani.
Mancano 200mila insegnanti
L’anno scolastico, secondo le stime dei sindacati, inizierà con 200mila ruoli mancanti, da occupare con supplenti. Il caos Gps si aggiunge, in piena stagione Covid con molti prof. in fuga, ai naturali pensionamenti non ancora sostituiti e ai concorsi in ritardo. Pino Turi, segretario della Uil scuola, spiega che in Lombardia resteranno vuoti quasi 2mila posti sul sostegno alle scuole medie.
Situazione molto simile in Emilia Romagna, Veneto e Puglia. In Campania resterà vuota quasi la metà dei posti a disposizione. La chiamata veloce, purtroppo, istituita da questo ministero per far scegliere ai precari volontariamente regioni diverse, non andrà a incidere sul precariato “che resta drammaticamente irrisolto”.
Gli errori nelle GPS
E, dentro alle graduatorie, succede che si trova di tutto: candidati assenti nelle graduatorie, valutazioni dei titoli sbagliate, difformità di punteggi, voti sul servizio errati, punteggi completamente inventati su diverse classi di concorso, precari senza servizio a zero punti che si sono ritrovati in prima fascia, docenti che si sono visti assegnare cattedre senza mai aver studiato quella disciplina, altri a cui le cosiddette “scuole polo” scelte per controllare le autocertificazioni inserite nel sistema dai precari hanno riconosciuto anni e anni di servizio sul sostegno quando non avevano mai lavorato con i disabili.
Le richieste di inserimento, presentate tra il 22 luglio e il 6 agosto con non poche problematicità tecniche (blocchi dei server, impossibilità a procedere, cancellazioni durante l’inserimento solo per citare le più comuni) hanno fatto registrare un numero di irregolarità che la stessa Cisl Scuola definisce “molto elevato”. Nella compilazione delle nuove graduatorie provinciali per le supplenze, attacca la Cisl, c’è un “rischio altissimo” che tutto ciò “scateni un contenzioso molto consistente e diffuso”, con inevitabili ripercussioni sulle operazioni di nomina dei supplenti.
Le denunce dei sindacati
Sono oltre 753mila gli aspiranti insegnanti che hanno chiesto l’iscrizione nelle graduatorie, per un totale di 1.938.928 domande. Gli insegnanti potevano iscriversi per più classi di concorso. Tutte le richieste sono state valutate e, fa sapere il MIUR, hanno portato all’esclusione di quasi 40mila domande che presentavano anomalie.
Proprio la necessità di evitare che si creasse una situazione del genere, compromettendo il regolare avvio del nuovo anno scolastico già zoppicante per via del Covid, ha indotto i sindacati a chiedere di non utilizzare le GPS per le assunzioni a tempo determinato, attingendo alle attuali graduatorie d’istituto. I sindacati hanno inviato alla ministra Azzolina un telegramma per chiedere la riapertura delle scuole disponendo subito del personale, “senza essere esposte al pericolo di dover affrontare ricorsi e rifacimenti delle nomine ad attività avviate”.
Un caos, insomma, che si aggiunge ad altro caos, proprio per una delle istituzioni che più dovrebbero essere messe al centro, e che invece sono state letteralmente dimenticate durante l’emergenza sanitaria.
Fonte: qui
Scuola, ministero su graduatorie: "Verificare e correggere errori"
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Roma, 4 set. - (Adnkronos) - Verificare i punteggi assegnati agli aspiranti supplenti in fase di pubblicazione delle graduatorie provinciali, alla luce dell'ordinanza ministeriale del luglio scorso e assicurando il pieno rispetto degli adempimenti in tema di privacy. La produzione automatica delle graduatorie consente comunque agli uffici di continuare ad operare. Lo evidenzia una nota di chiarimento in merito all'ordinanza n. 60 che il capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del ministero dell'Istruzione, Marco Bruschi, ha indirizzato ai direttori generali degli Uffici scolastici regionali, ai dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali per l'Umbria, la Basilicata e il Molise e, per conoscenza, ai dirigenti degli Uffici degli ambiti territoriali. Nella premessa, la nota, esprime ringraziamento, anche a nome del ministro Azzolina, "a tutti coloro i quali in queste settimane hanno garantito, e stanno continuando a garantire, un risultato organizzativo straordinario, trattando complessivamente quasi 2.000.000 di pratiche". Per la prima volta il sistema ci ha consentito di avere una procedura informatica che abbatte i tempi di lavorazione; di eliminare le difformità delle valutazioni nelle singole graduatorie, assicurando imparzialità e oggettività; di avere le graduatorie in tempo utile, evitando l'effetto domino in base al quale il rallentamento di una singola istituzione scolastica comportava il blocco di intere province". I titoli presentati, una volta convalidati dalle singole istituzioni scolastiche, "entreranno in anagrafe docente, consentendo il loro utilizzo per la successiva presentazione di istanze senza la necessita' di ulteriori controlli e adempimenti da parte dei docenti e dell'amministrazione". Per la prima volta, inoltre, "i dati a sistema hanno consentito l'emergere di storture e di situazioni prive dei necessari titoli, dando garanzia di trasparenza a tutti gli aspiranti. E', quello dei controlli, un lavoro ancora in corso per le diverse fasi previste. Un lavoro immaginato come multilivello, in modo da avere valutazioni sempre più accurate e verifiche puntuali, ma che allo stesso tempo sarà definitivo. Come ovvio, il sistema - scrive Bruschi - sarà progressivamente perfezionato, a partire dall'esperienza di chi ha operato sulle procedure, ma il risultato raggiunto e' già di per se' rivoluzionario e muta, definitivamente, procedure decisamente obsolete". Più in generale, fermo restando la conclusione delle nomine a tempo determinato entro la data prefissata del 14 settembre, e' segnalata "l'opportunita', secondo le normali regole che disciplinano ogni procedimento amministrativo, di procedere in autotutela alla rettifica dei punteggi palesemente erronei e all'accoglimento dei reclami manifestamente fondati, fermo restando che ai fini dell'inserimento in graduatoria si deve tenere conto esclusivamente di quanto effettivamente dichiarato dall'aspirante nell'istanza di partecipazione e oggetto delle rigorose verifiche previste". Vi sono, a tale proposito, alcune questioni particolari, a cominciare dal ribadire che il punteggio complessivo di servizio valutabile per ogni graduatoria, nel caso di più servizi e per ciascun anno scolastico, e' pari al massimo a 12 punti. Il punteggio può essere raggiunto anche in virtù della somma di più servizi "aspecifici", tali da raggiungere il punteggio comunque massimo di 12 punti. Nel caso di punteggi superiori ai 12 punti il sistema informativo ha previsto in automatico la relativa decurtazione, riportandolo al massimo di 12 punti previsti. L'incremento dei punteggi previsti sul servizio, "che pure ha destato stupore e fatto supporre errori", e' invece l'effetto della normativa sopravvenuta, che ha mutato i criteri di calcolo ed e' stata puntualmente recepita dal sistema informatico. Riguardo poi alla classe di concorso A55 (strumento musicale nella scuola secondaria di secondo grado), gli aspiranti di I e II fascia devono possedere anche il requisito del servizio specifico (almeno 16 giorni) presso i percorsi di Liceo musicale. Riguardo all'insegnamento sulle GPS di sostegno di seconda fascia, inoltre, continua la nota di chiarimento, nella varie fasi di controllo deve essere verificata la presenza di tre annualità di servizio specifico sul sostegno sullo stesso grado di istruzione. In questi due casi, il gestore sta coadiuvando gli uffici nella risoluzione degli eventuali disallineamenti. Un altro punto che viene evidenziato, per il seguito dello scrutinio, e' quello riguardante la valutazione degli assegni di ricerca: va valutato il singolo "bando" vinto, e non le annualità. E' ritenuta inoltre opportuna una verifica sui punteggi dichiarati per il conseguimento del titolo di Istituto tecnico superiore, perche' alcuni aspiranti potrebbero aver dichiarato erroneamente il titolo di scuola secondaria di secondo grado. Per quanto concerne, infine, la GPS di I fascia su infanzia e primaria, "va proseguito il lavoro di verifica puntuale, controllando che i candidati non abbiano fatto valutare indebitamente il servizio prestato su questi gradi durante il periodo di durata legale del percorso, in quanto già valutato, in ragione di 12 punti per anno, nel punteggio attribuito al titolo; e va escluso il punteggio relativo alle certificazioni linguistiche effettuato dai Centri linguistici di ateneo che, come piu' volte ribadito, non era dichiarabile ne' valutabile". Le graduatorie eventualmente modificate in accoglimento dei reclami, conclude, saranno ripubblicate prima delle convocazioni relative. Fonte: qui
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