martedì 29 settembre 2020

L’EX CONSULENTE, LUCA LANZALONE, DI VIRGINIA RAGGI POTREBBE FINIRE DI NUOVO A PROCESSO PER UNA NUOVA INCHIESTA PER CORRUZIONE

 


AVREBBE FATTO OTTENERE UNA CONSULENZA A UN COMMERCIALISTA IN CAMBIO DI UNA RACCOMANDAZIONE PER AGGIUDICARSI UN CONTRATTO DA PROFESSORE UNIVERSITARIO…


Michela Allegri per “il Messaggero”

 

Una nuova inchiesta per corruzione rischia di portare ancora una volta sul banco degli imputati l' avvocato Luca Lanzalone. L' ex superconsulente della sindaca Virginia Raggi, incaricato di seguire il delicatissimo dossier sullo stadio della Roma a Tor di Valle e finito a processo proprio per il giro di favori e tangenti legato alla realizzazione dell' impianto sportivo, potrebbe ritrovarsi di nuovo in un' aula di tribunale.

 

LUCA LANZALONE IN PROCURALUCA LANZALONE IN PROCURA

Avrebbe fatto ottenere una consulenza a un commercialista in cambio di una raccomandazione per aggiudicarsi un contratto da professore universitario. Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Alberto Tucci hanno appena chiuso le indagini sulla vicenda, atto che solitamente ha come conseguenza una richiesta di rinvio a giudizio.


IL DOCENTE

tribune tor di valleTRIBUNE TOR DI VALLE






Nel fascicolo è indagato anche il commercialista Marco Lacchini, docente all' università di Cassino. A suo carico la procura aveva chiesto la misura degli arresti domiciliari, ma il gip, lo scorso anno, aveva dato parere negativo per mancanza di evidenze cautelari. L' inchiesta è poi proseguita e, secondo gli inquirenti, adesso ci sono abbastanza elementi per procedere senza avanzare richiesta di archiviazione.

 

luca lanzalone virginia raggi foto lapresse 2LUCA LANZALONE VIRGINIA RAGGI FOTO LAPRESSE 

Secondo la ricostruzione della Procura, l' ex manager avrebbe fatto ottenere a Lacchini - docente di riferimento nel corso dove avrebbe poi dovuto insegnare Lanzalone - una consulenza da più di 60mila euro. I fatti risalgono al periodo tra il 2017 e il 2018. Il contratto universitario non sarebbe andato in porto perché, nello stesso periodo, l' ex braccio destro della sindaca era stato arrestato insieme all' imprenditore Luca Parnasi per la vicenda di Tor di Valle.

 

IL PROCESSO SULLO STADIO

LUCA PARNASILUCA PARNASI





All' epoca, Lanzalone era uno dei consulenti di punta del Campidoglio. Era talmente influente da essersi guadagnato il soprannome di sindaco ombra della Capitale. La prima cittadina, infatti, lo interpellava per tutte le questioni più delicate. Il suo arresto, insieme a quello di Parnasi, dei suoi collaboratori e di una sfilza di politici che il costruttore avrebbe avvicinato e comprato con finanziamenti e favori, aveva letteralmente travolto il Comune di Roma.

 

L' inchiesta aveva raggiunto i piani più alti. In un capitolo parallelo dell' indagine, infatti, era finito in manette anche il presidente dell' assemblea capitolina, Marcello De Vito, insieme al suo socio Camillo Mezzacapo.

 

marcello de vito torna in aula dopo la sospensione dei domiciliari 44MARCELLO DE VITO TORNA IN AULA DOPO LA SOSPENSIONE DEI DOMICILIARI 

Secondo le pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, titolari del fascicolo, Lanzalone avrebbe favorito l' imprenditore in cambio di incarichi per il suo studio. Tra gli imputati c' era anche il suo socio, Luciano Costantini, che è stato assolto al termine di un processo con rito abbreviato.

 

Per l' accusa, anche De Vito avrebbe agevolato il costruttore nella trattativa per la realizzazione dello stadio in cambio di consulenze ben pagate per Mezzacapo che, secondo i pm, avrebbe poi spartito il denaro con il politico. Fonte: qui

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