mercoledì 30 settembre 2020

35 MILIONI DI AMERICANI RISCHIANO DI RIMANERE SENZA LUCE, GAS E ACQUA DOPO LA SCADENZA DELLE MORATORIE CHE IMPEDISCONO L’INTERRUZIONE DELLA FORNITURA DI SERVIZI DI BASE PER VIA DELL’EMERGENZA SANITARIA

 

LE FAMIGLIE HANNO FATTO AFFIDAMENTO SUI DECRETI CHE IMPEDISCONO ALLE SOCIETÀ DI INTERROMPERE I SERVIZI IN CASO DI MANCATO PAGAMENTO, MA ORA…

Francesco Semprini per "La Stampa"

 

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Senza luce, gas e acqua ed in piena ripresa del Covid. È questo il destino che rischiano sino a quasi 35 milioni di americani in vista della scadenza delle moratorie che impediscono l’interruzione della fornitura di servizi di base per via dell’emergenza coronavirus. Una misura adottata ad aprile e rinnovata su base mensile sino a tutto settembre, al termine del quale per alcuni Stati non vi è stato ancora un pronunciamento su eventuali estensioni, secondo la società di monitoraggio Carbon Switch.

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Durante la pandemia, milioni di americani hanno fatto affidamento su decreti di emergenza varati dai governi statali e locali che impediscono alle società di servizi di interrompere servizi come gas, elettricità e acqua. I governatori e le commissioni per la gestione delle utility in 32 Stati hanno rinnovato nel tempo le moratorie di chiusura delle utenze durante la pandemia, che proibivano ai fornitori di chiudere le utenze a causa del mancato pagamento.

 

Alcuni, come Ohio e Arizona, non hanno approvato nuovi ordini, ma hanno esteso le restrizioni stagionali durante la pandemia. Tuttavia, nel complesso, molte di queste misure sono state messe in atto come soluzioni a breve termine, quindi la maggior parte delle moratorie scadranno presto. In dieci Stati il termine ultimo di scadenza è già decorso, ma la maggior parte termineranno la loro validità tra settembre e ottobre, secondo la società di monitoraggio Carbon Switch.

 

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Ed il rischio è quello che possano essere lasciati al buio 34,5 milioni di famiglie. Sono 14 gli stati che non hanno mai emesso moratorie specifiche, affidandosi invece alle società di servizi pubblici per mantenere volontariamente in funzione la fornitura anche in presenza di bollette scadute. Eppure, 8 su 10 delle più grandi società di servizi pubblici stanno pianificando di tornare ai regimi ordinari col rischio pertanto di tagliare elettricità e gas ai clienti in caso di inadempienza.

 

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"Ci sarà un’ondata di interruzioni delle utenze", afferma Michael Thomas, fondatore di Carbon Switch. Questo perché in alcuni stati fino a un terzo delle famiglie è in ritardo con i pagamenti. In genere, dal 7% al 9% circa degli americani sono inadempienti sui pagamenti, afferma. "È semplicemente folle sotto ogni punto di vista."

 

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Solo sette stati - California, Connecticut, Kentucky, Maine, Massachusetts, New York e Wyoming - e Washington, D.C. non hanno fissato date di scadenza precisa sulle moratorie lasciandone automaticamente in essere la validità. Secondo Carbon Switch sulla base dei dati del dipartimento del Lavoro circa 9,5 milioni di persone sono attualmente disoccupate negli stati che dovrebbero perdere la protezione entro il 1 ottobre. Altri 10 milioni di famiglie in quegli stati sono attualmente al di sotto della soglia di povertà fissata dai parametri federali.

CI SONO DUE SENATORI DEL MOVIMENTO 5 STELLE POSITIVI AL CORONAVIRUS: UNO DI LORO AVREBBE PARTECIPATO ALL’ASSEMBLEA CONGIUNTA DEI GRUPPI, CHE È AVVENUTA GIOVEDÌ SCORSO


L’ALTRO INVECE, ERA IN VIDEOCONFERENZA. 

PANICO TRA I PENTASTELLATI: TUTTI I SENATORI DEL MOVIMENTO STANNO FACENDO IL TEST…

Riccardo Liberatore per www.open.online

 

controlli in senato coronavirusCONTROLLI IN SENATO CORONAVIRUS

Due senatori del Movimento 5 Stelle sarebbero risultati positivi al Coronavirus. A dare la notizia è La Repubblica, secondo cui i due senatori sarebbero entrambi sintomatici. Come scrive il quotidiano, i due senatori avrebbero partecipato all’assemblea congiunta dei gruppi che è avvenuta giovedì 24 settembre. Solo uno però in presenza, l’altro invece era in collegamento. Dopo la notizia della loro positività tutti i senatori Cinquestelle si sarebbero precipitati a fare il tampone. Fonte: qui

COM'È ANDATO IL PRIMO DIBATTITO TV TRUMP BIDEN? COME ERA OVVIO CHE ANDASSE, CON IL PRESIDENTE CHE HA RIDICOLIZZATO PER UN’ORA E MEZZO L’IMPACCIATO E BALBUZIENTE “SLEEPY JOE”

 


FORSE AVEVA RAGIONE QUELLA VECCHIA VOLPONA DI NANCY PELOSI QUANDO AVEVA SUGGERITO AL CANDIDATO DEM DI NON ANDARE A FARSI MASSACRARE IN TV. 

COSA CHE PUNTUALMENTE È AVVENUTA, CON BUONA PACE DEL MODERATORE CHRIS WALLACE DI “FOX NEWS” 

MA È L’AMERICA A ESSERE DIVISA IN DUE PARTI CHE NON SI VOGLIONO PARLARE, TANTO CHE PURE IL PACATO BIDEN A UN CERTO PUNTO HA INIZIATO A SBOTTARE: “PAGLIACCIO”, “MA VUOI STARE ZITTO”

 

Da www.ansa.it

 

donald trump vs joe biden primo dibattito tvDONALD TRUMP VS JOE BIDEN PRIMO DIBATTITO TV

"Sei un clown". "E tu non hai niente di intelligente". Il primo attesissimo duello tv tra Donald Trump e Joe Biden, sul palco del Case Western Reserve University di Cleveland, in Ohio, si chiude tra offese reciproche e una grande confusione, tutto a discapito degli elettori americani indecisi che speravano in un confronto schietto ma utile per capirne di piu' in vista delle elezioni del 3 novembre.

 

chris wallace moderatore primo dibattito trump bidenCHRIS WALLACE MODERATORE PRIMO DIBATTITO TRUMP BIDEN






E invece per 96 minuti giu' insulti e continue reciproche interruzioni, come forse mai era accaduto in un dibattito presidenziale negli Stati Uniti. Tanto che il faccia a faccia tra i due candidati alla Casa Bianca spesso e' stato a un soffio dallo sfuggire di mano al moderatore Chris Wallace, anchorman di Fox News, che piu' di una volta ha dovuto bacchettare soprattutto il presidente americano richiamandolo al rispetto delle regole accettate dalla sua campagna. Proprio Trump, osservato in prima fila dalla first lady Melania e dai suoi figli, e' apparso il piu' nervoso. Si e' ritagliato da subito il ruolo di guastatore, sovrapponendosi spesso al suo avversario nel tentativo di metterlo in difficolta', di fargli perdere le staffe.

 

melania e ivanka al primo dibattito tvMELANIA E IVANKA AL PRIMO DIBATTITO TV

 

Ma Biden, la cui tenuta alla vigilia era messa da molti in discussione, non e' caduto nella trappola, riuscendo da politico navigato com'e' a mantenere la calma e allo stesso tempo affondando colpi micidiali: "Tutti sanno che il presidente Donald Trump e' un bugiardo e un clown", ha affermato di fronte al rivale che negava i rischi corsi da milioni di americani se venisse abolito l'Obamacare. "Sei il peggior presidente della storia", ha poi rincarato Biden a proposito dello scandalo delle tasse del presidente provocato dallo scoop del New York Times.

 

donald trump con la mascherina in mano al dibattito contro bidenDONALD TRUMP CON LA MASCHERINA IN MANO AL DIBATTITO CONTRO BIDEN





Non contento l'ex vicepresidente ha anche definito Trump "il cagnolino di Putin". L'attuale inquilino della Casa Bianca, pur sorpreso dalla grinta dell'avversario, non e' stato a guardare, dipingendolo come una persona "poco intelligente" e come "un pupazzo in mano alla sinistra radicale". Poi ha tentato l'affondo sul figlio dell'ex vicepresidente, Hunter, accusato di aver preso 3,5 milioni di dollari dalla Russia: "E' delle famiglie degli americani che soffrono che dobbiamo parlare, non della mia famiglia", ha replicato Biden, prendendo anche le distanze dalla sinistra radicale: "Non sono un socialista e il Green New Deal non e' il mio piano". Nello scontro sulle proteste razziali, poi, il presidente si e' rifiutato di condannare il suprematismo spingendosi a dire che la violenza "e' un problema non della destra ma della sinistra".

 

 

joe biden 1JOE BIDEN 

I social si sono subito schierati definendo la sfida "una vergogna", specchio di una campagna elettorale tra le piu' divisive della storia americana. L'unica vera notizia allo scadere del tempo regolamentare, quando Trump, rievocando lo spettro dei brogli legati al voto per posta, ha ammesso: "Per sapere il risultato delle elezioni ci potrebbero volere dei mesi". E, a differenza del suo rivale, non si e' impegnato a riconoscere l'esito delle elezioni. "Ha solo paura del conteggio dei voti - ha replicato Biden - andate a votare, siete voi che determinate il futuro del Paese. E lui non puo' fermarvi". Fonte: qui


NON DITE A BIDEN CHE L’ECONOMIA AMERICANA SI STA RIPRENDENDO PIÙ VELOCEMENTE DEL PREVISTO! 

IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE ERA SALITO AL 14,7% AD APRILE, MA IN AGOSTO È SCESO ALTRETTANTO RAPIDAMENTE ALL’8,4%. 

GLI STATI UNITI USCIRANNO PRIMA E MEGLIO DELL’EUROPA DALLA RECESSIONE: IL MOTIVO? 

IL MERCATO FLESSIBILE E IL PIANO DI AIUTI DI TRUMP, CHE HA FIRMATO ASSEGNI DA 1200 DOLLARI A PERSONA. 

E CHE SI ASPETTA CHE I CITTADINI SE NE RICORDINO A NOVEMBRE…


Articolo di “The Economist” - dalla rassegna stampa estera di “Epr comunicazione”

 

"Quando gli americani voteranno a novembre, la disoccupazione sarà inferiore al 6%", aveva dichiarato a maggio Lars Christensen, un economista anticonformista. Dato che le misure di blocco avevano fatto salire il tasso di disoccupazione al 14,7% solo il mese precedente, è stata una previsione audace.

 

A giugno, almeno 14 dei 17 istituti di credito della Federal Reserve avevano previsto che il tasso di disoccupazione trimestrale a fine anno sarebbe stato ancora superiore al 9%. La maggior parte degli altri pronostici era altrettanto cupa. Essi si aspettavano un crollo del PIL americano nel 2020 e una ripresa relativamente lenta.

DONALD TRUMP CON MASCHERINADONALD TRUMP CON MASCHERINA

 

Christensen ha insistito sul fatto che i disastri naturali, a differenza dei crolli finanziari e delle recessioni causate da errori di politica economica, sono tipicamente seguiti da una rapida ripresa – scrive The Economist.

 

Potrebbe essere dimostrato che abbia ragione. Durante l'estate il tasso di disoccupazione è sceso rapidamente, all'8,4% in agosto. E gli economisti si sono affrettati ad aggiornare le loro previsioni di crescita. Il 16 settembre l'OCSE ha previsto che l'economia americana si sarebbe ridotta del 3,8% quest'anno, invece del 7,3% previsto a giugno.

 

donald trump Jay PowellDONALD TRUMP JAY POWELL

Le prospettive sono state migliorate in tutto il mondo ricco, ma da nessuna parte di così tanto. L'America si trova ancora ad affrontare una recessione profonda circa la metà di quella subita dopo la crisi finanziaria. Ma le aspettative non sono così apocalittiche come lo erano - e sembrano migliori di quelle di gran parte dell'Europa.

 

I miglioramenti in America possono essere attribuiti a tre fattori. In primo luogo, la diffusione del coronavirus negli "stati della cintura solare" del sud, che ha cavalcato un'ondata dell'epidemia in estate, ha subito un rallentamento. In secondo luogo, lo stimolo economico dell'America, il più grande del mondo sia in termini assoluti che in proporzione al PIL, è stato potente.

 

HELICOPTER MONEYHELICOPTER MONEY

Grazie ad assegni di stimolo una tantum del valore di 1.200 dollari a persona e 600 dollari in più a settimana in pagamenti di assicurazione contro la disoccupazione, il reddito disponibile delle famiglie è aumentato dall'inizio della pandemia. Gli americani non hanno speso il denaro tutto in una volta, il che significa che continua a sostenere i consumi anche se la maggior parte dei finanziamenti di emergenza sono scaduti. All'inizio di settembre i beneficiari del sostegno spendevano ancora più di quanto non facessero prima della pandemia.

la prima pagina del new york times del 27 marzo 2020 – richieste di disoccupazione a causa del coronavirusLA PRIMA PAGINA DEL NEW YORK TIMES DEL 27 MARZO 2020 – RICHIESTE DI DISOCCUPAZIONE A CAUSA DEL CORONAVIRUS

 

L'ultima ragione alla base della revisione delle previsioni è probabilmente il mercato del lavoro flessibile dell'America. Il calo della disoccupazione negli ultimi mesi sembra riflettere principalmente la creazione di nuovi posti di lavoro, piuttosto che l'uscita di lavoratori scoraggiati dalla forza lavoro. In Europa i governi tendono ad assumersi gran parte del costo per i lavoratori. Questi schemi sono utili in un momento di difficoltà.

Ma se prolungate, potrebbero mantenere i lavoratori in posti di lavoro che non torneranno mai più. L'America, al contrario, ha protetto principalmente i redditi delle persone con i sussidi di disoccupazione (anche se ha assorbito i costi del libro paga di molte piccole imprese attraverso prestiti che alla fine possono essere annullati).

 

Di conseguenza, la riallocazione della manodopera dalle industrie morenti a quelle emergenti sta avvenendo in fretta. Ad esempio, il numero delle agenzie di viaggio è diminuito del 10% da aprile, anche se l'occupazione complessiva è aumentata. L'occupazione nei negozi di commercio in generale è superiore del 6% rispetto a prima della pandemia.

 

recessione coronavirusRECESSIONE CORONAVIRUS

Molto potrebbe ancora andare storto. Il virus potrebbe diffondersi di nuovo, come è successo in Europa. Molti continuano ad ipotizzare, con ottimismo, che quest'anno il Congresso approverà un altro pacchetto di stimoli. Gli americani non possono esaurire i loro risparmi per sempre. E i requisiti di distanziamento sociale rimangono in vigore in gran parte del Paese. Di conseguenza, alcuni indicatori del mercato del lavoro sono ancora terribili. In agosto, anche se il tasso di disoccupazione complessivo è diminuito, circa 3,4 milioni di posti di lavoro sono stati soppressi in modo permanente, più che nell'ottobre 2008, subito dopo il crollo della Lehman Brothers. Il rapido rimbalzo di questa volta potrebbe ancora raggiungere un tetto massimo. Ma l'ottimismo di Christensen non sembra più così eccezionale.

Fonte: qui

JPMORGAN CHASE DOVRÀ PAGARE 920 MILIONI DI DOLLARI PER AVER MANIPOLATO IL MERCATO DEI FUTURES SU ORO E ARGENTO: LA BANCA HA AMMESSO GLI ILLECITI E PAGHERÀ

 

LA PRATICA ILLEGALE PORTATA AVANTI NELL’ARCO DI OTTO ANNI IN GERGO SI CHIAMA “SPOOFING”, E CONSISTE NELL’IMMETTERE SUL MERCATO GRANDI ORDINI PER MANIPOLARE ARTIFICIALMENTE IL LIVELLO DI DOMANDA E OFFERTA E ORIENTARE LE CONTRATTAZIONI …

Da www.repubblica.it

 

jp morgan chase 14JP MORGAN CHASE 

JPMorgan Chase pagherà una sanzione da oltre 920 milioni di dollari per aver manipolato il mercato dei futures su oro e argento per un periodo di oltre otto anni.


La banca ha ammesso gli illeciti e accettato di pagare  la maxi-multa, la più alta mai inflitta per questo tipo di pratiche illegali, comminata dall'agenzia statunitense Commodity Futures Trading Commission.

 

lingotti d'oroLINGOTTI D'ORO


L'accordo chiude un'indagine penale che vede coinvolti sei dipendenti accusati di aver truccato il prezzo dei futures su oro e argento. Due di loro sono già stati riconosciuti colpevoli e altri quattro sono in attesa di giudizio.

 

Giorni fa, Bloomberg aveva scritto di un accordo molto vicino tra le parti. Si tratta di un patteggiamento record sulla pratica illegale conosciuta come spoofing, che consiste nell'immettere sul mercato un ampio flusso di proposte di negoziazione; l'obiettivo non è concludere l'operazione, ma generare informazioni fittizie per orientare le contrattazioni. I dipendenti di JPMorgan avrebbero portato avanti le pratiche illegali per otto anni. Fonte: qui

NICOLA COSENTINO ASSOLTO, “PER NON AVER COMMESSO IL FATTO”, DALL’ACCUSA DI COLLUSIONE CON I CASALESI

 

L’EX COORDINATORE CAMPANO DI FORZA ITALIA ERA A PROCESSO PER TENTATO IMPIEGO DI CAPITALI ILLECITI CON L’AGGRAVANTE MAFIOSA 

È LA SECONDA ASSOLUZIONE DOPO QUELLA RICEVUTA NEL PROCESSO SULL’AZIENDA DI CARBURANTI DI FAMIGLIA…

Da www.corriere.it

 

LUIGI CESARO E NICOLA COSENTINOLUIGI CESARO E NICOLA COSENTINO

La Corte d’Appello di Napoli ha assolto «per non aver commesso il fatto» l’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, nel processo cosiddetto «Il principe e la scheda ballerina», in cui l’ex coordinatore campano di Forza Italia era accusato del reato di tentato impiego di capitali illeciti con l’aggravante mafiosa, in relazione alla costruzione a Casal di Principe (Caserta) di un centro commerciale voluto dal clan dei Casalesi, ma mai edificato. In primo grado Cosentino era stato condannato a cinque anni e mezzo di carcere dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere; oggi il procuratore generale aveva chiesto per Cosentino la conferma della condanna.

 

NICOLA COSENTINO ALLA CONFERENZA STAMPANICOLA COSENTINO ALLA CONFERENZA STAMPA

È la seconda assoluzione per l’ex uomo forte di Forza Italia, dopo quella ricevuta nel processo sull’azienda di carburanti di famiglia. I legali di Cosentino, Stefano Montone e Agostino De Caro, hanno commentato: «Abbiamo sempre avuto fiducia nella magistratura, e questa fiducia viene ripagata con questa ulteriore assoluzione per Nicola Cosentino. Sapevamo che la mole di elementi a discolpa di Cosentino emersi durante il processo, avrebbero trovato una corte attenta». Fonte: qui


CHI RISARCIRÀ NICOLA COSENTINO DEI TRE ANNI CHE HA TRASCORSO IN CARCERE?

“NICK ‘O MERICANO” COMMENTA L’ASSOLUZIONE DALL’ACCUSA DI COLLUSIONE CON I CASALESI: “DOPO NOVE ANNI DI INFERNO FINALMENTE È FINITA. SONO FELICE DELL’ASSOLUZIONE, MA NESSUNO POTRÀ CANCELLARE LA MIA SOFFERENZA E QUELLA DEI MIEI FAMILIARI” 

CROSETTO: “LO HANNO DISTRUTTO, UMILIATO, INCARCERATO. PERCHÉ QUEI PM DEVONO CONTINUARE A LAVORARE? PERCHÉ NON PAGANO?



 


NICOLA COSENTINONICOLA COSENTINO

 

ASSOLTO COSENTINO: «È FINITO L'INFERNO» MA AVEVA TRASCORSO TRE ANNI IN CARCERE

CBas per “il Giornale”

 

Assolto in secondo grado Nicola Cosentino. I giudici della corte d' Appello di Napoli hanno cancellato la condanna all' ex sottosegretario all' Economia del governo Berlusconi, nove anni dopo l' avvio dell' inchiesta della Dda su camorra e colletti bianchi che aveva al centro la costruzione di un centro commerciale a Casal di Principe e presunti brogli elettorali per le Comunali.

 

LUIGI CESARO E NICOLA COSENTINOLUIGI CESARO E NICOLA COSENTINO

L' inchiesta del 2011 aveva portato all' arresto di oltre 50 persone e alla condanna in primo grado di una ventina, tra cui Cosentino. Sono stati tutti assolti in secondo grado. All' esponente di Forza Italia erano stati inflitti cinque anni di reclusione in relazione al finanziamento da 5 milioni di euro per la costruzione, mai avvenuta, del centro commerciale «Il Principe», che secondo l' accusa era voluto dal clan dei Casalesi. «Dopo nove anni di inferno, finalmente è finita - dichiara Cosentino all' Adnkronos -. Sono felice dell' assoluzione, ma nessuno potrà cancellare la mia sofferenza e quella dei miei familiari». L' accusa a suo carico era di tentativo di reimpiego di capitali illeciti con l' aggravante mafiosa.

NICOLA COSENTINONICOLA COSENTINO

 

Così l' avvocato Stefano Montone: «Siamo assolutamente soddisfatti, quando ci sono sentenze che leggono in maniera adeguata le prove non resta che ribadire la fiducia nella macchina giudiziaria».

Cosentino ieri era in aula. Alla lettura della sentenza, racconta il legale, «ci siamo abbracciati. Ora deve metabolizzare il tutto, non dimentichiamo che per questo processo ha scontato tre anni di carcere».

 

A proposito dei nove anni trascorsi dall' apertura dell' inchiesta Montone, ricordando che «ci si è messo anche il Covid», commenta: «È storia nota. Oggi si parla di Cosentino ex sottosegretario, ma io difendo tanti illustri sconosciuti le cui vicende giudiziarie durano altrettanto, se non di più.

C' è qualcosa che non funziona nella macchina, ma io continuo a credere nel sistema».

 

VERDINI E COSENTINOVERDINI E COSENTINO

Interviene la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini: «Dopo nove anni di calvario giudiziario, l' ex sottosegretario di Forza Italia Nicola Cosentino è stato assolto in Appello da tutte le accuse di collusione con la camorra. È uno dei casi più sconvolgenti di uso politico della giustizia, che conferma quanto sia urgente una profonda riforma che scongiuri il massacro preventivo di imputati che poi risultano innocenti.

 

A Nicola l' abbraccio mio personale e di tutto il gruppo azzurro del Senato: l' incubo è finito». E la capogruppo di Fi alla Camera Mariastella Gelmini: «L' assoluzione di Nicola Cosentino, la cui colpa principale a quanto pare è stata di essere un dirigente e parlamentare di Forza Italia, è un emblematico esempio di malfunzionamento della giustizia, di uso improprio della custodia cautelare e di creazione di veri e propri processi politici.

carlo sarro nicola cosentinoCARLO SARRO NICOLA COSENTINO

 

La vita di un uomo, la sua carriera politica, i suoi affetti sono stati devastati dall' accusa di collusione con la camorra e dall' applicazione di una carcerazione preventiva per reati infamanti che non esistevano. Verrebbe da gioire, per Cosentino, per la sua famiglia, per la storia di Forza Italia e per il fatto che, giustamente, la Camera all' epoca respinse la richiesta d' arresto per l' evidente fumus persecutionis di quella inchiesta. Dopo nove anni però è difficile perfino gioire, nella consapevolezza che niente e nessuno potrà risarcire Nicola Cosentino e i suoi affetti». Fonte: qui

martedì 29 settembre 2020

L’EX CONSULENTE, LUCA LANZALONE, DI VIRGINIA RAGGI POTREBBE FINIRE DI NUOVO A PROCESSO PER UNA NUOVA INCHIESTA PER CORRUZIONE

 


AVREBBE FATTO OTTENERE UNA CONSULENZA A UN COMMERCIALISTA IN CAMBIO DI UNA RACCOMANDAZIONE PER AGGIUDICARSI UN CONTRATTO DA PROFESSORE UNIVERSITARIO…


Michela Allegri per “il Messaggero”

 

Una nuova inchiesta per corruzione rischia di portare ancora una volta sul banco degli imputati l' avvocato Luca Lanzalone. L' ex superconsulente della sindaca Virginia Raggi, incaricato di seguire il delicatissimo dossier sullo stadio della Roma a Tor di Valle e finito a processo proprio per il giro di favori e tangenti legato alla realizzazione dell' impianto sportivo, potrebbe ritrovarsi di nuovo in un' aula di tribunale.

 

LUCA LANZALONE IN PROCURALUCA LANZALONE IN PROCURA

Avrebbe fatto ottenere una consulenza a un commercialista in cambio di una raccomandazione per aggiudicarsi un contratto da professore universitario. Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Alberto Tucci hanno appena chiuso le indagini sulla vicenda, atto che solitamente ha come conseguenza una richiesta di rinvio a giudizio.


IL DOCENTE

tribune tor di valleTRIBUNE TOR DI VALLE






Nel fascicolo è indagato anche il commercialista Marco Lacchini, docente all' università di Cassino. A suo carico la procura aveva chiesto la misura degli arresti domiciliari, ma il gip, lo scorso anno, aveva dato parere negativo per mancanza di evidenze cautelari. L' inchiesta è poi proseguita e, secondo gli inquirenti, adesso ci sono abbastanza elementi per procedere senza avanzare richiesta di archiviazione.

 

luca lanzalone virginia raggi foto lapresse 2LUCA LANZALONE VIRGINIA RAGGI FOTO LAPRESSE 

Secondo la ricostruzione della Procura, l' ex manager avrebbe fatto ottenere a Lacchini - docente di riferimento nel corso dove avrebbe poi dovuto insegnare Lanzalone - una consulenza da più di 60mila euro. I fatti risalgono al periodo tra il 2017 e il 2018. Il contratto universitario non sarebbe andato in porto perché, nello stesso periodo, l' ex braccio destro della sindaca era stato arrestato insieme all' imprenditore Luca Parnasi per la vicenda di Tor di Valle.

 

IL PROCESSO SULLO STADIO

LUCA PARNASILUCA PARNASI





All' epoca, Lanzalone era uno dei consulenti di punta del Campidoglio. Era talmente influente da essersi guadagnato il soprannome di sindaco ombra della Capitale. La prima cittadina, infatti, lo interpellava per tutte le questioni più delicate. Il suo arresto, insieme a quello di Parnasi, dei suoi collaboratori e di una sfilza di politici che il costruttore avrebbe avvicinato e comprato con finanziamenti e favori, aveva letteralmente travolto il Comune di Roma.

 

L' inchiesta aveva raggiunto i piani più alti. In un capitolo parallelo dell' indagine, infatti, era finito in manette anche il presidente dell' assemblea capitolina, Marcello De Vito, insieme al suo socio Camillo Mezzacapo.

 

marcello de vito torna in aula dopo la sospensione dei domiciliari 44MARCELLO DE VITO TORNA IN AULA DOPO LA SOSPENSIONE DEI DOMICILIARI 

Secondo le pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, titolari del fascicolo, Lanzalone avrebbe favorito l' imprenditore in cambio di incarichi per il suo studio. Tra gli imputati c' era anche il suo socio, Luciano Costantini, che è stato assolto al termine di un processo con rito abbreviato.

 

Per l' accusa, anche De Vito avrebbe agevolato il costruttore nella trattativa per la realizzazione dello stadio in cambio di consulenze ben pagate per Mezzacapo che, secondo i pm, avrebbe poi spartito il denaro con il politico. Fonte: qui

MINISTRI E SOTTOSEGRETARI A CINQUE STELLE SFRECCIANO CON LE LORO AUTO BLU PER ARRIVARE IN UN AGRITURISMO ALLE PORTE DI ROMA, DOVE CRIMI LI HA RIUNITI IN “CONCLAVE”

 

DALLA SCATOLETTA DI TONNO AL RISOTTO CON ZUCCA

DOVEVANO FARE DELLA POLITICA UNA CASA DI VETRO E INVECE SI BARRICANO AL RIPARO DA OCCHI INDISCRETI 

IL MENÙ DA 25 EURO A PERSONA E L’IRRITAZIONE CRESCENTE PER CONTE CHE VUOLE SMANTELLARE IL REDDITO DI CITTADINANZA (GLIELO CHIEDE L’EUROPA)


 

IL MENU

Dal “Corriere della Sera”

 

luigi di maioLUIGI DI MAIO

Per il conclave grillino è stato predisposto un menu da 25 euro a persona. Partenza con un antipasto a base di frittata cipolle, pecorino col miele, lenticchie in insalata. Poi i primi: risotto con zucca e guanciale croccante e orecchiette melanzane, pomodori secchi e scaglie di pecorino. A seguire, arista con patate al forno e friggitelli. Dulcis in fundo, crostata di pesche.

 

IL CONCLAVE DEL M5S: «SEGRETERIA IN FRETTA» LE CRITICHE A CASALEGGIO


Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

 

ministri m5s all agriturismo cobragorMINISTRI M5S ALL'AGRITURISMO COBRAGOR

Un conclave al riparo delle orecchie rapaci dei cronisti, in un agriturismo alle porte di Roma, proprio come fece Beppe Grillo nel lontano 2013. Stavolta il gran cerimoniere è il capo provvisorio Vito Crimi, che ha chiamato a raccolta ministri e sottosegretari dei Cinque Stelle, in una tappa del percorso, che si annuncia estenuante, verso gli Stati generali. L'appuntamento è delicato e a porte sbarrate. Si devono decidere il percorso e la governance.

 

vito crimiVITO CRIMI





L'idea che si affaccia è che gli Stati generali rischiano di durare molto, troppo. L'opzione tre, quella scelta dagli eletti via mail, prevede che si parta dal basso, con riunioni locali e poi a poco a poco, dopo la presentazione di documenti, si vada a costruire un percorso che arrivi fino alla nomina di una leadership, che si vuole collettiva. Ma «bisogna fare in fretta» dicono in molti.

 

carlo sibilia luigi di maio federico dincaCARLO SIBILIA LUIGI DI MAIO FEDERICO DINCA



Lo aveva detto Luigi Di Maio nei giorni scorsi, lo ripete Crimi in una pausa dei lavori: «Serve una struttura ben definita e che tutto sia fatto in tempi rapidissimi». Un'idea potrebbe essere quella di invertire i termini della questione: anticipare la nascita della segreteria collegiale e solo dopo partire con il dibattito. Ma molti sono contrari ed è probabile che si faccia solo in fretta, chiudendo la partita globalmente a fine ottobre.

pierpaolo sileriPIERPAOLO SILERI

 



Contrari a una scelta preliminare dei leader sono i 30-40 parlamentari dell'area Parole guerriere : «Prima di parlare di facce per la futura governance, si deve procedere all'individuazione di mozioni puntuali». Crimi nega che ci sia irritazione nei confronti del Pd: «Alzata di testa? Non mi sembra che ci sia da alzare la testa. Noi siamo insieme al governo e facciamo le cose insieme, non sto percependo questo alzare la testa da parte del Pd».

federico dinca sergio costaFEDERICO DINCA SERGIO COSTA

 

In effetti, l'irritazione è più diretta verso il premier Giuseppe Conte che in poche ore, dopo il voto delle Regionali che ha premiato i dem, ha smantellato - o dato l'impressione di farlo - molti dei capisaldi del Conte 1 e del Movimento, a cominciare dal reddito di cittadinanza. Anche se il capo politico ora prova a minimizzare: «Il reddito di cittadinanza va completato. Manca ancora tutta la parte legata alle politiche attive del lavoro. Non lo abbiamo mai nascosto».

 

alfonso bonafede 2ALFONSO BONAFEDE



Di Maio, dentro, avrebbe aggiunto: «Dovevamo attaccare, non giocare in difesa». Crimi annuncia un'accelerazione sulla riforma del fisco: «Dobbiamo riaprire il tavolo, è uno di quei temi che era stato aperto prima dell'arrivo del Covid e dobbiamo tornare a discutere, perché interessa tutti, famiglie, artigiani, commerciati».

 

L'impressione è che i 5 Stelle abbiano paura di trasmettere l'immagine di un partito ripiegato su se stesso, che discute di beghe interne.

Così è, in effetti, visto che anche ieri si è fatta una specie di seduta di autoanalisi, lamentando gli scarsi risultati ottenuti alle ultime elezioni e lo scarso appeal del Movimento. E si è contestato l'«eccessivo ruolo politico» assunto da Davide Casaleggio e da Rousseau: «Non deve più scegliere i candidati». Quello che è certo è che proprio per nascondere il travaglio del passaggio di governance e il calo dei consensi, il Movimento avrà bisogno di moltiplicare le proposte.

 

agriturismo cobragorAGRITURISMO COBRAGOR

Va in questa linea il rilancio della riforma fiscale, ma anche il taglio dello stipendio dei parlamentari, altra tappa annunciata da Di Maio nella lotta anti «privilegi». Giuseppe Brescia ricorda che è in cantiere anche il referendum propositivo: «È fermo al Senato, ma è una priorità. Alla Camera l'abbiamo approvato, può essere migliorato ma va accelerato l'esame». Quanto al bicameralismo, il presidente della Commissione affari costituzionali non è per l'abolizione: «Per noi è un valore che una Camera corregga l'altra».

 

Ma si dovrebbe assegnare al Parlamento in seduta comune solo il compito di votare la fiducia al governo e la sfiducia costruttiva. E questa potrebbe essere anche la tesi portata avanti da Di Maio che, parlando con Fabio Fazio, ha incluso la riforma del bicameralismo tra le priorità.

luigi di maioLUIGI DI MAIO

 

DALLO STREAMING ALLA FUGA IN CAMPAGNA CON L'AUTOBLU IL CREPUSCOLO DEI GRILLINI

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

«Siamo tornati alle origini», dicono più o meno tutti con Crimi più degli altri, «e ora ripartiamo da quelle». Ma se i 5 stelle - chiusi a conclave in un agriturismo - fossero davvero tornati alle origini, arriverebbero a cavallo di un bucolico asino. O arriverebbero in zoccoli francescani magari azionati a idrogeno nel loro nuovo ritiro, dentro il verde semi-periferico vicino all' ospedale San Filippo Neri, e non in autoblu.

 

alfonso bonafedeALFONSO BONAFEDE

E sarebbero muti davanti ai giornalisti, e non ciarlieri ma per non dire niente, se non cose del tipo: «Il movimento è sempre il movimento». Anche se precipitato dal 30 al 10 per cento. I ministri ci sono tutti in questo agriturismo dal nome un po' inquietante: Cobragor. Di Maio vuole il direttorio allargato, e non un capo unico, ma sa che nel direttorio il capo sarà lui. Bonafede assicura ai colleghi: «Al massimo tra un mese faremo gli Stati Generali».

 

E comunque ieri s' è deciso - ma non definitivamente - che gli Stati Generali dal 15 ottobre potrebbero durare fino a marzo. Ossia diluiti nel tempo (5 mesi, congresso extra-large!) per ammazzare il tempo e non decidere davvero? Questo lo strano crepuscolo stellato. Venato da recriminazioni verso Conte che ha semi-abolito il Reddito di cittadinanza e ciò non fa felici i grillini («Discuterne in Parlamento») ma accetteranno pure quello.

sergio costa 3SERGIO COSTA 

 

TODO MODO

Ma è il contenitore, più che il contenuto della giornata, a colpire. Il movimento che doveva aprire ossia sventrare la «scatoletta di tonno» chiamata Parlamento s' è chiuso in un agriturismo di periferia. Con tanto umido ma senza quelle pareti di vetro - «Faremo della politica una casa di vetro» - che stando alla predicazione originaria dovevano rappresentare il simbolo di un altro modo di fare politica: quello della trasparenza.

 

Altro che arcana imperii, solo streaming e guai a chi - da Letta e Bersani che docilmente ci si sottoposero - cercava di sfuggire all' occhio nudo del popolo a cui far vedere tutto. Chez Cobragor si vede solo un partito ormai tradizionale («Subito una segreteria politica che prepari gli Stati Generali», è la proposta che unisce tutti) e impauritissimo.

 

vito crimi 5VITO CRIMI 

Dallo streaming a Todo Modo, cioè l' Eremo di Zafer, l' albergo dove si blindarono nel romanzo di Leonardo Sciascia ministri e politici democristiani per fare misteriosi riti spirituali? Andiamoci piano con i grandi paragoni. Qui il livello è un altro. Ma a giudicare per esempio dal volto soddisfatto della viceministra Castelli, s' è mangiato bene.

 

Per 25 euro a persona: antipasto a base di frittata di cipolle, pecorino col miele, lenticchie in insalata. Poi risotto con zucca e guanciale croccante e orecchiette con melanzane, pomodori secchi e scaglie di pecorino, arista con patate al forno e friggitelli. Dulcis in fundo, crostata di pesche. E quanto saranno fischiate le orecchie, tra una portata e l' altra a Casaleggio. Rispetto alle origini, i commensali vogliono rinunciare a Casaleggio (inteso come Davide) o almeno a Rousseau (inteso come piattaforma): «Ha assunto un ruolo troppo politico. Basta candidati scelti con i clic».

sergio costaSERGIO COSTA

 

Agli albori della loro avventura parlamentare, nel 2013, i pentastellati si riunirono in un agriturismo con Grillo e Casaleggio padre. Ma ci arrivarono in autobus. «Ora la casta siamo noi?

 

Beh, un po' sì», ridacchiano alcuni ministri: «Ma che cosa c' è di male?». Nulla ovviamente. «La mia non è un' autoblu», precisa il sottosegretario Carlo Sibilia: «E' solo una semplice auto di servizio». E Bonafede: «Il M5S è cresciuto e accetta nuove sfide. Siamo qui per parlarne».

vito crimi 1VITO CRIMI 

 



La sfida è quella di diventare partito tradizionale e un anziano cronista vedendo arrivare i «cravattoni» stellati sbotta: «Evviva, c' è odore di Udeur!». E guarda caso, ai colleghi, Di Maio mastellianamente caldeggia il proporzionale con sbarramento al 3 per cento con le preferenze (una parola averle, però). Lo streaming qui dentro non c' è. Mentre fuori il Dibba ha i social. E da lì, mentre Di Maio e gli altri sono nel bucolico bunker, i tifosi di Ale sparano via web sul quartier generale il tormentone anti-direttorio: #AdessoDibba. Fonte: qui