martedì 24 maggio 2016

TASSA SULLA PRIMA CASA, L’EUROPA INSISTE: “MEGLIO REINTRODURLA”

Tasse sulla casa, ICI, IMU - immagini simboliche. Imposta Municipale Unica. Case e banconote

Tassa sulla prima casa, nelle raccomandazioni all'Italia sul programma di stabilità 2016-2017, la Commissione europea torna sulla tassa tanto odiata dagli italiani. "Più fisco sul mattone", dice Bruxelles“

E’ un vecchio cavallo di battaglia quello della tassa sulla prima casa. L’Europa insiste: abolire l’imposta è stato un errore, meglio reintrodurla.

Le raccomandazioni che la Commissione Ue rivolge all’Italia per il 2016-2017 riprendono quelle degli scorsi anni, toccando le aree dei conti pubblici, privatizzazioni, lotta all’evasione, banche, riforme della pubblica amministrazione, giustizia, catasto, mercato del lavoro, concorrenza e professioni. E, appunto, la tassazione sulla casa(IL SOLITO DISCO ROTTO  E LE SOLITE RICETTE ECONOMICHE FALLIMENTARI!!!).

Matteo Renzi, infatti, ha sì strappato più ampi margini di manovra sulla flessibilità di bilancio, ma la Commissione Ue continua a non mandar giù l’abolizione delle tasse sulla prima casa (Imu e Tasi) e insiste nel raccomandare una netta inversione di rotta. Tradotto: l’Ue chiede “il dirottamento della pressione fiscale dai fattori produttivi e dai consumi in direzione degli immobili”, come spiega ItaliaOggi. Come risponderà il governo?
TUTTE LE “RACCOMANDAZIONI” DELL’EUROPA – Come spiegato nei giorni scorsi, in una lettera recapitata all’Italia, la Commissione si mostra pronta a concedere tutta la flessibilità di bilancio richiesta e motivata dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, pari a 0,85 punti percentuali di Pil (14 miliardi di euro), ma a condizione che il governo si impegni a mantenere il rapporto deficit/Pil del 2017 all’1,8%, con una correzione di 0,1 punti percentuali rispetto al dato dell’1,9% atteso dall’esecutivo comunitario nelle sue previsioni economiche d’autunno. Anche sul nuovo catasto, però, la tirata d’orecchie è forte: “Dovete approntarlo – chiedono i commissari europei – entro giugno 2017”.
In sintesi, gli sforzi per rimettere in carreggiata il bilancio per il 2017, che in teoria dovrebbero essere di “almeno lo 0,6%”, dovrebbero concentrarsi sull’attuazione del programma di privatizzazioni coi cui proventi ridurre il debito, spostare il carico fiscale dai fattori produttivi a consumi e proprietà, completare la riforma del catasto entro metà 2017 e prendere misure antievasione come ricevute e pagamenti elettronici(LE MISURE CONTRO L'ELUSIONI FISCALI DELLE MULTINAZIONALI, OVVIAMENTE NON CI SONO!!!). Sul fronte della pubblica amministrazione, la Commissione Ue invita ad attuare la riforma, in particolare delle municipalizzate, accelerando la lotta alla corruzione e riducendo la durata dei processi civili applicando le riforme.
Bruxelles chiede, ancora, di accelerare la riduzione dei crediti deteriorati, migliorando il quadro legislativo su insolvenza e riscossione dei debiti, e di completare rapidamente le riforme in corso sulla governance del settore bancario. Sul lavoro, infine, la Commissione Ue invita a migliorare i servizi per l’impiego e la diffusione dell’occupazione per il coniuge, con l’adozione di una strategia nazionale antipovertà razionalizzando la spesa sociale.
Fonte: Today

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