giovedì 19 novembre 2020

ARCURI NE HA COMBINATATA UN’ALTRA: HA SPESO 32 MILIONI DI EURO PER TAMPONI RAPIDI CHE NON FUNZIONANO!

 

UNO STUDIO SMONTA I TEST BIOCREDIT COVID 19 AG, DI FABBRICAZIONE COREANA, ACQUISTATI DAL COMMISSARIO PER L’EMERGENZA TRAMITE UN BANDO: 

LA LORO SENSIBILITÀ SI ATTESTA TRA L’11 E IL 45%. IN PRATICA SBAGLIANO 6 VOLTE SU 10!

VIDEO: IL SERVIZIO DI "SKYTG24" SUI TAMPONI RAPIDI DI ARCURI CHE NON FUNZIONANO

https://tg24.sky.it/cronaca/2020/11/18/covid-i-tamponi-rapidi-di-arcuri-riconoscono-4-malati-su-10




DOMENICO ARCURIDOMENICO ARCURI

Paola Baruffi per https://tg24.sky.it/

 

Potrebbero sbagliare 6 volte su 10. I test acquistati dal Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri, secondo uno studio pubblicato su un’importante rivista scientifica hanno un’affidabilità molto bassa. Sono costati più di 32 milioni di euro.

 

BIOCREDIT COVID 19 AGBIOCREDIT COVID 19 AG







Il test si chiama Biocredit Covid 19 Ag è di fabbricazione coreana ed è stato acquistato con regolare bando dal Commissario per l’Emergenza Covid in circa 10milioni di pezzi.  Uno studio, pubblicato su un’importante rivista scientifica, il Journal of Clinical Virology, dimostra che la sensibilità del test  BIOCREDIT COVID 19 AG si attesta tra l’11,1% e il 45,7%.

 

Sei falsi negativi su 10

DOMENICO ARCURI 1DOMENICO ARCURI 

Significa che ogni 10 persone certamente affette da Covid il test ne individua al massimo 4. Per i tamponi rapidi non esistono al momento molti dati scientifici che ne permettano la valutazione, ma questo ha delle performance piuttosto basse rispetto ad altri dispositivi presenti sul mercato. Poiché le regole attualmente in vigore attestano che un test antigenico negativo certifica la negatività del soggetto significa che testando i malati con questo tampone le possibilità che molte persone affette da virus possano circolare -almeno secondo questo autorevole studio- è molto alta.

 

Il bando

BIOCREDIT COVID 19 AGBIOCREDIT COVID 19 AG

Dal bando pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio apprendiamo che tra i requisiti minimi dei test ci debba essere un’approvazione da parte di “agenzie regolatorie nazionali o internazionali che diano sufficienti garanzie di affidabilità” oppure che sia stato "già validato da un laboratorio accreditato del nostro Paese”.  Abbiamo chiesto a Invitalia dove questi documenti di validazione siano consultabili ma non abbiamo ricevuto risposta. L’unica documentazione disponibile è quella fornita dall’azienda che li produce che ne attesta una sensibilità superiore al 90%.

 

Oltre 32milioni di euro

In tutto il bando ne ha assegnati 10milioni. I primi 5milioni test sono stati acquistati al prezzo ribassato di 3,05 euro l’uno. Altri 5 milioni a 3,50 euro. Per un totale di 32.750.000 euro.

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