domenica 19 giugno 2016

RENZI A SAN PIETROBURGO PER IL FORUM ECONOMICO PASSA TUTTO IL TEMPO A SMANETTARE CON LO SMARTPHONE SUSCITANDO L’ILARITA’ DI ALCUNI OSSERVATORI INTERNAZIONALI

big-renzi-putin-san-pietroburgo-810555ALCUNE IMMAGINI, CHE IN ITALIA NON ABBIAMO VISTO, IMMORTALANO ANCHE LO SGUARDO, TRA IL PERPLESSO E IL RASSEGNATO, DELLO ZAR PUTIN, CHE OSSERVA IL SUO GIOVANE COLLEGA E SEMBRA PENSARE: “MA CON CHI STA CHATTANDO? CON LA CASA BIANCA? AH SAPERLO"

Carlo Tarallo per Dagospia
RENZI SMANETTA COL TELEFONO A SAN PIETROBURGO - PUTIN PERPLESSO
RENZI SMANETTA COL TELEFONO A SAN PIETROBURGO - PUTIN PERPLESSO

Levajete er vino? No: levateje er telefonino! Evidentemente preoccupato per le tensioni politiche in Italia, Matteo Renzi a San Pietroburgo per il forum economico e il bilaterale Italia-Russia, si è fatto riconoscere anche stavolta.

Sia nel corso dell’evento principale, al quale oltre a Renzi e a Vladimir Putin ha partecipato  il presidente del Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev, che durante la conferenza stampa congiunta con lo stesso Putin, Matteo nostro è stato tutto il tempo a smanettare con lo smartphone, scatenando l’ilarità di alcuni osservatori internazionali che hanno segnalato l’accaduto a Dagospia.
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RENZI SMANETTA COL TELEFONO A SAN PIETROBURGO - PUTIN PERPLESSO
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RENZI SMANETTA COL TELEFONO A SAN PIETROBURGO - PUTIN PERPLESSO
Alcune immagini (che in Italia non abbiamo visto) immortalano anche lo sguardo, tra il perplesso e il rassegnato, dello zar Putin, che osserva il suo giovane collega e sembra pensare: “Ma con chi sta chattando questo qui? Con la Casa Bianca? O con la Boschi?”. Mah ...
Fonte: qui
Renzi_Putin_Pietroburgo

Putin riceve Renzi: “Mosca pronta a revocare sanzioni per prima, ma vogliamo certezze da Ue”

Il presidente Russo è disponibile al primo passo per normalizzare i rapporti con l’Europa e Renzi chiederà che le sanzioni siano discusse dal Consiglio. Sulla Brexit il russo non si esprime e l’italiano prevede il Remain

Roma – “Potremmo fare il primo passo unilaterale” revocando le contro sanzioni verso l’Unione europea, “ma se siamo convinti che anche i nostri partner agiranno di conseguenza, e in questo momento nessuno può darci certezze su questo”.

Così il presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato la propria disponibilità a intraprendere per primo il percorso di normalizzazione nei rapporti con l’Europa, annunciando di averne discusso anche con il capo dell’esecutivo comunitario, Jean Claude Juncker.

La semi-apertura del leader del Cremlino è arrivata nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo il vertice bilaterale tra i due a margine del Forum economico di San Pietroburgo. I premier italiano, dal canto suo, ha promesso che alla prossima riunione dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue (Coreper) rinnoverà la richiesta che “di sanzioni si discuta nel Consiglio europeo e non nel Coreper”. Serve “una discussione politica” e non “un rinnovo automatico” delle restrizioni economiche nei confronti di Mosca, ha sostenuto.

Inoltre, l’inquilino di Palazzo Chigi avanzerà la proposta che, insieme con il dibattito sulle sanzioni, “ci sia una valutazione dello stato di attuazione del protocollo di Minsk”, l’intesa tra Mosca e Kiev per risolvere la crisi ucraina. Per Renzi, infatti, è necessario che “tutte le parti rispettino quegli accordi”.

È questa l’unica strada che può portare alla revoca del quadro sanzionatorio, a suo avviso.
I due leader hanno affrontato anche il tema della Brexit. Nel suo intervento al Forum, il premier ha ammonito che se la Gran Bretagna opterà per l’uscita dall’Ue “sarà per sempre”. In questo caso, ci saranno “in una prima fase conseguenze finanziarie molto serie” per tutti. Però, sul medio periodo “chi rischia più sono i cittadini britannici non gli europei”, ha indicato. Tuttavia, “penso che vincerà il Remain”, perché gli elettori del Regno unito “sono più pragmatici di quello che si pensa”, ha pronosticato Renzi.
Putin ha affrontato la questione in seguito a una domanda di un giornalista italiano che chiedeva se Mosca preferisca dialogare con una Ue divisa oppure con un’Unione forte e compatta.

Premettendo che è meglio avere un partner forte, il leader russo si chiede: “Con la Brexit l’Europa sarebbe più forte o più debole? Ho una mia opinione – ha indicato – ma preferisco non dirla pubblicamente adesso. Dico solo che dovremo rispettare la scelta del popolo britannico” che voterà il 23 giugno. “Dobbiamo solo aspettare qualche giorno” ha concluso.

Fonte: qui

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