domenica 26 giugno 2016

Giordania, chiusi confini Siria e Iraq


Sono stati dichiarati zone militari

(ANSA) - ROMA, 22 GIU - La Giordania ha chiuso i confini con la Siria e Iraq dichiarandoli zone militari dopo l'attentato kamikaze di ieri che ha ucciso sei soldati: lo riporta la Bbc online.


    Il governo giordano ha reso noto che non ci saranno nuovi campi profughi e quelli esistenti non verranno ampliati.


    L'attacco é avvenuto martedì mattina vicino al campo di Rukban, usato dall'esercito giordano per ospitare e interrogare i civili in fuga dalla vicina Siria: un camion pieno di esplosivo é entrato in Giordania ad alta velocità dalla Siria ed é stato fatto esplodere nei pressi di un posto di blocco dell'esercito.

L’Isis colpisce in Giordania, strage di soldati in un campo profughi al confine

Un’autobomba ha fatto strage di militari un altro campo, nel distretto di Rukban, una area di confine fra Siria, Iraq e Giordania
Militari giordani al confine con la Siria (foto di repertorio)

L’Isis colpisce per la seconda volta in Giordania nel giro di due settimane.

Dopo l’assalto alla sede dell’Intelligence nel campo profughi di Buqaa del sei giugno, questa mattina un’autobomba ha fatto strage di militari un altro campo, nel distretto di Rukban, una area di confine fra Siria, Iraq e Giordania. 

Guardia di frontiera  

Il governo giordano ha detto che i terroristi si soni infiltrati dalla Siria, dove controllano ancora quella zona di confine. Il bilancio è di sei morti e 14 feriti Tra le sei vittime ci sono quattro soldati della guardia di frontiera giordana, un membro della protezione civile e uno del Dipartimento della Sicurezza pubblica. L’attacco è avvenuto vicino a un campo profughi siriani. Su siti web vicini allo Stato islamico è arrivata poche ore dopo una rivendicazione dell’Isis, anche se non sull’agenzia ufficiale Aamaq. Il vice premier e ministro degli Esteri, Nasser Judeh, ha condannato su Twitter l’attentato: «I terroristi colpiscono ancora una volta, questa volta contro le nostre guardie di frontiera».  

Infiltrazioni nei campi  

Amman teme soprattutto le infiltrazioni nei campi, sia palestinesi storici, come quello di Buqaa, vicino alla capitale, che quelli dei profughi siriani. Nel distretto di Rubkan ci sono decine di migliaia di rifugiati, moltissimi nella terra di nessuno che copre decine di chilometri quadrati fra i tre Paesi, Giordania, Siria, Iraq. Dal lato iracheno, però, l’avanzata dell’esercito nella provincia dell’Anbar, fino a un anno fa quasi completamente nelle mani dell’Isis, ha privato gli islamisti di un retroterra favorevole per le infiltrazioni. Sul lato siriano del confine invece il controllo è conteso fra i ribelli moderati dell’Fsa, appoggiati discretamente dai corpi speciali britannici, e lo Stato islamico. Più a ovest è in corso da settimane una dura battaglia per la conquista del posto di frontiera di Al-Tanf. 
Fonte: qui

Nessun commento:

Posta un commento