giovedì 18 febbraio 2016

Sulcis: in mille sotto palazzo Regione

foto_491923_550x340Bombe carte e funerali del Piano da 620 milioni di euro

(ANSA) - CAGLIARI, 16 FEB - Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha fatto sapere che incontrerà domani alle 17 il comitato promotore della mobilitazione che oggi a Cagliari ha chiamato a raccolta quasi un migliaio di persone provenienti dal Sulcis.

Parteciperanno il segretario di Ust Cisl Sulcis Iglesiente, Fabio Enne, e i rappresentanti dei Movimenti di Partite Iva (Elio Cancedda), Zona Franca (Paolo Aureli), artigiani e commercianti (Ivan Garau), disoccupati (Simone Siotto), e studenti (Ivano Sais).

Dopo l'annuncio fatto al megafono da Enne, i manifestanti stanno gradualmente abbandonando il presidio. "Noi - ha annunciato Simone Siotto - non ci muoviamo da qua e restiamo a dormire perché abbiamo necessità di un incontro urgente con Pigliaru, abbiamo sentito che lo sblocco del Piano Sulcis non avverrà prima di dicembre, ma i nostri figli non possono aspettare fino a dicembre per mangiare". "È stata una manifestazione partecipata - ha sottolineato Paolo Aureli - tanto è vero che è arrivato un invito esplicito all'incontro da parte di Pigliaru. Ci aspettiamo la nomina straordinaria di un commissario straordinario per il Piano Sulcis e atti concreti per l'immediata attuazione della zona franca integrale sperimentale nel polo del Sulcis".

Ivano Sais ha parlato a nome degli studenti: "Il tempo e' scaduto, vogliamo fatti concreti e speranze per il futuro nostro e del territorio con i suoi 70 mila disoccupati". "Domani ci aspettiamo qualcosa di buono, è da tre anni che siamo in attesa", ha denunciato Elio Cancedda.

IN MILLE SOTTO PALAZZO REGIONE - Viale Trento invasa da un migliaio di persone e mezzi da lavoro. È' il popolo del Sulcis mobilitato da Cisl e movimenti di Partite Iva, studenti, artigiani e commercianti e Zona Franca che rivendica lavoro e sviluppo per la provincia più povera d'Italia. I manifestanti si trovano sotto il palazzo della Regione e hanno appena celebrato con una bara di legno il funerale del Piano Sulcis. Qualcuno ha anche fatto esplodere alcune bombe carta.

"Chiediamo che vengano immediatamente liberati i 620 milioni stanziati per il Piano - ha detto Fabio Enne - il 12 febbraio è stata convocata l'ennesima riunione con i sindaci del territorio, solo per dire che ancora non è stato aperto un cantiere né assegnato un posto di lavoro. Siamo qui per chiedere attenzione non solo per l'industria ma anche per i settori del turismo, della pesca e dell'agroindustria".

CAROVANA SULLA STATALE 130 - Pullman, camion, betoniere e decine di auto: la lunga carovana di chi rivendica lavoro e sviluppo nel Sulcis è partita dopo le 10 dal raccordo di Musei e procede sulla statale 130 in direzione Cagliari, destinazione viale Trento, sotto il palazzo della Regione. Centinaia di persone in marcia chiamate a raccolta dai movimenti di Partite Iva, Zona Franca, artigiani, commercianti, studenti ("Figli della crisi") e disoccupati.

Si tratta del clou della mobilitazione scattata l'1 febbraio con i blocchi stradali sulle vie di comunicazione più importanti del territorio e proseguita con l'occupazione di quasi tutti i 23 Comuni del Sulcis Iglesiente per ottenere l'adesione delle amministrazioni. Alla Giunta regionale, in viale Trento, i manifestanti chiederanno che vengano liberate subito le risorse del Piano Sulcis e la nomina di un commissario straordinario che si occupi della spesa dei fondi e dell'avvio dei cantieri in tempi certi e immediati, ma anche un Piano occupazionale per il territorio.

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