venerdì 30 luglio 2021

“IL PROBLEMA NON E’ IL VACCINO MA L'USO POLITICO CHE NE VIENE FATTO”

 

IL FILOSOFO GIORGIO AGAMBEN E LE RAGIONI DEL NO AL GREEN PASS: “NON CI SI RENDA CONTO CHE UN PAESE IN CUI DECISIONI CHE COMPRIMONO GRAVEMENTE LE LIBERTÀ INDIVIDUALI VENGONO PRESE PER DECRETO NON È PIÙ DI FATTO UNA DEMOCRAZIA” 

E SUL PARAGONE FRA LA DISCRIMINAZIONE RISULTANTE DAL GREEN PASS E LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI...

Giorgio Agamben per "la Stampa"

AGAMBENAGAMBEN

 

Quello che più colpisce nelle discussioni sul green pass e sul vaccino è che, come avviene quando un paese scivola senza accorgersene nella paura e nell'intolleranza - e indubbiamente questo sta avvenendo oggi in Italia - è che le ragioni percepite come contrarie non solo non sono in alcun modo prese seriamente in esame, ma vengono rifiutate sbrigativamente, quando non diventano puramente e semplicemente oggetto di sarcasmi e di insulti.

 

green passGREEN PASS


Si direbbe che il vaccino sia diventato un simbolo religioso, che, come ogni credo, funge da spartiacque fra gli amici e i nemici, i salvati e i dannati. Come può pretendersi scientifica e non religiosa una tesi che rinuncia allo scrutinio delle tesi divergenti? Per questo è importante innanzitutto chiarire che il problema per me non è il vaccino, così come nei miei precedenti interventi in questione non era la pandemia, ma l'uso politico che ne viene fatto, cioè il modo in cui fin dall'inizio essi sono stati governati.

 

Ai timori che si affacciavano nel documento che ho firmato con Massimo Cacciari, qualcuno ha incautamente obiettato che non c'era da preoccuparsi, «perché siamo in una democrazia».

Giorgio AgambenGIORGIO AGAMBEN

 

Com' è possibile che non ci si renda conto che un paese che è ormai da quasi due anni in stato di eccezione e in cui decisioni che comprimono gravemente le libertà individuali vengono prese per decreto (è significativo che i media parlino addirittura di «decreto di Draghi», come se emanasse da un singolo uomo) non è più di fatto una democrazia?

 

Com' è possibile che la concentrazione esclusiva sui contagi e sulla salute impedisca di percepire la Grande Trasformazione che si sta compiendo nella sfera politica, nella quale, com' è avvenuto col fascismo, un cambiamento radicale può prodursi di fatto senza bisogno di alterare il testo della Costituzione?

no green passNO GREEN PASS

 


E non dovrebbe dare da pensare il fatto che ai provvedimenti eccezionali e alle misure di volta in volta introdotte non viene assegnata una scadenza definitiva, ma che essi vengono incessantemente rinnovati, quasi a confermare che, come i governi non si stancano di ripetere, nulla sarà più come prima e che certe libertà e certe strutture basilari della vita sociale a cui eravamo abituati sono annullate sine die?

 

Se è certamente vero che questa trasformazione - e la crescente depoliticizzazione della società che ne risulta - erano già in corso da tempo, non sarà per questo tanto più urgente soffermarsi a valutarne finché siamo in tempo gli esiti estremi?

AGAMBENAGAMBEN

 

È stato osservato che il modello che ci governa non è più la società di disciplina, ma la società di controllo -ma fino a che punto possiamo accettare che questo controllo si spinga?

 

È in questo contesto che si deve porre il problema politico del green pass, senza confonderlo col problema medico del vaccino, a cui non è necessariamente collegato (abbiamo fatto in passato vaccini di ogni tipo, senza che mai questo discriminasse due categorie di cittadini). Il problema non è, infatti, soltanto quello, pure gravissimo, della discriminazione di una classe di cittadini di serie B: è anche quello, che sta certamente più a cuore dell'altro ai governi, del controllo capillare e illimitato che esso permette sui titolari stoltamente fieri della loro "tessera verde". Com' è possibile -chiediamo ancora una volta- che essi non si rendano conto che, obbligati a mostrare il loro passaporto persino quando vanno al cinema o al ristorante, saranno controllati in ogni loro movimento? Nel nostro documento avevamo evocato l'analogia con la "propiska", cioè col passaporto che i cittadini dell'Unione sovietica dovevano esibire per spostarsi da una località all'altra. È questa l'occasione di precisare, visto che purtroppo sembra necessario, che cos' è un'analogia giuridico-politica.

no green pass roma 6NO GREEN PASS ROMA 

 

AGAMBENAGAMBEN












Ci è stato senza alcun motivo rimproverato di istituire un paragone fra la discriminazione risultante dal green pass e la persecuzione degli ebrei. È bene precisare una volta per tutte che solo uno stolto potrebbe equiparare i due fenomeni, che sono ovviamente diversissimi. Non meno stolto sarebbe però chi rifiutasse di esaminare l'analogia puramente giuridica - io sono giurista di formazione - fra due normative, quali sono quella fascista sugli ebrei e quella sull'istituzione del green pass. Forse non è inutile rilevare che entrambe le disposizioni sono state prese per decreto legge e che entrambe, per chi non abbia una concezione meramente positivistica del diritto, risultano inaccettabili, perché - indipendentemente dalle ragioni addotte - producono necessariamente quella discriminazione di una categoria di esseri umani, a cui proprio un ebreo dovrebbe essere particolarmente sensibile.

GREEN PASS STAZIONEGREEN PASS STAZIONE

 

Ancora una volta tutte queste misure per chi abbia un minimo di immaginazione politica vanno situate nel contesto della Grande Trasformazione che i governi delle società sembrano avere in mente - ammesso che non si tratti invece, come pure è possibile, del procedere cieco di una macchina tecnologica ormai sfuggita a ogni controllo. Molti anni fa una commissione del governo francese mi convocò per dare il mio parere sull'istituzione di un nuovo documento europeo di identità, che conteneva un chip con tutti i dati biologici della persona e ogni altra possibile informazione sul suo conto. Mi sembra evidente che la tessera verde è il primo passo verso questo documento la cui introduzione è stata per qualche ragione rimandata.

 

AGAMBEN 2AGAMBEN 

Su un ultima cosa vorrei richiamare l'attenzione di chi ha voglia di dialogare senza insultare. Gli esseri umani non possono vivere se non si danno per la loro vita delle ragioni e delle giustificazioni, che in ogni tempo hanno preso la forma di religioni, di miti, di fedi politiche, di filosofie e di ideali di ogni specie. Queste giustificazioni sembrano oggi - almeno nella parte dell'umanità più ricca e tecnologizzata - venute meno e gli uomini si trovano forse per la prima volta di fronte alla loro pura sopravvivenza biologica, che, a quanto pare, si rivelano incapaci di accettare.

manifestazioni contro green passMANIFESTAZIONI CONTRO GREEN PASS

 



Solo questo può spiegare perché, invece di assumere il semplice, amabile fatto di vivere gli uni accanto agli altri, si sia sentito il bisogno di instaurare un implacabile terrore sanitario, in cui la vita senza più giustificazioni ideali è minacciata e punita a ogni istante da malattie e morte. Così come non ha senso sacrificare la libertà in nome della libertà, così non è possibile rinunciare, in nome della nuda vita, a ciò che rende la vita degna di essere vissuta.


Fonte: qui

mercoledì 28 luglio 2021

USA Today: il vaccino COVID può diffondere il virus

"NBC News, citando funzionari anonimi a conoscenza della decisione, ha riferito che arriva dopo che nuovi dati suggeriscono che gli individui vaccinati potrebbero avere livelli più alti di virus e infettare altri in mezzo all'ondata di casi guidati dalla variante delta del coronavirus , ha riferito USA Today in un passaggio che è stato poi cancellato da un articolo.

Uno screenshot dell'articolo e un archivio online del passaggio evidenziano le prove emerse.

La storia di USA Today fa cadere il riferimento a NBC News, ma nondimeno corrobora la notizia: "CDC dice che le persone vaccinate possono trasmettere virus, e pertanto raccomanda l'uso dellee mascherine in casa".

"Il direttore del CDC, la dott.ssa Rochelle Walensky, ha affermato che i nuovi dati mostrano che la variante delta, che rappresenta oltre l'80% delle nuove infezioni negli Stati Uniti, si comporta "in modo unico" rispetto ai suoi predecessori e potrebbe rendere infettive le persone vaccinate", osserva l'articolo.

"Le informazioni sulla variante delta provenienti da diversi stati e altri paesi indicano che in rare occasioni alcune persone vaccinate infette dalla variante delta dopo la vaccinazione possono essere contagiose e diffondere il virus ad altri ", ha affermato Walensky nell'annunciare nuove linee guida, che invertono una raccomandazione del CDC. a maggio. "Questa nuova scienza è preoccupante e sfortunatamente merita un aggiornamento alla nostra raccomandazione".

NBC News ha riferito lunedì dell'inversione della guida del CDC.

"I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno raccomandato martedì alle persone completamente vaccinate di ricominciare a indossare le mascherine al chiuso in luoghi con alti tassi di trasmissione di Covid-19", ha riferito NBC News. "L'agenzia raccomanda anche ai bambini di indossare maschere nelle scuole questo autunno".

"I funzionari sanitari federali credono ancora che gli individui completamente vaccinati rappresentino una quantità molto piccola di trasmissione", continua il rapporto. “ Tuttavia, alcune persone vaccinate potrebbero essere portatrici di livelli più elevati del virus rispetto a quanto precedentemente compreso e potenzialmente trasmetterlo ad altri"

Leggi il resto del rapporto qui .

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ASPETTANDO LA CINA…

 Cerchiamo di concentrarci su quello che sta accadendo nel settore finanziario perché tutto intorno è un delirio sociale, ho paura che non finirà bene, soprattutto perché qualche demente ha messo nel mirino pure i bambini e le mamme incinte, vaccineranno anche i sorci a breve.

Ieri ha lasciato questo mondo di pazzi il professor Giuseppe De Donno, ex primario di pneumologia dell’ospedale  Carlo Poma di Mantova che per primo l’anno scorso aveva iniziato la cura del Covid con le trasfusioni di plasma iperimmune. Un medico di campagna costretto a lasciare il suo incarico per fare il medico di famiglia, come amava definirsi rispetto agli scienziati sciacalli che lo attaccavano, la feccia che quotidianamente imperversa sui media nazionali dicendo tutto e il contrario di tutto.

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E si devono vivere pure loro…

Si parla tanto di fake new,oltre a Draghi smentito quotidianamente e Figliuolo che minaccia i professori, ma i giornali italiani e le televisioni sono dei fuoriclasse in questo campo. Ma davvero c’è qualche fesso disposto a credere a percentuali simili 99% ma perchè non dire il 99,9%, ma vergognatevi!

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Come suggerisce il filosofo Agamben, avviene ogni volta che si istaura un regime dispotico di emergenza e le garanzie costituzionali vengono sospese, il risultato è.. la discriminazione di una categoria di uomini, che diventano automaticamente cittadini di seconda classe, mentre gli altri fanno gli unti del Signore.

2 giorni fa tra l’indifferenza generale è uscito un dato che in altri tempi avrebbe fatto tremare i polsi, no non parlo del crollo dei mercati cinesi, di quelli parleremo a breve ma del mercato immobiliare USA, mentre i prezzi continuano a salire all’impazzata…

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Tanto per cambiare gli economisti aspettavano una crescita, ma in realtà non solo c’è stato un crollo , ma i mesi precedenti sono stati rivisti pesantemente in negativo.

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Cosa mai volete che sia la bolla subprime, una passeggiata nel parco rispetto a quanto sta accadendo oggi, non vedo l’ora che la bolla scoppi!

Siamo sotto il quasi il 7 % rispetto a maggio rivisto al ribasso e di oltre il 19 % rispetto a un anno fa. A giugno le vendite sono state ben 10 volte inferiori alle aspettative di alcuni, revisioni pesantemente negative per tanti mesi e tanti anni indietro che dimostra come sono poco attendibili.

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Se guardi ai dati delle ultime settimane ovunque si legge di un sensibile rallentamento dal settore manifatturiero (ISM e PMI)ma soprattutto quello dei servizi, sembra che il secondo trimestre sia stato il picco della ripresa.

Siamo ormai vicini al picco immobiliare, quello della crescita, il picco dell’inflazione, picco della leva, la politica fiscale non funziona, le curve dei rendimenti si stanno appiattendo ovunque anche se i maniaci dell’inflazione fanno finta di nulla, con debito fuori controllo ovunque e soprattutto obbligazioni spazzatura ovunque.


Certainties and questions raised by China's economic crisis - Part 1 - IWL-FI

A proposito forse solo ora qualcuno inizia a comprendere perché  durante le mie consulenze ho sconsigliato in questi mesi la Cina…

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Tornando alla Cina, mi viene in mente subito il 2015, quello che sta accadendo ve lo racconteremo nei dettagli nel fine settimana, credetemi ci sono i sintomi di un’implosione deflattiva se la banca centrale cinese inizierà a …

Ci vediamo nel fine settimana insieme al nostro Machiavelli a Jackson Hole.

A loro non resta che la favoletta di Jackson Hole, a noi il gran finale!

I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.

Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea

martedì 27 luglio 2021

A DUBAI, ASFISSIATI DALL'AFA RECORD, SI STANNO FACENDO PRENDERE LA MANO CON LA TECNICA DI PROVOCARE LA PIOGGIA TRAMITE IL BOMBARDMENTO DELLE NUVOLE CON SCARICHE ELETTRICHE SPARATE DAI DRONI

IL PROBLEMA È CHE NON C'È UN RUBINETTO PER DOSARE IL FLUSSO DELL'ACQUA E NEGLI ULTIMI GIORNI TEMPORALI TORRENZIALI HANNO PROVOCATO CRISI DI PANICO TRA LA POPOLAZIONE...

Francesca Pierantozzi per "Il Messaggero"

la tecnica del cloud seeding a dubai 6LA TECNICA DEL CLOUD SEEDING A DUBAI 

La sera di martedì scorso, 20 luglio, ancora pioveva a tarda sera sull'autostrada che porta a Khatam al Shukla, negli Emirati, al confine con l'Oman. La terra del deserto, l'asfalto perennemente rovente e pure gli automobilisti, tutti parimenti impreparati agli acquazzoni, alla fine sono andati in tilt, con auto ferme e allagamenti surreali vista la regione.

 

la tecnica del cloud seeding a dubai 8LA TECNICA DEL CLOUD SEEDING A DUBAI 






Il video dell'evento è stato trasmesso dal National Center of Meteorology, con sede all'aeroporto di Dubai, e corredato dalla necessaria spiegazione: perché no, le piogge torrenziali di quella sera (come quelle delle scorse settimane, tutte intorno a Dubai) non sono state normali precipitazioni atmosferiche né tantomeno la risposta alle preghiere degli accaldati (il termometro ha sfiorato anche i 50 gradi) residenti negli Emirati, ma il frutto del sapiente bombardamento con scariche elettriche delle nuvole sopra gli Emirati, costantemente monitorato da una squadra di droni.

 

la tecnica del cloud seeding a dubai 5LA TECNICA DEL CLOUD SEEDING A DUBAI 

La tecnica della semina delle nuvole o cloud seeding è nota da decenni, è ormai regolarmente impiegata in Cina (ma anche, con più parsimonia, negli Usa o in Francia) ma sta ormai diventando di uso comune negli Emirati. Il riscaldamento climatico ha portato le autorità a ricorrere per ben 126 volte dall'inizio dell'anno ai bombardamenti di nuvole per far scendere l'acqua e cercare di domare il termometro.

 

la tecnica del cloud seeding a dubai 9LA TECNICA DEL CLOUD SEEDING A DUBAI 



LA CONSULENZA

Grazie a una consulenza avviata con l'università britannica di Reading, Dubai beneficia ormai di una tecnica d'avanguardia per procacciarsi pioggia: non bombardamenti con ioduro d'argento ma scariche elettriche gestite da droni. Soltanto negli ultimi giorni, aerei e droni hanno provocato ben quattordici temporali. Il sollievo a terra naturalmente è immediato.

 

la tecnica del cloud seeding a dubai 7LA TECNICA DEL CLOUD SEEDING A DUBAI 

Il problema, mettono in guardia gli esperti, è che il cielo non è una doccia, e i meteorologi, per quanto sempre più padroni della tecnica, non riescono ancora ad aprire e chiudere il rubinetto quando vogliono, né tantomeno a dosare il flusso dell'acqua.

 

la tecnica del cloud seeding a dubai 4LA TECNICA DEL CLOUD SEEDING A DUBAI 






Risultato, negli ultimi giorni le piogge sono state più torrenziali del previsto, provocando anche crisi di panico tra residenti e soprattutto automobilisti, poco avvezzi non solo a guidare, ma anche a vedere tanta acqua sopra la loro testa.

 

la tecnica del cloud seeding a dubai 3LA TECNICA DEL CLOUD SEEDING A DUBAI 




Ogni missione di pioggia è molto costosa, considerando che un solo bombardamento vale circa 35 milioni di euro. I benefici per la popolazione e l'agricoltura rendono tuttavia il cloud seeding molto più redditizio ed efficace degli impianti di desalinizzazione dell'acqua, il dispositivo più usato finora per cercare di combattere l'arsura (gli Emirati sono il secondo produttore di acqua desalinizzata, dietro i vicini sauditi).

 

la tecnica del cloud seeding a dubai 2LA TECNICA DEL CLOUD SEEDING A DUBAI 


Senza contare l'euforia che provoca la pioggia (a condizione naturalmente di non perdere il controllo e provocare tempeste): «Quando vediamo che comincia a piovere c'è molta eccitazione, c'è felicità, è una cosa straordinaria» ha detto all'agenzia France Presse Mark Newan, copilota al Centro nazionale di meteorologia e sismologia all'aeroporto di Al-Ain, base della squadra incaricata di stuzzicare le nuvole su Dubai per combattere contro il caldo.

 

GRAVE SICCITÀ

la tecnica del cloud seeding a dubai 10LA TECNICA DEL CLOUD SEEDING A DUBAI 

La pioggia a comando fu usata una prima volta a New York nel 1946 per far fronte a un eccezionale episodio di grave siccità. In Cina è diventata pratica corrente per dare sollievo a regioni aride, inclusa la capitale Pechino.

 

Sono più di venti ormai i paesi al mondo che intervengono artificialmente sul clima per rendere più clementi le temperature, causando, in alcuni casi, conflitti politici tra diverse regioni con reciproche accuse di furti di pioggia.

 

la tecnica del cloud seeding a dubai 1LA TECNICA DEL CLOUD SEEDING A DUBAI 





Per gli ecologisti, tuttavia, gli interventi sulle nuvole possono essere misure puntuali in caso di episodi estremi per dare sollievo alla popolazione o dare una mano all'agricoltura, ma non possono in nessun modo essere un'arma per combattere il riscaldamento climatico.

 

Gli Emirati sono tra i paesi più all'asciutto del mondo, con una media di precipitazioni annue di 78 millimetri (secondo i dati della Banca Mondiale) contro gli 850 dell'Italia e i circa 1200 del Regno Unito. Fonte: qui

L'ULTIMO PASTO DI TOLLUND MAN, L'UOMO DELL'ETA' DEL FERRO (SCOPERTO IN DANIMARCA NEL 1950)

 

IL SUO CORPO, PERFETTAMENTE CONSERVATO, E' STATO ANALIZZATO CON LE NUOVE TECNOLOGIE PER UN'ANALISI PIU' APPROFONDITA 

MORTO PER IMPICCAGIONE, PROBABILMENTE PER UN SACRIFICIO RITUALE, PRIMA DI IMMOLARSI HA MANGIATO AVENA E PESCE, PIATTI COMUNI DELL'EPOCA 

I RICERCATORI HANNO SCOPERTO ANCHE CHE ERA AFFETTO DA NUMEROSI PARASSITI...

Dagotraduzione da Gizmodo

 

Tollund ManTOLLUND MAN

Le analisi sul contenuto dello stomaco di un uomo dell’età del ferro mummificato stanno fornendo nuovi risultati sul suo ultimo pasto e sul suo stato di salute generale.

 

Tollund Man è stato ucciso intorno al 400 a.C. in quella che oggi è la penisola dello Jutland, in Danimarca. Morto per impiccagione, probabilmente per un sacrificio rituale, il suo corpo è rimasto per 2.400 anni nella palude, che lo ha conservato.

 

Le nuove scoperte, pubblicate su Antiquity, suggeriscono che l'uomo di Tollund abbia consumato il suo ultimo pasto circa 12-24 ore prima della sua morte mangiando porridge e pesce, entrambi piatti comuni durante la prima età del ferro danese.

 

Tollund Man 3TOLLUND MAN 3

Si trattava di un pasto nutriente, probabilmente gustoso, ma Tollund Man non godeva di ottima salute, perché era stato infettato da diversi parassiti. La nuova ricerca è stata condotta dall'archeologa Nina Nielsen del Silkeborg Museum in Danimarca.

 

I resti ben conservati dell'Uomo di Tollund sono stati scoperti per caso nel 1950. Nello stesso anno è stata condotta un'analisi forense per studiare e documentare, tra l’altro, il contenuto del suo stomaco. L’autopsia aveva rivelato che Tollund Man aveva mangiato orzo, lino, semi d’oro del piacere, semi di persicaria pallida e altre 16 specie di piante.

 

Gli ingredienti del pasto di Tollund ManGLI INGREDIENTI DEL PASTO DI TOLLUND MAN

«Dal momento che la conoscenza dei macrofossili delle piante e dei metodi per analizzare il contenuto dell'intestino è migliorata notevolmente dal 1950, abbiamo deciso di riesaminare il contenuto dell'intestino di Tollund Man», ha detto Nielsen in un comunicato stampa via e-mail.

 

Rivisitare il tratto digestivo di Tollund Man con nuovi occhi si è rivelata un'idea intelligente. Le mummie conservate naturalmente offrono uno sguardo unico sul passato perché rivelano tra l’altro dettagli come l'aspetto fisico di una persona (sicuramente il nostro caso), l'abbigliamento, la salute, la dieta.

 

Tollund Man 2TOLLUND MAN 

In questo caso, Nielsen e i suoi colleghi hanno cercato di documentare meglio ciò che l'uomo ha mangiato, determinare come è stato preparato il cibo e controllare il suo contenuto intestinale per scoprire segni di malattia. Quantificando gli ingredienti dell'ultimo pasto dell'uomo, il team sperava di segnalare eventuali cibi insoliti legati ai sacrifici rituali.

 

Per l'analisi, che si è svolta dal 2019 al 2020, il team ha analizzato materiali prelevati dall'intestino crasso di Tollund Man, inclusi macrofossili, polline, palinomorfi non pollinici (noti anche come NPPS, cose come frammenti microscopici di piante, spore e uova di parassiti), proteine e grassi.

 

La testa di Tollund ManLA TESTA DI TOLLUND MAN

«Ora possiamo praticamente ricostruire la ricetta dell'ultimo pasto di Tollund Man», ha detto Nielsen. «Il pasto era abbastanza nutriente e consisteva in un porridge d'orzo con alcuni semi di persicaria pallida e lino».

 

Sono state rilevate circa 20 specie di piante, ma in meno dell'1% del contenuto totale, e per questo i ricercatori ritengono che fossero solo ingredienti accidentali. L'analisi delle proteine suggerisce che il pesce faceva parte del pasto, ma non è noto se il pesce sia stato aggiunto al porridge. L'autopsia del 1950 non riuscì a rilevare questo ingrediente. Inoltre, le nuove prove suggeriscono che il porridge è stato cotto in una pentola di terracotta.

 

Ricostruzione di Tollund ManRICOSTRUZIONE DI TOLLUND MAN

«In questo modo, ci avviciniamo molto a una situazione specifica del passato: si riesce quasi ad immaginarli, seduti accanto al camino a preparare il porridge d'orzo e il pesce», ha detto Nielsen.

 

L'ultimo pasto di Tollund Man non sembra essere nulla di straordinario, ed è probabilmente rappresentativo di un piatto tipico servito nel nord Europa durante l'età del ferro. La presenza di semi di persicaria pallida invece è considerata un po' strana. La Persicaria è un'erbaccia e cresceva insieme all'orzo e al lino ma veniva raccolta insieme ai cereali. I suoi semi venivano generalmente rimossi durante la trebbiatura, ma in questo caso, secondo la ricerca, i rifiuti della trebbiatura che cadevano a terra, semi inclusi, insieme a granelli di sabbia e carbone, venivano raccolti e gettati nel porridge.

 

Tollund Man 4TOLLUND MAN 

«Per ora, non sappiamo se l'uso degli scarti della trebbiatura nella cucina dell'età del ferro fosse una pratica normale o se questo ingrediente fosse usato solo in occasioni speciali come i sacrifici umani», ha osservato Nielsen.

 

Nonostante gli ingredienti estranei, questo pasto era abbastanza nutriente, e fornì a Tollund Man una mezza giornata di calorie.

 

«Il nostro studio mostra che può essere utile rianalizzare il contenuto intestinale del corpo delle paludi immagazzinato nelle collezioni dei musei e che la combinazione di analisi di polline, NPP, macrofossili, steroidi e proteine può fornire ulteriori dati utili», concludono gli scienziati nel loro studio. «La nostra quantificazione e identificazione dei diversi ingredienti nell'ultimo pasto di Tollund Man a un nuovo livello di dettaglio può essere utilizzata per il confronto in progetti futuri».

 

Impiccagione di Tollund ManIMPICCAGIONE DI TOLLUND MAN

Tollund Man non era in perfetta salute, poiché il team ha trovato prove di parassiti intestinali, in particolare tricocefali, tenie e vermi. Probabilmente è stato infettato da cisti da tenia dopo aver consumato carne cruda o poco cotta. Il tricocefalo e il verme vengono trasmessi dalle uova nella cacca umana, quindi l'infezione di Tollund Man potrebbe essere dovuta a scarsa igiene. Le sue molteplici infezioni potrebbero anche essere un segno di persone che vivono a stretto contatto con animali e di un accesso limitato all'acqua pulita. Fonte: qui