IL CAPITANO DI FREGATA È IN SERVIZIO ALL’UFFICIO POLITICA MILITARE DELLO STATO MAGGIORE DELLA DIFESA. È ACCUSATO DI AVER VENDUTO DOCUMENTI TOP SECRET DELLA NATO AI RUSSI
IL COINVOLGIMENTO DI UN MILITARE APRE UNO SCENARIO MOLTO INQUIETANTE: FINORA I RAPPORTI CON MOSCA PER LA CESSIONE DI MATERIALE RISERVATO RIGUARDAVANO SOPRATTUTTO QUESTIONI INDUSTRIALI...
Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it
L’ufficiale della marina militare italiana Walter Biot (un capitano di fregata) è stato arrestato nella serata di ieri, martedì 30 marzo, dai carabinieri del Ros, dopo essere stato fermato assieme ad un ufficiale delle forze armate russe.
I due sono accusati di gravi reati attinenti allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato.
L’intervento è avvenuto in occasione di un incontro clandestino tra i due, che sono stati sorpresi mentre l’ufficiale italiano cedeva all’altro dei documenti «classificati» in cambio di denaro. .
Arrestato il capitano di fregata, l’ufficiale russo sarà espulso
L’ufficiale russo, che era in servizio presso l’ambasciata russa in Italia, è stato espulso dal ministero degli esteri italiano. Con lui verrà allontanato dall’Italia anche il suo diretto superiore: lo status di diplomatico impedisce infatti che possano essere arrestati. La Farnesina ha immediatamente convocato al ministero – su istruzioni del Ministro Luigi Di Maio - l’Ambasciatore russo Sergey Razov.
SERGEY RAZOV E SERGIO MATTARELLA
Lo ha reso noto il Segretario Generale del Ministero degli affari esteri, Elisabetta Belloni. A Razov sono state comunicate le misure adottate dall’Italia. Dal canto suo l’ambasciata di Mosca a Roma ha auspicato - in una nota - che l’arresto del diplomatico russo non comprometta le relazioni tra i due Stati. «Per ora riteniamo inopportuno commentare accaduto» hanno aggiunto fonti dell’ambasciata.
SERGEY RAZOV AMBASCIATORE RUSSO
Lo spionaggio anche ai danni della Nato
Walter Biot, il capitano di fregata della Marina militare accusato di avergli venduto documenti riservati è invece in carcere. Al momento dello scambio di quelle carte riservate avrebbe intascato 5.000 euro in contanti. L’esame del materiale sequestrato nell’appartamento del militare avrebbe già dimostrato che, oltre a dossier italiani, avrebbe passato documenti top secret della NATO mettendo quindi a rischio non soltanto la sicurezza nazionale, ma anche quella di altri Paesi.
La prima segnalazione sui rapporti tra i due è arrivata qualche mese fa dall’Aisi, l’agenzia per la sicurezza interna guidata da Mario Parente e da quel momento sono scattate le procedure per i controlli dei movimenti dei due.
L’operazione dei Ros
INFORMATIVA DI LUIGI DI MAIO SULLA MORTE DI ATTANASIO E IACOVACCI
Quando si è avuta la certezza del passaggio dei soldi e soprattutto di poter avere le prove dello spionaggio è scattata l’operazione del Ros che ha determinato il fermo dei due.
Non è la prima volta che emergono rapporti tra italiani e russi per la cessione di materiale riservato. Finora era accaduto soprattutto per questioni industriali, il coinvolgimento del militare della Marina apre invece uno scenario inquietante sul quale anche il ministero della Difesa dovrà avviare verifiche.
Di Maio: «Grazie all’intelligence»
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha postato un messaggio su Facebook: «In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’ambasciatore russo in Italia, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti in questa gravissima vicenda. Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese. Fonte: qui
Nessun commento:
Posta un commento