L'INGORGO CHE BLOCCA IL CANALE DI SUEZ È UN CASINO ANCHE PER LE AZIENDE ITALIANE: DUCATI HA GIÀ DETTO CHE ALCUNI PRODOTTI DIRETTI IN ASIA NON SARANNO CONSEGNATI IN TEMPO.
INTANTO LA RUSSIA NE APPROFITTA PER RILANCIARE LA ROTTA ARTICA
1 – SUEZ: AUTHORITY, COMPLETATO IL DRAGAGGIO
LA EVER GVEN BLOCCA IL CANALE DI SUEZ MEME
(ANSA) - IL CAIRO, 27 MAR - L'Authority del Canale di Suez ha annunciato la fine delle operazioni di dragaggio e l'inizio delle manovre di rimorchio del portacontainer Ever Given che da martedì blocca l'importante collegamento marittimo tra Asia ed Europa ma ha avvertito che si tratta di una procedura complessa che prevede vari tentativi, che potrebbero anche andare a vuoto. (ANSA).
Chiara Clausi per “il Giornale”
«Bloccata come una roccia». Sono le parole sintetiche ma efficaci utilizzate dal Ceo di una compagnia di navigazione per descrivere lo stato della Ever Given, la portacontainer che da martedì ostruisce il Canale di Suez, incastrata di traverso tra le sue due sponde.
L'incidente sta causando un «ingorgo» gigantesco nel Mar Rosso, come ha confermato un marinaio mercantile su una nave vicina. Dozzine di mercantili carichi di petrolio e merci destinate ai porti di tutto il mondo sono bloccate nel Canale e ogni ora che passa il costo economico cresce. Ma arrivano anche parole di incoraggiamento.
NAVE CARGO BLOCCA IL CANALE DI SUEZ
Joe Reynolds, ingegnere capo della Maersk Ohio, ha espresso simpatia per i 25 membri dell'equipaggio indiano dell'Ever Given. «Come marinai, ci lamentiamo molto delle cose. Ma capiamo anche quando altri marinai sono in difficoltà o stanno lavorando duramente giorno e notte per cercare di risolvere un problema.
Siamo stati tutti in una situazione del genere», ha raccontato. I proprietari della nave sperano di farla galleggiare nuovamente entro domani notte, ora del Giappone, metà giornata in Italia.
MEME SUL CANALE DI SUEZ LUCIANO NOBILI
Ma gli esperti hanno detto che potrebbero essere necessarie anche settimane. Ora circa 10 rimorchiatori e due navi draganti stanno lavorando per riportare a galla il cargo. Aiutano anche scavatori e altri macchinari che operano sulle rive. Se questa attrezzatura non fosse sufficiente, le squadre di salvataggio avvieranno l'«alleggerimento» della nave, trasferendo il suo carico su un'altra nave o sulla riva del canale.
INAUGURAZIONE DEL CANALE DI SUEZ
Ciò comporterebbe l'introduzione di altri macchinari inclusa una gru che dovrebbe allungarsi per più di 60 metri di altezza. Anche se il presidente dell'Autorità del Canale di Suez, Osama Rabie, ha precisato che i lavori per rimuovere la sabbia dalla prua della nave sono stati completati per l'87 per cento e sono stati rimossi circa 17 mila metri cubi di sabbia. Ieri sera erano circa 200 le navi che stanno aspettando che si liberi il passaggio. Petroliere, mercantili e portacontainer cariche di componentistica per automobili e beni di consumo come vino, olio e cereali.
NAVE CARGO BLOCCA IL CANALE DI SUEZ
Tra le aziende italiane colpite dall'incidente a Suez c'è Ducati, che ha già fatto sapere che alcuni prodotti diretti in Asia non saranno consegnati in tempo. Problemi anche per Heineken. A rischio anche le esportazioni made in Italy in Asia: dal vino all'olio extravergine. Non è la prima volta che il canale, aperto nel 1869, viene chiuso.
Dovette chiudere tra il 1956 e il 1957 a causa della crisi di Suez, quando Francia e Gran Bretagna cercarono di prenderne il controllo dopo che Nasser l'aveva nazionalizzato. Chiuse di nuovo nel 1967, quando Israele occupò la penisola del Sinai, e non riaprì fino al 1975. Ma la chiusura ora potrebbe avere un impatto molto più dirompente perché il livello degli scambi tra Europa e Asia è cresciuto notevolmente negli ultimi decenni. Il blocco spinge a pensare anche «a rotte alternative, come quella del Mare del Nord», secondo il diplomatico russo, Nikolai Korchunov.
NAVE CARGO BLOCCA IL CANALE DI SUEZ
Diverse navi, sono state già dirottate verso un'altra via - quella africana - attraverso il Capo di Buona Speranza. La storia però potrebbe avere dei risvolti ancora più avventurosi. Un portavoce della Quinta Flotta della Marina degli Stati Uniti ha riferito al Financial Times che queste rotte hanno «una nota storia di pirateria». Il pericolo esiste infatti soprattutto nell'avvicinarsi alle coste dell'Africa orientale. Sarebbe un perfetto finale da romanzo di una vicenda che ha già dell'incredibile.
3 – CANALE DI SUEZ BLOCCATO LA RUSSIA NE APPROFITTA "MEGLIO PASSARE PER L'ARTICO"
Giuseppe Agliastro per “La Stampa”
Se a Suez è sempre più complicato passare si potrebbe cambiare rotta. La Russia approfitta dell'incidente della Ever Given per riproporre il tema antico, ma sempre strategico, di un passaggio alternativo delle merci.
Putin ne ha fatto cenno più volte in passato, mentre più esplicito è stato ieri un diplomatico, Nikolai Korchunov, ambasciatore con poteri speciali del ministero degli Esteri per la cooperazione internazionale nell'Artico.
«L'incidente fa riflettere tutti sulla necessità di diversificare le rotte strategiche di fronte ai crescenti volumi di traffico marittimo. È necessario pensare come garantire una gestione efficace dei rischi di trasporto, sviluppare rotte alternative al Canale di Suez, quella del Mare del Nord in primis, la cui necessità di ulteriore sviluppo è stata evidenziata proprio dall'incidente».
NAVE CARGO BLOCCA IL CANALE DI SUEZ
Secondo il diplomatico russo, «l'attrattiva della rotta del Mare del Nord è destinata a crescere nel medio e nel lungo termine». Ottimismo giapponese Intanto la situazione nel canale di Suez sembra, lentamente, sbloccarsi. O almeno è quello che spera l'armatore giapponese della gigantesca nave portacontainer Ever Given che blocca il canale da quattro giorni: a suo giudizio la nave si potrà disincagliare oggi stesso, approfittando dell'alta marea.
NAVE CARGO BLOCCA IL CANALE DI SUEZ
Ma l'ottimismo è meno diffuso in Egitto; il timore anzi è che il salvataggio possa richiedere diversi giorni ancora. Pure la società olandese incaricata del salvataggio, la Smit Salvage, la stessa che riportò a galla la Costa Concordia, ha parlato di «giorni, anche settimane». E intanto le navi (circa 300 quelle attualmente ferme sui due lati del canale) hanno cominciato a scegliere rotte alternative: una, in sostanza, la via africana attraverso il Capo di Buona Speranza, estrema punta meridionale del continente.
Ma si tratta di una decina di giorni aggiuntivi e un surplus di 9 mila chilometri, con il più il timore dei pirati, che si avventano e sequestrano per il riscatto le navi cariche di merci del valore di miliardi. Intanto le operazioni per disincagliare la Ever Given proseguono.
NAVE CARGO BLOCCA IL CANALE DI SUEZ
Secondo le autorità del Canale, i lavori per rimuovere la sabbia dalla prua sono stati completati per l'87 per cento, sono stati rimossi circa 17 mila metri cubi di sabbia e raggiunta una profondità di una quindici di metri. Se non dovesse bastare per riportare a galla la nave, si dovrà procedere a scaricarla: portare gru specializzate e cominciare a mettere a terra le migliaia di container accatastati.
Fonte: qui
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