Ieri alcuni amici mi hanno scritto suggerendo che in America sta per
arrivare un nuovo cigno nero che farà crollare i mercati, una nuova
guerra civile che non mancherà di mettere in crisi Donald Trump.
C’è chi dice che quello che è successo pandemia e rivolte servono per
spodestare Trump, altri invece sostengono che era l’unico sistema per
essere rieletto, creare panico e terrore per continuare a governare,
magari imponendo coprifuoco o leggi antiliberali.
Non è così che funziona in un mondo dominato dall’econofisica, i
mercati possono salire anche di fronte a una guerra civile o a 100
milioni di disoccupati, mercati che per oltre 80 % rispondono ad
algoritmi e grafici non hanno nulla da spartire con la realtà.
Come ben sapete a noi non interessa nulla di quello che accade in
questi mercati a noi interessa solo che nonostante questo rimbalzo, beni
rifugio come oro e Tbond siano ancora estremamente tonici e ricercati,
il resto è come pettinare le bambole, lo lasciamo agli altri.
La guerra di secessione americana, nota a tutti come guerra civile
americana durò 4 anni circa, ebbe origine dalla richiesta del nord di
favorire l’interdizioni della schiavitù in tutti i territori degli Stati
Uniti, che, badate bene avevano il dollaro, come nella precedente
guerra di indipendenza, giusto per rispondere ai fessi che credono che
una moneta unica possa impedire una guerra.
Gli Stati Confederati del sud considerarono la richiesta di Lincoln
come una violazione dei loro diritti costituzionali e da qui nacque la
prima guerra civile USA.
In questi giorni in America prosegue la fila davanti alle banche
alimentari USA con oltre 40 milioni di americani sussidiati, oltre ai
quasi 40 milioni di americani che da tempo beneficiano dei food stamps,
buoni pasto. Inoltre esiste una buona fetta di anime fantasma, che da
sempre sono sottoccupate o considerate occupate pur lavorando 1 ora al
giorno. Non male per il sogno americano avere oggi UN TERZO della
popolazione senza lavoro o reddito, per non parlare dell’indebitamento
di quelli che ancora lavorano, ma è meglio fermarsi qui.
“È come se l’America fosse stata maledetta: stiamo affrontando un cigno nero dopo l’altro, una serie di eventi imprevisti che però a guardarli bene non sono poi così sorprendenti. Qui la pandemia è ancora attiva, il collasso economico somiglia a quello drammatico degli anni Trenta, abbiamo 40 milioni di disoccupati. L’ultima cosa che serviva era una rivolta razziale”. Larry Sabato, 67 anni, è il politologo a capo del Center for Politics dell’Università della Virginia, autore di numerosi saggi e di una newsletter sempre ricca di informazioni, “Sabato’s Crystal Ball”.
L’America è in fiamme. Da dove viene tutta questa rabbia?
“La questione razziale ha radici profonde. Ma in questo momento la combinazione virus, economia, rivolta è sicuramente la peggiore possibile. Sta mettendo a nudo le contraddizioni della società americana tutte insieme. La connessione virus, rabbia nelle piazze può non essere evidente, ma a fare da collante c’è il disastro dell’economia. Fra coloro che protestano per una legittima causa, l’ennesimo afroamericano assassinato dalla polizia, ci sono sicuramente tanti disoccupati, gente che ha perso il lavoro in questi mesi e ha perso ogni prospettiva di futuro. L’America in fiamme è il simbolo di un’America smarrita”.
Strano davvero direbbe uno che passa di qui per sbaglio, con Wall
Street sui massimi, liquidità ovunque nelle strade e nelle famiglie,
nelle imprese, perché questa rabbia?
Il motivo ve lo abbiamo raccontato in questi lunghi 13 anni, mentre
qualche pennivendolo o economista venduto, magnificava il sogno
americano, in realtà Wall Street e le banche centrali sono la più
colossale truffa del sogno americano, un manipolo di psicopatici che fa a
gara per chi è più avido, raccontando leggende metropolitane sul
trickle down.
I salari negli ultimi 10 anni son ostati anemici e come sempre gli
americani si sono indebitati all’inverosimile per sostenere i consumi,
ora tutti i nodi vengono al pettine, Trump o non Trump.
Vedremo come andrà a finire, intanto loro, le banche centrali e il
Governo americano a differenza di quello italiano hanno capito subito
che era meglio stampare e inviare soldi sui conti degli americani,
armati sino ai denti, senza alcuna richiesta.
In Italia nel frattempo prosegue la farsa del recovery fund, in un
altro Paese forse questo governo non esisterebbe più da un pezzo,
cacciato da una folla inferocita, per le menzogne quotidiane su questa
Europa di mafiosi e speculatori che forse qualcuno ha dimenticato, ora
finge di aiutarci dopo aver bloccato ai confini generi sanitari di prima
necessita a noi destinati, un’Europa che ora ci tratta come appestati,
soprattutto i criminali politici austriaci che per primi sono
responsabili della diffusione dell’epidemia, dai loro centri di
divertimento alpini.
Mi auguro che gli italiani siano meno fessi e più intelligenti e
invece che andare a fare le vacanze sulla neve in questi Paesi
sciacalli, si ricordino che il meglio lo possono trovare ovunque in
Italia, dal Trentino Alto Adige alla Lombardia, al Piemonte, alla Valle
d’Aosta sino al Friuli Venezia Giulia e che non serve andare in Grecia o
in Croazia o in Spagna, per fare le vacanze, anche se magari si spende
qualcosa in più.
Nel frattempo gli olandesi continuano la loro becera propaganda da
euroinomani, ma per fortuna almeno i portoghesi rispondono per le rime,
perché se si aspettava una reazione dalla stampa italiana esterofila e
mercenaria, campa cavallo…
Giusto per ricordare ai fessi elettori del Partito Democratico e a
quelli di Forza Italia chi sono gli olandesi che per fortuna ci
impediscono di accedere a questa trappola che è il recovery fund, mentre
i politici italiani dormono o fanno finta di nulla di fronte ai
criminali paradisi fiscali europei.
Perché parlavo di PD e Forza Italia?
Ma sono gli unici fessi che vogliono a qualunque costo lo STIGMA del
MES e del recovery fund, ecco perchè, quelli del PD, tutti pensionati,
dipendenti statali o rentier!
Italia popolo di fessi con la memoria corta, che da tempo
immemorabile sostiene la criminale Germania, acquistando automobiline
costruite sul dumping sociale ed economico!
Qualche foto solo per rinfrescarvi la memoria!
Ma torniamo a noi e alle cose serie mentre negli ultimi giorni
qualcuno inizia ad accorgersi di quello che abbiamo raccontato in questi
mesi, dell’eccessiva drammatizzazione di questa pandemia.
Questo qui sotto è solo un esempio delle idee chiare che hanno dimostrato in questi mesi i noti virologi di mia nonna…
Comprendo la disperazione di chi sperava che la pandemia durasse il
più tempo possibile, giusto per tenere gli italiani in stato di assedio o
avere il tempo di produrre qualche vaccino o imporre quello
influenzale, ma dovete farvene una ragione.
Purtroppo però i danni inflitti al Paese sono permanenti come
permanente è il virus che circola nei cervelli di molti, facendo danni
irreversibili, dopo il famigerato FATE PRESTO del 2011 che ha distrutto
il nostro Servizio sanitario nazionale, pensioni, welfare, salari e
fatto perdere migliaia di posti di lavoro attraverso l’austerità…
…ora gli stessi con a capo ABI e Confindustria tornano all’attacco chiedendo di fare presto a sottoscrivere il MES…
Confidustria poi è la stessa che seminava panico al referendum di Renzi con dati mai realizzatesi…
… e ora torna all’attacco con scenari da incubo che neanche un dilettante potrebbe prospettare!
Quello che è certo è che MES e RECOVERY FUND sono vere e proprie
trappole come abbiamo visto e che per fortuna gli italiani in
maggioranza sono più furbi che fessi su questo argomento!
Ripeto fortunatamente, Olanda, Austria, Svezia e ora anche Ungheria
ci stanno dando una mano a tenere lontani questi inutili strumenti che
servono esclusivamente a Francia e Germania per riconvertire le loro
obsolete industrie nella Green Economy!
L’ITALIA è da sempre il più grande successo dell’euro, basta osservare quello che è accaduto qui sotto dal 2000 in poi!
Torno a ripetere per l’ennesima volta che basta una banca centrale
che faccia il suo lavoro, senza attendere indicazioni dalla Corte
suprema di Karlsruhe, le regole per la finanza si fanno presto a
cambiare, perché deve essere così difficile per l’Unione europea che
deve mettere d’accordo 27 Stati?
Banche fallite che dal 2009 in poi hanno cambiato ogni sorta di
regola contabile per sopravvivere, grazie anche al supporto e alla
connivenza delle banche centrali, stanno nuovamente ballando sull’orlo
di un vulcano, la prossima esplosione riguarderà le banche europee,
spagnole in primis, poi francesi e tedesche, senza dimenticare le
nostre.
Una nazionalizzazione dell’intero sistema finanziario europeo non è impensabile oggi…
Se in America il pil del secondo trimestre sta per crollare di oltre
il 50 % qualcuno in Europa e soprattutto in Italia si illude che non
accadrà nulla, che non c’è fretta che possiamo continuare a discutere e
avere sostegno il prossimo anno, o forse nel 2022 al massimo 2024.
Sveglia Signori, FATE PRESTO usate la Banca centrale e in Italia fate
nuove emissioni di titoli di Stato per sostenere famiglie e imprese,
diversamente non sarà solo l’Italia a esplodere ma l’Europa intera,
Francia e Germania comprese!
Fonte: qui
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