Enza Cusmai per “il Giornale”
Andiamo
al ristorante tranquilli. Le malattie respiratorie non si trasmettono
attraverso le pietanze. E comunque, il cibo cotto ammazza tutto, microbi
e coronavirus compreso. E non corriamo rischi neppure se in cucina c' è
qualche cuoco distratto a cui scappa uno starnuto di troppo mentre
affetta la carne o salta le verdure mentre la mascherina penzola sul suo
collo. Il virus si trasmette soprattutto tra umani, a contatto stretto
negli ambienti chiusi o quando si beve gomito a gomito. Ma ci sono
situazioni a rischio che neanche ti immagini? Sì, ma sono quasi
ipotetiche.
RISTORANTE
«Se cuoci tutto stai tranquillo», spiega il virologo Fabrizio
Pregliasco. La cosa cambia se sul piatto pronto ci sputi per dispetto.
«In quella situazione paradossale il rischio esiste - ammette l' esperto
ma il soggetto dev' essere un infetto e la sua carica virale dura circa
quattro ore sulle cose. E quindi, sì, ci si può infettare. Ma dev'
essere una cosa voluta». Scene da film insomma.
SUPERMERCATO I clienti sono obbligati a indossare i guanti. Ma ci sono i furbi.
E allora, che rischio corriamo?
«Se
un infetto ha toccato con mani sporche dei prodotti che poi un' altra
persona raccoglie, il minimo di rischio c' è dice il virologo Ma è una
probabilità infinitesimale. È come vincere l' enalotto».
MERCATI
ALL' APERTO Qui le massaie toccano frutta e verdura a mani nude. È un
automatismo che può costare caro alle altre clienti? «La carica virale
resta in circolo quattro ore, poi si dimezza. Sulle superfici o anche
sugli alimenti si trova fino a 72 ore, sulla plastica anche qualche
giorno ma con carica virale bassa. La cosa importante è evitare di
avvicinare le mani sporche al viso o agli occhi. E lavarsi le mani
appena possibile».
I
GUANTI «I guanti possono dare un senso di falsa sicurezza, meglio
igienizzarsi le mani», dice Pregliasco. Come mai? «Si toccano le cose e
il guanto rimane contaminato. Se poi, per sbaglio, ti tocchi il viso con
il guanto, la situazione peggiora perché il virus si trasmette
attraverso la contaminazione esterna».
SANIFICAZIONE
«È più un rituale, ci tranquillizza da un punto di vista psicologico.
C' è rischio residuo, marginale, che si toglie con l' igiene profonda:
ma è come avere le bretelle e la cintura, siamo tutti più tranquilli»,
spiega il virologo in barba alla raccomandazioni del Comitato tecnico
che pretendeva di sanificare anche i vestiti dei negozi dopo la prova.
MANIGLIE
La maniglia sporca è insidiosa. Chi l' avrà toccata prima? Se era un
infetto puoi essere a rischio. Quindi, meglio proteggersi con un
fazzoletto di carta. Ma anche qui, è tutto relativo. Dipende da quanto
tempo è passato da quando l' infetto ha toccato la maniglia.
Fonte: qui
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