Un report del Congresso americano segnala un calo delle vendite di armi a livello mondiale ma gli Usa continuano a farla da padrone con il 50% delle vendite complessive.
Gli Stati Uniti si confermano leader a livello mondiale nella fornitura di armi di tutti i tipi. È quanto emerge da uno studio sul mercato mondiali delle armi condotto per conto del Congresso americano e riportato dal New York Times. Secondo il report, che si riferisce ai dati del 2015, gli statunitensi controllano circa metà del mercato globale delle armi lasciando a debita distanza il Paese in seconda posizione in questa particolare classifica: la Francia.
Se il mercato globale della armi convenzionali vale a dire aerei, carri armati, cannoni, navi e missili, nel 2015 ha fatto segnare complessivamente 80 miliardi di dollari di scambi, in calo rispetto agli 89 miliardi di dollari dell'anno precedente, gli Usa infatti ne hanno vendute per un valore di 40 miliardi di dollari, per un aumento di 4 miliardi. La Francia, che risulta seconda, invece ha venduto armi per 15 miliardi di dollari facendo segnare però un incremento di vendite pari a 9 miliardi, oltre il doppio del 2014. Segue poi la Russia con 11 miliardi e in leggero calo rispetto al 2014, e la Cina ferma a soli 6 miliardi di dollari di armi vendute.
Per quanto riguarda gli acquirenti, invece, anche per il 2015 i maggiori restano i Paesi avanzati per un totale di oltre 65 miliardi di dollari ma avanzano atri Paesi in via sviluppo, come il Qatar e l'Egitto. Secondo lo stesso rapporto, il calo delle vendite globali riscontrato l'anno scorso è legato alla crisi economica e all'economia debole che ha spinto alcuni stati a tagliare le spese militari. "Problemi di bilancio hanno spinto molti Paesi a posticipare o limitare gli acquisti. Alcuni Paesi hanno scelto di non acquistare nuove armi e di ammodernare i loro sistemi esistenti" sottolinea infatti il report.
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