L'ENNESIMA VERGOGNA PER L'ITALIA!
I TRADITORI DEGLI INTERESSI ITALIANI CON MOTIVAZIONI PALESEMENTE INFONDATE VOTANO AL SENATO L'AUTORIZZAZIONE AL PROCESSO DELL'EX MINISTRO DEGLI INTERNI MATTEO SALVINI PER LA VICENDA OPEN ARMS.
OPEN ARMS: SENATO AUTORIZZA PROCESSO A SALVINI
(ANSA) - L'Aula del Senato ha autorizzato il processo all'ex ministro Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. I favorevoli all'autorizzazione sono stati 149 , i contrari 141. La Giunta per le autorizzazioni a procedere aveva deliberato il 26 maggio scorso di negare l'autorizzazione a procedere, ed era sulla relazione della Giunta che i senatori sono stati chiamati a votare.
Quindi i favorevoli all'autorizzazione a procedere hanno votato "no" alla relazione della Giunta, mentre i contrari all'autorizzazione hanno al contrario votato sì. Nelle dichiarazioni di voto in favore dell'autorizzazione a procedere si sono espressi M5s, Pd, Iv, Leu, Autonomie, mentre i gruppi di centrodestra avevano espresso la loro contrarietà. La relazione della Giunta per essere approvata necessitava di un quorum di 160 voti, cioè la maggioranza assoluta dei componenti.
MIGRANTI SI TUFFANO DALLA OPEN ARMS
OPEN ARMS: SALVINI, VADO AVANTI A TESTA ALTA
(ANSA) - "Contro di me festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità. Sono orgoglioso di aver difeso l'Italia: lo rifarei e lo rifarò, anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo. Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso. Mi tengo stretto l'articolo 52 della Costituzione ("la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino") e ricordo le parole di Luigi Einaudi: "Quando la politica entra nella giustizia, la giustizia esce dalla finestra". Non ho paura, non mi farò intimidire e non mi faranno tacere: ricordo che per tutti i parlamentari, presto o tardi, arriverà il giudizio degli elettori". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, dopo il voto di Palazzo Madama. Fonte: qui
“QUESTI ARRIVI CONTINUI SONO INACCETTABILI”
ANCHE LA MINISTRA LAMORGESE SI È ROTTA LE PALLE.
SONO SETTIMANE CHE AVVERTE CONTE E IL PD (SENZA OTTENERE RISPOSTA) CHE LA BOMBA SOCIALE E SANITARIA È DIETRO L’ANGOLO, ANCHE PER VIA DEGLI SBARCHI INCESSANTI IN SICILIA
LA SITUAZIONE A LAMPEDUSA È AL COLLASSO E LE REGIONI MARTORIATE DAL VIRUS, ANCHE QUELLE DI SINISTRA, ANNUNCIANO BARRICATE SULLA DISTRIBUZIONE. “ORA BASTA”
Laura Anello e Francesco Grignetti per “la Stampa”
Gli arrivi non rallentano: tra le 23 di martedì e le 8 di ieri mattina, Lampedusa ha contato 23 sbarchi con 334 migranti, un ritmo di due sbarchi e mezzo ogni ora. Barche, barchini, gommoni. Uomini, donne, bambini, un anziano in carrozzina, perfino un gattino. E si alza la tensione.
In particolare accade in Sicilia, dove molti sindaci sono esasperati perché i migranti fuggono da tutte le parti, saltano le recinzioni dei centri di accoglienza, si dileguano per le campagne, e i cittadini protestano perché hanno paura che gli stranieri siano portatori di contagio. Ma la temperatura si alza soprattutto in politica.
MASSIMILIANO FEDRIGA E MATTEO SALVINI
Matteo Salvini batte e ribatte sul tema. Ma a preoccupare il governo sono i Governatori, e non solo quelli di destra. Nei giorni scorsi aveva fatto la voce grossa Massimiliano Fedriga, dal Friuli. Anche Toscana e Emilia-Romagna, però, come il ministero dell' Interno ha toccato con mano, non vogliono più migranti.
ALBERTO CIRIO CON LA MASCHERINA
E se persino il mite Alberto Cirio, che governa il Piemonte, annuncia le barricate, si prospetta un' estate davvero difficile per Luciana Lamorgese. Che ieri sera entrava al Consiglio dei ministri intenzionata a dare battaglia, numeri alla mano. «L' emergenza sanitaria - dice - incide fortemente anche sulla disponibilità dei territori ad accogliere i migranti, seppure con test sierologico o con tampone negativo, e concentra soltanto su alcune regioni il peso della redistribuzione».
«Ora diciamo "basta" e l' ho scritto al ministero dell' Interno - ha dichiarato intanto Cirio - perché il Piemonte non può garantire oltre queste forme di accoglienza. Ho chiesto con fermezza al ministro Lamorgese di non voler procedere a ulteriori invii, che metterebbero fortemente a rischio la tenuta e la sicurezza del nostro sistema sanitario e sociale».
MIGRANTI SBARCANO SULL'ISOLA DEI CONIGLI A LAMPEDUSA IN MEZZO AI TURISTI
È scatenato anche Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia: «C' è approssimazione, superficialità e impotenza da parte degli organi di Stato nell' affrontare il fenomeno migratorio. La nostra pazienza è al limite».
Davanti a quella che appare un' offensiva del rifiuto, e anche per rispondere alle critiche di Nicola Zingaretti e di quella parte della sinistra che la incalza, la ministra Lamorgese ha lanciato un appello dal sapore istituzionale: «Stiamo facendo il possibile, ma ci troviamo davanti a un evento con numeri elevatissimi. Bisogna lavorare con le Regioni sul tema della redistribuzione.
Ovviamente ognuno si preoccupa che dal un punto di vista sanitario ci sia una garanzia.
MIGRANTI AL MOLO FAVAROLO DI LAMPEDUSA
E noi stiamo lavorando per questo: fare i tamponi e poi redistribuire i migranti in modo che non ci sia preoccupazione alcuna sui territori rispetto a una possibile diffusione del coronavirus».
La ministra stessa, pur scatenando le ironie di tanti, ha anche riconosciuto: «Per noi sono inaccettabili questi arrivi continui, che stanno collassando l' isola di Lampedusa».
Il rischio è che esploda la tensione. Ne parla apertamente anche Luigi Di Maio, che ha richiamato ruvidamente l' Europa ai suoi impegni: «Non dobbiamo avere paura di dire scrive il ministro degli Esteri - che in questo momento l' Italia da sola non ce la può fare. Serve un' azione di ampio respiro sul tema, che salvaguardi la tenuta sociale del Paese».
Alla politica italiana appare davvero distante la tragedia di chi fugge da guerre e carestie. Basterebbe leggere il rapporto dell' Unhcr, l' agenzia dell' Onu per i rifugiati, che boccia senza appello la Libia e che mette nero su bianco quel che tutti sanno: non solo non è un porto sicuro, ma è la tappa finale di un viaggio costellato da abusi, esecuzioni sommarie, torture, lavori forzati, pestaggi, violenze sessuali su donne e bambini.
Già in Libia, i migranti hanno spesso disturbi psichici gravi derivanti dai traumi subiti. Poi - sempre che la Guardia costiera non li riporti indietro con le maniere forti - si avventurano per mare e spesso non arrivano a destinazione. Secondo il rapporto, almeno 1750 migranti sono morti nel 2018 e nel 2019. Fonte: qui
CI VOGLIONO I SINDACI DEL PD PER DENUNCIARE LA GRANDE IPOCRISIA DEM SULL'IMMIGRAZIONE: ''BASTA CON LA RETORICA DELL''ACCOGLIAMOLI TUTTI', NON SI PUÒ FARE''.
GIÀ, PERCHÉ MENTRE ORFINI E ZINGARETTI FANNO LE ANIME BELLE, GORI, MEROLA, RICCI E DEL BONO DEVONO AMMINISTRARE IL TERRITORIO E SI TROVANO L'ONDATA DA GESTIRE: ''SENTO DIRE 'PIÙ SIAMO E MEGLIO STIAMO. E' IL BELLO DELLA MESCOLANZA'.
STUPIDAGGINI TOTEMICHE'', DICE IL PRIMO CITTADINO DI AGRIGENTO…
I SINDACI DEL PD IN RIVOLTA. "BASTA CON LA RETORICA DELL''ACCOGLIAMOLI TUTTI'"
Estratto dall'articolo di Carmelo Caruso per ''Il Foglio''
Quando smetterete di chiedervi se sull' immigrazione è di destra fare la buona sinistra? "Quando, con parole chiare, avremo il coraggio di dire che non possiamo accoglierli tutti. Quando cominceremo a chiedere, a questi ragazzi, di imparare la nostra lingua e un mestiere. Dove sta scritto che ai migranti non bisogna chiedere nulla? E' di sinistra emanciparli e non mantenerli. E' di sinistra avere una griglia di regole e non lasciare i suoi sindaci disarmati". Giorgio Gori, che a Bergamo è sindaco di sinistra, del Pd, dice che ogni giorno deve amministrare la sua città ma combattere contro gli sciocchi che abbondano anche dalla sua parte e che per insolentirlo "mi additano come uomo di destra che è poi lo stesso insulto che rivolgono a Marco Minniti".
Ad Agrigento, il sindaco di centrosinistra Calogero Firetto, racconta che, sotto un capannone di plastica calda e vicino alla spazzatura fermentata, i migranti sbarcati sono 500 e che 15 sono risultati positivi al Covid. Nessuna paura. "Sono stati immediatamente ricoverati grazie al lavoro eccezionale della prefettura". E' vero che molti di loro stanno scappando? "E' vero. Chi non lo farebbe? Sento dire, anche nel Pd, 'più siamo e meglio stiamo. E' il bello della mescolanza'. Mi dispiace ma non sono d' accordo. Ci sono ancora, a sinistra, troppe stupidaggini totemiche". Perché è così difficile riconoscere che solo questi sindaci possono battere le frasi guaste dei sovranisti?
Perché non si può dichiarare, come ha fatto l' ex ministro dell' Interno, che lì dove c' è illegalità si fa più alto il rischio di contagio?
NICOLA ZINGARETTI GIORGIO GORI
Il Pd è indietro. Nicola Zingaretti ha sollecitato, ieri, il governo "ad agire urgentemente", ma, all' interno del partito, qual è la linea? Matteo Orfini, porta avanti, e da mesi, una battaglia sull' abolizione dei decreti sicurezza che non sono stati mai aboliti e neppure riveduti. E poi c' è Pietro Bartolo, l' europarlamentare pd, medico simbolo di Lampedusa, che spiega bene cosa si intende per sinistra che si fa male da sola: ha paragonato Minniti a Salvini.
(…)
IL SINDACO DI BRESCIA DEL BONO (PD): "NOI SINDACI SOLI DAVANTI AI PROBLEMI DELL'IMMIGRAZIONE CHE LA SINISTRA RIMUOVE"
Dall'articolo di Giovanna Casadio per ''la Repubblica''
"Gli immigrati sono pericolosi per il contagio? Ma no, c'è un rischio generale che riguarda la mobilità delle persone. Non si possono chiudere i porti ma neppure pensare di gestire i migranti con l'anarchia". Emilio Del Bono, il sindaco dem di Brescia, città tragicamente provata dalla pandemia, contesta alla destra di cavalcare le paure. Ma sull'immigrazione denuncia: "Manca un governo del fenomeno migratorio. Il Pd e l'esecutivo mostrino lo stesso coraggio che hanno avuto con il lockdown e sul Recovery Fund, anche per affrontare il problema dei migranti. E ascoltino noi sindaci, che abbiamo molto da dire. Senza rimozioni".
Sindaco Del Bono, se ne deve occupare la Ue degli immigrati, come sollecita il ministro degli Esteri Di Maio?
"Di certo c'è un tema internazionale sull'emergenza nel Mediterraneo che coinvolge la Ue e non può essere affidato all'esclusiva solitudine del nostro paese. Però in Italia continuiamo a trattare l'immigrazione come un'emergenza e non abbiamo leggi adeguate. Ci ritroviamo con la Bossi-Fini da una parte e dall'altra ci accapigliamo sul tema dello ius soli, la cittadinanza ai figli di immigrati, che è sacrosanta. Però la questione è un'altra".
(…)
Considera retorico dire "accogliamoli tutti"?
"Né accogliamoli tutti, né chiudiamo tutti i porti. Sono slogan, mentre un paese maturo deve darsi una legislazione adeguata in fatto di immigrazione". Fonte: qui
I PM IN PENSIONE GHERARDO COLOMBO E ARMANDO SPATARO FONDANO UNA ONG PER RACCOGLIERE MIGRANTI NEL MEDITERRANEO. CI SONO ANCHE GIORNALISTI, ATTORI, AVVOCATI, SINDACALISTI, PRETI.
E SERGIO CUSANI, UNO DEI CONDANNATI PIÙ FAMOSI DI MANI PULITE O BEPPE CACCIA, FONDATORE DI MEDITERRANEA, TUTTI NELLA FONDAZIONE DI "RESQ-PEOPLE SAVING PEOPLE"
Fausto Biloslavo per “il Giornale”
Ci mancava solo una nuova onlus dell' accoglienza, che punta a raccogliere 2 milioni di euro per mettere in mare l' ennesima nave e portare migranti in Italia. Lo sponsor, testimonial d' eccezione e presidente onorario è Gherardo Colombo, quello del pool di mani Pulite, ma non mancano fra i soci fondatori altri magistrati, del calibro di Armando Spataro.
Solo due anni fa, quando indossava ancora la toga, si era duramente scontrato con l' allora ministro dell' Interno, Matteo Salvini, proprio sull' immigrazione. Poi ci sono giornalisti, attori, avvocati, sindacalisti, preti, la crème della «società civile» fermamente pro migranti. Per non parlare di Sergio Cusani, uno dei condannati più famosi di Mani pulite o Beppe Caccia, fondatore di Mediterranea, i talebani dell' accoglienza italiani, che si sono beccati tre diffide di seguito della Guardia costiera con la loro nave Mare Jonio non abilitata ai soccorsi.
Tutti assieme appassionatamente nella fondazione di ResQ-People Saving People presentata ieri. «Mi sono posto una semplice domanda: sarei contento se qualcuno mi venisse a salvare se stessi annegando in mare? Sì, sarei contento» ha spiegato un po' banalmente, Gherardo Colombo intervenendo alla conferenza stampa. L' ex pm ha poi citato la Costituzione per spiegare che i perseguitati «hanno il diritto di essere accolti. Non è una facoltà o un privilegio».
Peccato che la stragrande maggioranza dei migranti in arrivo, a cominciare dai tunisini, la prima nazionalità, non scappano da guerre e il loro Paese è considerato democratico. L' obiettivo della nuova onlus è di raccogliere 2,1 milioni di euro attraverso donazioni e crowdfunding. I soldi serviranno a comprare una nave di 520mila euro, ma per ammodernarla e ingaggiare 10 uomini di equipaggio, 9 medici e infermieri ci sarà bisogno di un milione. ResQ-People Saving People prevede anche l' acquisto di due gommoni veloci per individuare i barconi dei migranti. Alla fine per andare avanti un anno ci vogliono due milioni. «Siamo la nave degli italiani, della società civile. Che agisce, che non teme.
Che dà diritto. Che si ribella» è lo slogan. All' appello hanno risposto Colombo e tre ex magistrati: Elio Michelini, Giovanni Palombarini e Armando Spataro. Palombarini, che è stato ai vertici di Magistratura democratica nel 2013 ha corso alle politiche senza successo con la lista dell' ex pm Antonio Ingroia.
Il presidente della nuova onlus è l' inviato di Famiglia cristiana, Luciano Scalettari. Non mancano il giornalista Gad Lerner e i conduttori di Catepillar, programma top di Radio2. ResQ non poteva che ricevere la benedizione di Beppe Giulietti, presidente della Fnsi, il sindacato dei giornalisti. Fra i primi 130 soci ci sono preti nettamente schierati come il comboniano Alessandro Zanotelli. Un cofondotare è Silvio Aimetti, primo cittadino di Comerio e portavoce dei sindaci accoglienti della provincia di Varese. Ben rappresentati anche legali e docenti legati all' Associazione per gli studi giuridici sull' immigrazione, che ha appena denunciato Italia, Malta e Libia per un caso del 2019. Sul loro sito campeggia il logo e l' appoggio di Open society fondata da George Soros.
Fra i soci spiccano nomi forti delle Ong che si battono contro la «fortezza Europa», come Cecilia Strada, ex presidente di Emergency e Sabina Siniscalchi di Oxfam. Oltre a Juan Matias Gil, già imbarcato sulla nave di Msf. Nel 2018 il ministro dell' Interno Salvini voleva bloccare la nave spagnola Open arms, che forse nelle prossime ore gli costerà un processo per un altro stop. Due anni fa Matias Gil si schierava via Twitter contro il responsabile del Viminale: «La Ong spagnola fa vedere il lavoro sporco e inumano dei governi libico e italiano». Fonte: qui
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