ALLE MINACCE DI UN INTERVENTO CONTRO L'IRAN, PUTIN RISPONDE CHE STA TENENDO ''FERME'' SIRIA E LIBIA, NELL'INTERESSE ANCHE DI EUROPA E USA.
VI SIETE ACCORTI CHE DA QUALCHE GIORNO NON SI SPARA PIÙ INTORNO A TRIPOLI? MACRON HA CHIAMATO HAFTAR E…
MIKE POMPEO
''The Art of the Deal'', edizione internazionale. Che è andato a fare Mike Pompeo da Putin? La mossa fa parte del manuale trumpiano dei negoziati: spedisce un falco in avanscoperta per menare l'interlocutore o far saltare la trattativa con richieste inaccettabili, e poi arriva Donald travestito da colomba a chiudere un accordo, ovviamente vantaggioso per lui.
JOHN BOLTON
Mentre l'ultra-falco Bolton fa trapelare al ''New York Times'' di essere pronto a schierare 120mila uomini in Iran, Trump smentisce tutto gridando alle fake news. Ma la fonte è autorevole, e i nemici si spaventano lo stesso.
Pompeo a Mosca è andato a incendiare un po' la situazione: non esclude un intervento americano in Venezuela, è pronto a una dura rappresaglia contro Teheran che usa i droni per fare provocazioni e mini-attacchi a obiettivi sensibili. Ha messo sul tavolo un presidio navale americano dello stretto di Hormuz, dove passano le petroliere di mezzo mondo e dove Emirati e iraniani si contendono il controllo.
SERGEJ LAVROV
A queste ipotesi ovviamente Putin ha reagito malissimo, e ha ricordato al Segretario di Stato americano che la Russia tiene ferma una situazione esplosiva in Siria, cosa che fa molto comodo a Europa e Stati Uniti, e fa lo stesso in Libia.
È stato lui a frenare Haftar, insieme a Macron, che non aveva interesse a un'escalation militare con la firma francese a poche settimane dalle elezioni europee. Vi siete accorti che da qualche giorno non si parla più di azioni militari del generale della Cirenaica?
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