Siri: "Se diffamato, querelo"
"Il sottosegretario Armando Siri ha acquistato per la figlia una palazzina a Bresso, vicino a Milano, con 585mila euro provenienti da un mutuo acceso presso una banca di San Marino. Il notaio che ha stipulato l'atto ha però segnalato la compravendita come operazione sospetta di riciclaggio". E' quanto si afferma in una inchiesta di Report. Immediata la difesa di Siri da parte di Salvini: "Ha mutuo come milioni di italiani, zero prove". Siri: "Tutto regolare, pronto a querelare".
"Abbiamo scoperto - afferma il curatore del programma di Rai 3 Sigfrido Ranucci - che 600mila euro sono partiti da una banca di San Marino, Banca agricola, e sono finiti sul conto di un notaio e sono stati utilizzati dal senatore Siri per acquistare una palazzina a Bresso intestata alla figlia. Il notaio ha pensato di segnalare l'operazione come sospetta". E alla domanda su quali siano, in genere, i casi in cui un notaio segnala un'operazione sospetta, il professionista risponde: "In generale può essere anche sicuramente la provenienza dei capitali". La giornalista di Report poi chiede se vi siano state delle garanzie reali per ottenere il mutuo e il notaio risponde: "Ah questo io non glielo posso dire, io posso dire che garanzie reali nell'atto o con atto successivo almeno a mio rogito non ce ne sono".
Nessuna ipoteca sull'immobile - Quello che sicuramente manca sulla palazzina è l'ipoteca che le banche pretendono in caso di mutuo. Ranucci osserva anche che, "visto che il senatore Siri ha alle spalle un patteggiamento per bancarotta fraudolenta, ha avuto un immobile pignorato nel 2011 dall'Inpgi, ha dichiarato nel 2017 25mila euro di reddito, ci siamo chiesti con quali garanzie sia stato erogato questo mutuo".
Siri: "Tutto regolare, se diffamato querelerò" - "Non vi è alcuna irregolarità nell'acquisto dell'immobile a cui si riferiscono le anticipazioni di Report. L'acquisto è avvenuto con una procedura regolare e trasparente nel rispetto di tutte le norme vigenti comprese quelle anti riciclaggio. Nessuna operazione sospetta da segnalare ma la normale compilazione dei moduli che tutti i notai sono tenuti a redigere". Lo ha fatto sapere con una nota il sottosegretario alle infrastrutture e Trsporti Armando Siri. "I fondi sono frutto di un regolare mutuo erogato nel pieno rispetto di tutte le norme bancarie - ha aggiunto Siri -. Anche i dettagli di questa operazione saranno spontaneamente forniti all'autorita giudiziaria qualora ritenuti di interesse", ha concluso l'esponente del governo.
La difesa di Salvini: "Zero prove" - "So che Siri ha un mutuo come milioni di italiani. Non penso che sia un reato avere un mutuo su una banca, su cui pagano interessi come altri italiani. Mi sembra che ci siano tanti sospetti ma zero prove, zero illegalità, zero irregolarità". Lo ha detto Matteo Salvini rispondendo all'Ansa sull'inchiesta di Report.
A gestire l'operazione l'ex candidato sindaco di Bresso - A gestire l'acquisto della palazzina, secondo Report, è stata l'agenzia immobiliare di Policarpo Perini il quale nel 2013 era candidato come sindaco di Bresso il partito fondato da Siri, Italia Nuova. Policarpo è anche padre di Marco Luca Perini, a capo della segreteria di Siri al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Fonte: qui
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