Le autorità siriane, grazie a dati accurati, sono arrivate nel comando supremo degli ufficiali occidentali e arabi nascosto nel seminterrato di un quartiere di Aleppo est, catturandoli tutti vivi. Alcuni nomi sono già filtrati. Si tratta di militari USA, francesi, inglesi, tedeschi, israeliani, turchi, sauditi, marocchini, qatarioti ecc., che la Siria detiene attualmente con grande cura per concludere i negoziati con i Paesi che l’hanno devastata. Come annunciato dai media ad Aleppo, ieri notte, sono numerosi gli agenti stranieri armati che la Turchia ha chiesto alla Russia di far uscire vivi.
Gli ufficiali dei servizi segreti, tra cui statunitensi, erano rimasti intrappolati con i terroristi ad Aleppo, nella sala operativa segreta presente nello scantinato di un edificio nel Suq al-Luz, in via al-Sharad, ad Aleppo est.
I nomi degli agenti presenti, per le cui trattative si sono complicate, sono stati resi noti:
Moataz Aouglakan Davutoglu – Turchia
David Scott Weiner – USA
David Shlomo Aram – Israele
Muhamad Shayq al-Islam al-Tamimi – Qatar
Muhamad Ahmad al-Sibyan – Arabia Saudita
Abdalmunayim Fahd al-Harij – Arabia Saudita
Islam Salam Zahran al-Hadjlan – Arabia Saudita
Ahmad ibn Nawfal al-Dridagi – Arabia Saudita
Muhamad Hasan al-Subaya – Arabia Saudita
Hamid Fahad al-Dusari – Arabia Saudita
Amjad Qasim al-Tirawi – Giordania
Qasim Sad al-Shamari – Arabia Saudita
Ayman Qasim al-Thalbi – Arabia Saudita
Muhamad Shafyah al-Idrisi – Marocco
Un ex-consulente del Ministro dell’Informazione siriano, Abdulhadi Narsi, ha rivelato che numerosi ufficiali turchi e sauditi combattevano contro le forze governative siriane nei quartieri orientali di Aleppo, assieme alla coalizione di gruppi terroristici Jaysh al-Fatah. “Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan cerca di trasferire i terroristi da Aleppo in Turchia. Il governo siriano ha scoperto che vi era un centro occulto con ufficiali sauditi e turchi e di vari servizi d’intelligence nella parte di Aleppo occupata dai terroristi“. Erdogan voleva trasferire 5000 terroristi in Turchia, testimoniando come l’intera questione della battaglia dei terroristi contro il governo siriano ad Aleppo fosse diretta dalla Turchia, “Nel frattempo, vi sono agenti turchi in Siria che guidano la guerra contro Damasco. L’Esercito arabo siriano li sta rintracciando“.
Il giornalista siriano Hilal al-Sharifi dichiarava “Grazie alle informazioni ricevute, le autorità siriane hanno scoperto la base degli alti ufficiali occidentali e della NATO nel seminterrato di una zona ad Aleppo est, catturandoli vivi. Alcuni nomi sono già stati dati ai giornalisti siriani, me compreso. Le nazionalità sono statunitense, francese, inglese, tedesca, israeliana, turca, saudita, marocchina, qatariota, ecc. Data la loro nazionalità e il loro grado, vi assicuro che il governo siriano ha compiuto un arresto eccellente, che dovrebbe consentirgli di dirigere i negoziati con i Paesi che hanno cercato di distruggerlo“. Finora, costoro sono stati identificati come della “NATO”.
Gli statunitensi aggregati ai terroristi cercarono di fuggire da Aleppo est camuffandosi da soldati siriani prigionieri, ma furono identificati e l’evacuazione dei terroristi da Aleppo venne bloccata. L’accordo di evacuazione da Aleppo prevedeva che tutti i prigionieri detenuti dai terroristi dovevano essere rilasciati. Le forze governative non solo si facevano consegnare i cittadini rapiti, ma anche 11 operatori statunitensi e 2 inglesi delle SAS. Perciò Stati Uniti e NATO cercarono di sabotare il cessate il fuoco, anche ricorrendo al rumore mediatico e mobilitando le organizzazioni fiancheggiatrici dei terroristi taqfiri, come MSF e affini. Lo scopo reale era esfiltrare gli squadroni della morte di Gladio e della CIA assieme a molti militari turchi, nascosti tra i terroristi. Quando il governo siriano rifiutava di reiterare il cessate il fuoco, avendo scoperto lo stratagemma per far fuggire gli squadristi di Gladio, bloccò i convogli degli autobus ad al-Ramusyah. 8079 terroristi e famigliari avevano lasciato Aleppo.
Fonti:
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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