I media russi riferivano che il Ministero della Difesa russo ha messo a punto un piano preventivo da attuare se gli Stati Uniti si ritirassero dai negoziati con Mosca sulla Siria optando per un Piano B.
Il giornale Izvestija citava una fonte militare di alto rango dire che il piano include misure militari e politiche, ma senza rivelarne i dettagli. Inoltre, Franz Klintsevich, Vicecapogruppo Russia Unita alla Duma di Stato, rivelava che “in caso di necessità, possiamo incrementare di molto il sostegno militare alle Forze Armate siriane“.
All’inizio di questa settimana, Izvestija aveva anche riferito che il Ministero della Difesa russo aveva trasferito altri bombardieri tattici Su-24 e Su-34 a Humaymim, la base aerea russa in Siria, e citava una fonte dire che i bombardieri d’attacco Su-25 saranno impiegati in risposta all’annuncio degli Stati Uniti del passaggio al Piano-B in Siria.
Gli Stati Uniti pensano di aumentare le missioni di combattimento in Siria, trasferirvi forze speciali e inviare nuovi rifornimenti di armi alla cosiddetta opposizione moderata. “Se necessario, le Forze Aerospaziali russe (VKS) rafforzeranno il comando nei prossimi 2-3 giorni. I bombardieri d’attacco Su-25 saranno trasferiti sulla base aerea di Humaymim, le truppe sono già state scelte e preparate per lo schieramento, gli equipaggi sono in attesa dei comandi“, affermava la fonte alle Izvestija.
Inoltre, il Ministero della Difesa della Russia dichiarava che una batteria di lanciamissili da difesa aerea russa S-300 era stata trasportata in Siria.
Lo scopo è difendere la base navale e le navi da guerra russe, aggiungeva il Ministero.
Le informazioni sullo schieramento degli S-300 venivano confermate dal portavoce del Ministero Igor Konashenkov. “Infatti, la Repubblica Araba Siriana ha ricevuto un sistema missilistico antiaereo S-300, volto a proteggere la base navale di Tartus e le navi che si trovano al largo della Siria...”, dichiarava ai media. Konashenkov ha detto non è chiaro perché il dispiegamento del sistema missilistico abbia creato tale confusione in occidente.
“L’S-300 è un sistema puramente difensivo e non costituisce una minaccia“, dichiarava, ricordando che prima del dispiegamento degli S-300, la Russia aveva inviato sistemi missilistici di difesa aerea Fort in Siria.
FNA, 5 ottobre 2016
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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