La Russia potrebbe tornare ad essere una potenza internazionale riconosciuta anche in occidente. Ecco come sarà possibile.
L’opinione comune vede la Russiadestinata a tornare una super potenzamondiale grazie alla lotta al terrorismo. Il pensiero è condiviso da esperti e studiosi di politica. Scopriamo se questo sarà possibile con il piano di Putin.
Fino a due anni fa, Putin non raccoglieva alcun consenso nel mondo occidentale, ma oggi le cose sono cambiate. Il piano di Putin per rilanciare la Russia in tutto il mondo è partito da lontano, con attenzione costante a rafforzare il consenso interno e poi estendendolo all’estero.
Nell’ultimo anno, Mosca si è rafforzata a livello internazionale, grazie alla lotta al terrorismo e a una autorevole quanto integerrima attività diplomatica.
Durante il vertice del G20 ad Hangzhou, il presidente russo Vladimir Putin ha avuto colloqui con i leader di 10 Paesi, e si è riconquistato con i fatti la fiducia della comunità internazionale.
Durante il vertice del G20 ad Hangzhou, il presidente russo Vladimir Putin ha avuto colloqui con i leader di 10 Paesi, e si è riconquistato con i fatti la fiducia della comunità internazionale.
Con l’accordo bilaterale appena siglato tra Mosca e Washington sulle azioni congiunte sul fronte siriano, la Russia ha l’occasione di ritornare ad occupare il posto di super potenza internazionale che ha avuto sino al 1991.
Come la Russia tornerà ad essere una super potenza internazionale con il piano di Putin? La risalita internazionale della Russia è iniziata l’anno scorso dopo l’avvio della campagna militare contro i terroristi in Siria e dopo una stima da occidente ai minimi storici per tutto l’anno 2014.
Il presidente Putin ha rimescolato le carte a Washington, ma era consapevole che gli Stati Uniti non avrebbero potuto e non avrebbero concretamente ostacolato l’operazione, poiché c’era un’altissima possibilità che l’iniziativa del Cremlino potesse porre fine alla guerra.
Il suo piano di crescita è andato avanti e, un anno dopo, il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov hanno raggiunto un’intesa che prevede il coordinamento tra Mosca e Washington per la lotta al terrorismo.
Se dopo un anno di impegno internazionale gli sforzi della Russia si dimostreranno determinanti a risolvere il conflitto in Siria, Washington dovrà ridimensionare i propri meriti e constatare la crescita a livello internazionale della Russia.
Come la Russia tornerà ad essere una super potenza internazionale
La Russia sembra destinata a ricoprire posizioni di prestigio nel prossimo scenario globale, e questo sembra impossibile se si pensa che due anni fa il presidente Putin era stato rilegato a una posizione quasi da reietto all’interno della comunità internazionale.
Al G20 di Brisbane nel novembre 2014, Putin era stato respinto dai leader mondiali a causa dell’annessione della Crimea portata avanti dalla Russia proprio in quell’anno.
Oggi, a due anni di distanza, il popolo americano (46%) ritiene Putin come un leader forte e decisivo - specialmente in relazione alla politica in medio oriente - più di Obama (32%). Lo stesso candidato repubblicano Trump ha speso per il presidente russo parole di elogio. Oggi Putin siede al tavolo con gli Stati Uniti per coordinare la lotta al terrorismo. Cosa è cambiato?
L’anno scorso, con l’avvio della campagna militare contro i terroristi in Siria, la Russia aveva intrapreso una lenta risalita in ambito internazionale e continuando su questa rotta, semplicemente, la Russia ha fatto bene lì dove gli Stati Uniti hanno fallito o comunque riesce a stabilire relazioni in aree strategiche lì dove Washington non riesce ad arrivare.
Non si tratta di due schieramenti da Guerra Fredda, ma semplicemente un modo di fare politica estera molto diverso. La Russia, infatti, è riuscita a ricucire rapidamente i rapporti con il presidente turco Erdogan in seguito al raffreddamento dei contatti tra Ankara e Washington.
Non è un mistero che in oriente più che in occidente il peso della Russia sia rimasto costantemente incisivo nelle dinamiche geopolitiche e nella lotta al terrorismo.
Proprio per la lotta al terrorismo, oggi, la Russia potrebbe essere pronta ad essere una super potenza.
Proprio per la lotta al terrorismo, oggi, la Russia potrebbe essere pronta ad essere una super potenza.
È arrivato ieri un accordo con gli Stati Uniti per lanciare ciò che equivale a una campagna aerea congiunta contro i due principali gruppi islamici estremi in Siria.
Si tratta di un vero e proprio accordo siglato a due tra Stati Uniti e Russia, come Paesi chiave nella lotta al terrorismo e rispettivi punti di riferimento per le coalizioni attive nelle operazioni in medio oriente.
Si tratta di un vero e proprio accordo siglato a due tra Stati Uniti e Russia, come Paesi chiave nella lotta al terrorismo e rispettivi punti di riferimento per le coalizioni attive nelle operazioni in medio oriente.
Il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli esteri russo Serghey Lavrov hanno firmato a Ginevra l’intesa che prevede operazioni congiunte per la lotta al terrorismo.
Il cessate il fuoco è previsto per oggi al tramonto e durerà una settimana.
In questi giorni senza bombardamenti da parte di Stati Uniti e Russia l’ONU cercherà di fornire aiuti alle popolazioni assediate ad Aleppo, e gli Stati Uniti e la Russia potranno stabilire una strategia congiunta nella lotta al terrorismo.
Gli Stati Uniti e la Russia protagonisti internazionali per la lotta al terrorismo: due culture diverse e rimaste lontane per anni che ora, dopo l’ennesima dimostrazione di carattere della Russia, stanno per coordinare una campagna aerea di lunga durata in Siria.
Se il piano dovesse andare avanti con successo, la Russia potrebbe ritrovare lo status di superpotenza che aveva perso con la caduta dell’Unione Sovietica nel 1991.
Rimane solamente il dubbio sulla presenza di forze di terra mentre Stati Uniti e Russia procederanno agli attacchi aerei, ma l’Isis si è indebolito nell’ultimo anno, tanto quanto si è rafforzata la Russia.
Fonte: qui
12 settembre 2013
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