GINO SORBILLO DOPO L’ATTENTATO ALLA SUA PIZZERIA A NAPOLI A “RADIO2”: "CINQUE ANNI FA MI INCENDIARONO IL LOCALE E DEVASTARONO TUTTO IL PIANO TERRA, HO TOLTO TANTI RAGAZZI DALLA STRADA E QUESTO DA' FASTIDIO”
E NON ESCLUDE DI LASCIARE LA CITTA’: “QUI IN CITTA' CI SONO TANTI RAGAZZACCI…”
Giuseppe Crimaldi per www.ilmessaggero.it
Di certezze, al momento, ce n’è una sola, ed è quella plasticamente rappresentata dalle immagini registrate da alcuni sistemi di videosorveglianza all’altezza del civico 32 di via Tribunali. Sulle insegne della pizzeria Sorbillo due telecamere registrano il frenetico saliscendi di uno scooter, sempre lo stesso; all’una e 12 minuti il centauro in tuta, bomber scuro e con il volto coperto da qualcosa che assomiglia a un passamontagna frena, scende dal mezzo e abbandona un involucro prima di risalire in sella per fuggire via.
Gino Sorbillo è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format I Lunatici, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino.
Ieri notte è stata fatta esplodere una bomba fuori dalla pizzeria dell'imprenditore e pizzaiolo napoletano: "Bisogna guardare avanti, pensare al futuro, rimboccarsi le maniche senza lamentarsi più di tanto, anzi cercando in questa situazione di farsi venire idee nuove. Cinque anni fa mi incendiarono il locale e devastarono tutto il piano terra, ho dovuto assumere per la mia pizzeria una persona che coprisse tutto il turno notturno.
Stanotte purtroppo c'è stato un boato che ha scosso il centro storico di Napoli, si è capito subito che si trattava di una bomba. La polizia ha analizzato le immagini delle telecamere sperando di poter riconoscere i protagonisti del fattaccio. Collaboro con le forze dell'ordine, ho fiducia nella magistratura, in passato ho fatto il carabiniere, quindi ho sempre avuto un occhio e un orecchio particolare per certe cose".
Sorbillo sta pensando di lasciare Napoli: "Io ho aperto vari locali a Milano, sto aprendo a Roma, New York e Miami. Inizialmente quando vado via da Napoli sto un po' male, poi però quando sto fuori da Napoli vedo come non esiste tutta questa aggressività che esiste a Napoli, questi teppisti, queste persone che cercano lo scontro per litigare, per aggredirti. Comincio a gustare altri sapori. Poi comunque ho la famiglia a Napoli, andarsene è difficile. Magari più avanti, se i miei bambini quando cresceranno vorranno andare fuori, perché no? La tranquillità quotidiana è la miglior cosa, non si può vivere in balia dei teppisti, ci sono molti ragazzacci qui in città. Il due percento della popolazione di Napoli è composto da queste persone che fanno più rumore della maggioranza e noi napoletani sani facciamo uno sforzo enorme per colpa loro per farci apprezzare e accreditare.
Per il solo fatto che siamo napoletani qualcuno può pensare che siamo ladri, imbroglioni e altre cose simili. Io ho sempre fatto un lavoro silenzioso, legato ad iniziative sociali, appoggio totale ai ragazzi con ottimi progetti, questo da 25 anni a questa parte. Ho legato con tanta gente normale, ho fatto rete, sviluppato iniziative e progetti. Sono andato in televisione, in programmi seguitissimi, ho tolto tanti ragazzi dalla strada e forse anche questo ha dato fastidio".
Sorbillo non crede ci sia la sua presa di posizione contro il razzismo allo stadio alla base di quanto gli è accaduto: "Non credo si possa arrivare a mettere una bomba a Napoli solo per questa cosa. Una roba del genere senza il permesso di chi delinque a Napoli non si mette. Non può essere stato un cretino tifoso che ha messo una bomba perché gli ho dato del razzista. Ora ci sarà una stretta per tutto il centro storico, la polizia vuole trovare i responsabili. Riaprirò tra qualche giorno".
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DOPO L’ESPLOSIONE I DUE SI SONO RIFUGIATI IN UN VICOLO, E POI…
C’è un nuovo video dei delinquenti che hanno piazzato la bomba all’ingresso della pizzeria di Gino Sorbillo in Via Tribunali 32 a Napoli.
“Da questo materiale già in possesso dagli inquirenti si vede come gli emissari della camorra fossero due, uno guida lo scooter mentre l’altro si avvicina con passo frettoloso e attento alla pizzeria”, spiega Sorbillo proprieatario della nota attività commerciale che rappresenta un vanto per Napoli e la Campania nel mondo.
Dopo l’esplosione i due risalgono Via Atri contromano e si rifugiano in un vicolo. Le indagini sono quasi vicine alla soluzione del caso di cronaca che ha fatto il giro del mondo e che ha portato in pizzeria i massimi vertici dell’Arma Dei Carabinieri, il Generale C.A. Vittorio Tomasone, comandante interregionale “garden”, il Generale D. Maurizio Stefanizzi, comandante legione Campania e Ubaldo Del Monaco comandate provinciale Carabinieri.
Un sostegno molto importante per Gino Sorbillo e per tutti i negozianti del quartiere e che si è aggiunto alla visita del sindaco Luigi De Magistris.
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