CADE PER ALEMANNO L’ACCUSA DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO, RESTA IN PIEDI QUELLA PER CORRUZIONE E FINANZIAMENTO ILLECITO
ESCE DALL’INCHIESTA ANCHE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO, NICOLA ZINGARETTI
Da La Stampa
Il gip di Roma Flavia Costantini ha archiviato 113 posizioni di indagati a vario titoli e in vari filoni nell’inchiesta su Mafia Capitale. Tra loro l’ex sindaco Gianni Alemanno, l’attuale presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’ex capo di gabinetto Maurizio Venafro.
Archiviate anche alcune fattispecie di reato contestate a soggetti sotto processo, come Massimo Carminati, Salvatore Buzzi e Mirko Coratti. Cadute le accuse per Ernesto Diotallevi, Luca Parnasi, Gennaro Mokbel, Eugenio Patané, Alessandro Cochi.
Il gip non ha archiviato per tre indagati: l’imprenditore Salvatore Forlenza, l’ex presidente della commissione bilancio del Comune, Alfredo Ferrari e l’ex consigliere comunale (lista civica Marino Sindaco) Luca Giansanti.
Nei confronti di Alemanno l’accusa archiviata è di associazione per delinquere di stampo mafioso ma resta sotto processo per le accuse per corruzione e finanziamento illecito. Per Zingaretti, cadano le accuse di corruzione e turbativa d’asta mentre a Venafro viene archiviata l’accusa di corruzione.
Il giudice ha, inoltre, archiviato la posizione di Luigi Ciavardini, Lorenzo Alibrandi, Fabrizio e Paolo Pollak e Gianluca Ius e dei penalisti Pierpaolo Dell’Anno, Michelangelo Curti e Domenico Leto. Cadute alcune ipotesi di reato per Luca Gramazio e Francesco D’Ausilio.
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