ERA STATO RECLUTATO DALL’INTELLIGENCE AMERICANA MENTRE LAVORAVA ALL’AMBASCIATA RUSSA DI WASHINGTON
DA MOSCA HANNO AMMESSO CHE LAVORAVA NEGLI UFFICI DELLA PRESIDENZA, MA HANNO NEGATO CHE AVESSE ACCESSO DIRETTO A PUTIN. MA ALLORA PERCHÉ È STATA NECESSARIA L’ESTRAZIONE?
DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA CON SERGEI LAVROV E SERGEI KISLYAK
Oleg Smolenkov. E' questo il nome della spia russa che la Cia ha fatto scappare negli Usa, temendo per la sua vita. L' identità è stata rivelata dai media di Mosca, e nessuno ha smentito, anche se il Cremlino ha negato che avesse accesso diretto a Putin. Resta da capire invece la ragione che ha reso necessaria l' estrazione, e il ruolo avuto dal presidente Trump.
YURI USHAKOV
Smolenkov aveva lavorato all' ambasciata russa di Washington con Yuri Ushakov, e questo probabilmente è il periodo in cui l' intelligence americana lo aveva reclutato. Nel 2008 Ushakov era tornato a Mosca come consigliere per la politica estera di Putin, allora premier, e poi lo aveva seguito al Cremlino quando era stato eletto presidente per il terzo mandato. Smolenkov era il braccio destro dell' ambasciatore, che lo ha aveva tenuto con sé in tutti questi passaggi.
YELIZAVETA PESKOVA CON IL PADRE DMITRI PESKOV
Il portavoce del Cremlino, Peskov, ha ammesso che la talpa lavorava negli uffici della presidenza, ma ha negato che avesse accesso diretto a Putin o ad informazioni segrete. Secondo Peskov, Smolenkov era stato licenziato tra il 2016 e il 2017, e quindi la storia del suo ruolo e della fuga è «pulp fiction». Una fonte a conoscenza dei fatti ha però detto al giornale Kommersant che «la questione è seria», perché la talpa aveva contatti con il presidente, e comunque riceveva informazioni riservate attraverso Ushakov. Tra le altre cose, sarebbe stato lui a rivelare che Putin in persona aveva ordinato di interferire con le elezioni americane, per favorire Trump.
Il pericolo passato
Già nel 2016, durante l' amministrazione Obama, la Cia aveva suggerito a Smolenkov di fuggire, perché la sua identità rischiava di essere scoperta e quindi era in pericolo di vita. Lui però aveva rifiutato, per ragioni famigliari. Ma la situazione si era complicata, e il 14 giugno del 2017 era scomparso dalla sua abitazione di Mosca in via Kargopolskaya, insieme alla moglie Antonina, le due figlie di 2 e 7 anni, e il figlio di 13.
OBAMA PUTIN
Erano andati in vacanza in Montenegro e li erano spariti. Il servizio segreto Fsb aveva aperto un' inchiesta per omicidio, ma poi l' aveva chiusa, giungendo alla conclusione che Oleg era fuggito. L' anno dopo lui e la moglie avevano acquistato per 925.000 dollari una casa di sei stanze a Stafford, in Virginia. L' avevano intestata al proprio vero nome, ma ora verranno messi sotto protezione. La Cnn ieri ha rivelato che Trump ha detto ai suoi collaboratori di non usare l' intelligence raccolta così, perché rovina i suoi rapporti personali con i leader stranieri. Ciò alimenta i sospetti sul suo ruolo, ma il problema era iniziato durante l' amministrazione Obama, e la Cia ha negato ogni connessione col comportamento del presidente. Fonte: qui
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