SE
INFATTI PER LA PASTA AL DENTE L'INDICE GLICEMICO SI FERMA A 41, QUANDO…
pasta
La pastasciutta è la Regina della
tavola italiana: la maggior parte della popolazione la mangia almeno una
volta al giorno, tutti i giorni, e non se ne priva neanche quando è a
dieta. Una abitudine molto sana, perché la pasta fornisce al corpo quei carboidrati complessi di cui l’organismo ha bisogno per bruciare i grassi e mantenersi attivo (esiste un pane senza carboidrati e glutine, eccolo). Ma anche quando parliamo di pasta gli spunti divisivi
non mancano: se ormai abbiamo capito che si può mangiare
tranquillamente anche a cena, resta il dilemma sul grado di cottura. E’
vero che la pasta al dente è più salutare e quella scotta si digerisce meno?
Per fugare ogni dubbio ci viene in aiuto la scienza: la pasta al dente
è quella pasta scolata quando l’amido contenuto al suo interno è ben
idratato ma non è “scoppiato”, ovvero i granuli che lo compongono non si
sono dispersi in acqua.
La pasta scotta invece, quindi
tolta dall’acqua bollente quando l’amido è stato rilasciato in acqua, è
più ricca di glutine, quella proteina che è comunque presente nella
pasta ma entra in gioco quando la cottura si prolunga perché impedisce
ai granuli di amido di idratarsi troppo e quindi di disperdersi
completamente. (Quanta acqua serve per cuocere la pasta? Ve lo diciamo qui)
E’ quindi ovvio che la pasta scotta non sia soltanto poco piacevole alla vista e al gusto, in quanto collosa e insapore, ma anche più difficile da digerire: la digestione, come ben sappiamo, inizia già dalla masticazione e la pasta scotta tende ad essere deglutita direttamente.
La pasta al dente è quindi semplicemente cotta il giusto, anche perché una pasta cruda risulterebbe indigeribile esattamente come quella scotta: in questo modo si ottiene un piatto non solo gustoso ma anche salutare, perché mantiene intatte le sue proprietà nutrizionali e l’amido viene assimilato lentamente, così da evitare i pericolosi picchi glicemici.
Concediamoci quindi un bel piatto di pasta all’italiana senza pensieri (anche a cena!), magari con un condimento leggero come pomodoro fresco e un filo d’olio a crudo: il palato e la bilancia ringrazieranno!
Fonte: qui
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