Oggi 602 sono deceduti per un totale di 21066
Ricoverati in terapia intensiva 3186, -74 rispetto a ieri
Coronavirus: Strage di camici bianchi, altri quattro morti
In totale i decessi tra i medici sono 116. Lo rende noto la Federazione nazionale degli ordini dei medici. Otto i farmacisti morti
ANSA - IL SACRIFICIO DEI CAMICI BIANCHI - Altri 4 nomi si aggiungono alla lista dei medici deceduti per l'epidemia di Covid-19. Sono, rende noto la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Luigi Ciriotti (medico di famiglia in pensione, non in servizio), Sebastiano Carbè (medico pensionato non in servizio), Maurizio Bertaccini (medico di famiglia) e Domenico Fatica (odontoiatra). Il bilancio totale sale a 116. Otto i farmacisti deceduti dall'inizio dell'epidemia.
COSA SAPPIAMO DELLA MALATTIA .- Il coronavirus in oltre un caso su 5 colpisce il cuore, con un quadro clinico molto simile a quello di infarto e scompenso cardiaco. Il virus può anche localizzarsi direttamente nel tessuto cardiaco, come suggerito per la prima volta da un caso clinico riportato in Italia sull'European Journal of Hearth Failure: nel cuore di un paziente con sindrome Covid-19 e grave compromissione cardiaca (un gravissimo scompenso) è stata evidenziata la presenza di particelle virali nel cuore, in particolare il virus era presente in cellule infiammatorie interstiziali del tessuto cardiaco. Il caso clinico è stato riportato da Eloisa Arbustini dell'Università di Pavia.
LE DENUNCE NEL GIORNO DI PASQUETTA - Record di denunciati a Pasquetta per il mancato rispetto delle misure di contenimento de COronavirus. Sono state 16.545 - informa il Viminale - le persone sanzionate per aver violato i divieti di spostamento, 88 per aver fornito false dichiarazioni e 29 per violazione della quarantena. Sono state 252.148 le persone controllate e 62.391 esercizi commerciali: 146 titolari di attività sono stati denunciati e per 63 è stata disposta la chiusura.
LOMBARDIA - Milano "è una città dove probabilmente una serie di relazioni, di movimenti che ci sono perché la gente lavora, una città densamente popolata, questo porta quella curva a scendere ma non maniera così decisa e netta come ci aspettavamo e auspicavamo". Lo ha spiegato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, parlando dei contagi da Covid 19 nel capoluogo lombardo.
"La situazione - ha detto comunque Gallera - è molto diversa da quella di prima in Regione e a Milano la pressione sui pronto soccorso è molto contenuta. I cittadini sicuramente stanno facendo il loro dovere, ci vuole forse uno sforzo in più e poi una mappatura sul territorio sempre più stringente che è quella che stiamo cercando di mettere in campo".
Il coronavirus è "un virus cattivo che crea problemi soprattutto alle categorie più fragili. Questo è il dramma che stiamo vivendo. Oggi i dati sono fortunatamente in miglioramento, ma tante sono ancora le persone nei nostri ospedali, la pressione sulle terapie intensive si riduce ma sono comunque ancora piene". Lo ha spiegato l'assessore al Welfare Giulio Gallera, in collegamento con Mattino Cinque.
"Peraltro - ha detto Gallera - tutti ci dicono che le persone che usciranno o sono uscite dalla terapie intensive hanno bisogno di un lungo periodo di riabilitazione e probabilmente manterranno cicatrici sui polmoni e altre problematiche per tutta la vita". Dunque, ha aggiunto, queste persone "andranno seguite. Ci riconvertiremo tutti, da ora in poi ci dovranno essere le massime precauzioni per tutti in fase di triage, avere più spazi per le riabilitazioni polmonari, capire i bisogni a domicilio e che cronicità si stanno andando a creare". Per l'assessore, inoltre, sarà necessario investire di più "sulla medicina del territorio e avere norme che ci aiutino a sdoganare la telemedicina, che sarà strategica".
VENETO - L'ultimo bollettino della Regione Veneto aggiorna con altri 144 nuovi casi stamane il numero dei positivi al Coronavirus, che raggiunge quota 14.432 dall'inizio dell'epidemia. Solo il cluster di Vo' continua a segnare zero. I decessi rispetto a ieri sono 7, per un dato cumulato (ospedali e case di riposo) di 906 vittime. I soggetti attualmente positivi sono 10.736. Cala la pressione sulle terapie intensive degli ospedali (-7), dove si trovano 233 pazienti.
PIEMONTE - In Piemonte il contagio da coronavirus "sta andando via più lentamente" rispetto alle altre regioni. Lo sostiene il governatore Alberto Cirio a Rai Radio 1. "La nostra regione sta vivendo quello che Lombardia, Veneto ed Emilia hanno vissuto dieci giorni prima - spiega - Abbiamo uno scostamento che ci dice che da noi il virus sta andando via ma in modo più lento, mentre il dato dei ricoveri in terapia intensiva è positivo e continua a dirci che negli ultimi dieci giorni la curva si appiattisce. Ci sono elementi di positività, ma il contagio sta andando via più lentamente".
BASILICATA - Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria, in Basilicata non si registrano nuovi contagi da coronavirus. Infatti, gli ultimi 214 tamponi eseguiti in regione hanno dati tutti esito negativo. In totale, in Basilicata vi sono oggi 265 contagiati da covid-19.
DATI SPALLANZANI - "I pazienti Covid-19 positivi sono oggi in totale 166. Di questi 23 necessitano di supporto respiratorio. In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o in altre strutture territoriali sono questa mattina 267". E' quanto riporta il bollettino medico di oggi dell'Istituto Spallanzani di Roma.
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