sabato 28 marzo 2020

Coronavirus, sommossa nell'Hubei dopo la quarantena: a migliaia assaltano la polizia.


Una sommossa spontanea è scoppiata oggi al confine tra la province dello Hubei e dello Jiangxi, nella Repubblica Popolare Cinese, dove diverse migliaia di cittadini hanno attaccato la polizia, malmenando gli agenti e devastando diversi automezzi delle forze dell'ordine. 
Le immagini dei disordini, riprese da privati cittadini con i telefonini, sono state veicolate sul web e un video è stato postato anche da Voice of America nell'edizione cinese. 
La rivolta ha avuto luogo nella contea di Huangmei nello Hubei, sul lungo ponte che attraversa il fiume Yangtze e che conduce alla città di Jujiang, nella provincia dello Jiangxi. La rabbia popolare è scoppiata al termine della quarantena nel territorio dell'Hubei, che conta circa 60 milioni di abitanti di cui 11 sono concentrati nella metropoli di Wuhan, focolaio originario della pandemia di coronavirus.
Coronavirus, sommossa nello Hubei dopo la quarantena: le proteste contro gli spostamenti limitati
La mitigazione delle restrizioni sanitarie imposte alla provincia cinese (che a Wuhan invece dureranno fino all'8 aprile) ha consentito, dal 25 marzo, la parziale ripresa degli spostamenti individuali. Le autorità locali nello Jiangxi hanno tuttavia condizionato l'accesso ai residenti dell'Hubei alla presentazione di un certificato medico. Stamattina l'applicazione di questa misura avrebbe prima provocato uno scontro fra gli agenti di polizia delle due province, quindi ha dato luogo alla rivolta di massa. Migliaia di cittadini della contea di Huangmei, provati da un isolamento di sessantadue giorni che li ha privati persino delle libertà individuali, si sono diretti sul ponte e hanno sopraffatto gli agenti di polizia dello Jiangxi dando sfogo alle violenze. Per sedare la sommossa è intervenuto il segretario del Partito Comunista di Huangmei, assicurando un confronto con le autorità della città di Jiujiang per risolvere la questione. Le difficoltà dei residenti nella contea di Huangmei, che ora tornano a lavorare fuori della provincia, sono acuite dai collegamenti ferroviari, perché sono costretti a raggiungere lo snodo collocato nella provincia confinante.
I residenti della provincia di Hubei in Cina hanno collaborato con le loro forze di polizia locali per combattere la polizia della vicina provincia dello Jiangxi - che ha istituito un blocco stradale sul ponte sul fiume Yangtze per impedire alla popolazione di Hubei di attraversare e tornare al lavoro.
Le riprese dei residenti di Hubei che hanno rovesciato i veicoli della polizia di Jingxi sono state catturate e caricate sui social media cinesi, dove secondo quanto riferito le autorità cinesi lo hanno già lavato.




There are MASSIVE protests developing right now on the Jiujiang Yangtze River Bridge that joins the Hubei and Jiangxi provinces in Eastern China.


The situation is rapidly evolving.


THREAD 👇







These videos have already been removed from WeChat and Weibo, presumably by the .
Protests are definitely becoming violent.


This is happening RIGHT NOW and the videos are being taken down from Chinese social media almost as fast as they are going up!


⚠️ THE WORLD NEEDS TO KNOW WHAT IS HAPPENING IN CHINA ⚠️


SPREAD this thread far and wide!☝️






A un certo punto i rivoltosi hanno strappato uno scudo della polizia e hanno iniziato a picchiare gli ufficiali del Jiangxi con esso .






Quest'uomo spiega la situazione:  




Fonte: qui
Di Più: 




Here is another view of Hubei residents flipping over a Jiangxi police van.


What's nice about this view is that it clearly shows the Hubei police simply watching, if not helping, the Hubei civilians destroy Jiangxi police vehicles.


SUMMARY:


1️⃣ Lockdown in Hubei was lifted 2 days ago and people wanted to go back to work in Jiangxi. Jiangxi police would not let them in. People from Hubei got mad.


2️⃣ Jiangxi police invaded Hubei police jurisdiction, causing fights between the police.


3️⃣ Riots ensued.








    In Francia morta una 16enne

    Gli Usa sono il paese più colpito al mondo

    La crisi in Spagna e Francia

    In Spagna 769 persone sono morte con coronavirus in 24 ore, avvicinandosi al record di decessi raggiunti in in solo giorno in Italia. Lo riporta El Pais, srivendo anche che il bilancio sale a 4.858 vittime. I contagi sono 64.059, diecimila in più rispetto a ieri. Secondo il ministero della Sanità di Madrid, sono 4.165 le persone in terapia intensiva, mentre quelle guarite sono 9.357. Sempre critica la situazione negli ospedali spagnoli, soprattutto in quelli Madrid, epicentro dei contagi.
    La mappa in diretta, ecco come si sta diffondendo il coronavirus giorno per giorno in tutto il mondo
    Francia e Stati Uniti avvieranno insieme ad altri Paesi «una nuova forte iniziativa nei prossimi giorni» in risposta alla pandemia del Covid-19. Lo ha annunciato via Twitter il presidente francese, Emmanuel Macron, spiegando di aver avuto «un'ottima discussione» con Donald Trump sulla crisi del coronavirus. Il leader transalpino non ha però svelato ulteriori dettagli su questa mossa concordata con il suo omologo statunitense.
    Gli Usa sono diventati il Paese più colpito in assoluto dal virus con oltre 81mila contagi. Finora il coronavirus ha ucciso più di 23mila persone nel mondo, di cui due terzi in Europa, dove oggi c’è stata la vittima più giovane. In Francia, infatti, ha perso la vita una ragazza di 16 anni, Juilie Alliot (nella foto sotto). In tutto il globo sono stati ufficialmente diagnosticati 275mila casi. 



    Just finished a very good conversation with President Xi of China. Discussed in great detail the CoronaVirus that is ravaging large parts of our Planet. China has been through much & has developed a strong understanding of the Virus. We are working closely together. Much respect!




    Trump scrive a Xi Jinping

    E il presidente cinese, Xi Jinping, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti, Trump, sulla crisi innescata dalla pandemia di coronavirus. Lo conferma l'agenzia Xinhua, quasi contemporaneamente a un messaggio su Twitter del presidente Usa. «Ho appena terminato una conversazione molto buona con il presidente Xi della Cina», scrive Trump. Abbiamo «discusso nel dettaglio il coronavirus che sta devastando una grande parte del nostro pianeta. La Cina ne ha passate tante e ha sviluppato una forte comprensione del virus. Stiamo lavorando assieme a stretto contatto. Grande rispetto!».
    Coronavirus, dopo due mesi la Cina rialza la testa: nell'Hubei la gente torna in strada, riaprono i negozi
    Il presidente cinese, Xi Jinping, ha difeso la gestione dell'epidemia di coronavirus da parte della Cina nel colloquio con il presidente Trump. La Cina, ha detto Xi, ha sempre mantenuto un atteggiamento «trasparente e responsabile» ed è stata “tempestiva” nell'informare l'Organizzazione Mondiale della Sanita' e la comunita' internazionale. La Cina, ha aggiunto, ha sempre condiviso senza riserve la propria esperienza e ha fatto tutto il possibile per fornire assistenza ai Paesi che ne avevano bisogno. «Continueremo a lavorare con la comunita' internazionale per sconfiggere questa epidemia», ha detto Xi.
    L'Oms: «Il virus può distruggerci, restiamo uniti»

     «Siamo in guerra contro un virus che minaccia di distruggerci, se glielo permettiamo». E' il messaggio del direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus rivolto ai leader del G20, riuniti oggi in videoconferenza per affrontare l'emergenza coronavirus. Il capo dell'Oms - riferisce un comunicato - ha accolto l'impegno dei leader a fare "tutto ciò che serve per vincere la pandemia" ed un invocato una lotta comune.
    Coronavirus, da "bufala" a "pandemia": la metamorfosi di Donald Trump
    Cina

    I casi di coronavirus registrati giovedì in Cina sono stati 55, di cui 54 importati e uno interno nello Zhejiang. La Commissione sanitaria nazionale ha citato nei suoi aggiornamenti quotidiani 5 nuovi decessi tutti nell'Hubei, provincia epicentro della pandemia, e 49 nuovi casi sospetti. Le infezioni sono salite a 81.340, di cui 3.460 pazienti in cura, 3.292 decessi e 74.588 dimessi dagli ospedali, che valgono un tasso di guarigione al 91,69%. Contro il contagio di ritorno, Pechino ha annunciato ieri lo stop dei visti agli stranieri e un drastico taglio dei voli internazionali.

    Messico

    Il Messico ha registrato 585 casi di coronavirus nel Paese, rispetto ai 475 del giorno precedente. Secondo i dati del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono due le persone decedute, che portano così il totale a otto.

    Così la Corea del Sud, secondo focolaio dopo la Cina, ha sconfitto il coronavirus: come può funzionare in Italia
    Corea del Sud

    La Corea del Sud ha registrato 91 nuovi casi di coronavirus ieri, in calo sui 104 del giorno precedente: le infezioni totali, ha riferito il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), sono salite a 9.332, contro decessi a 139 (+8). Sono 13 i contagi importati, per 144 totali, costituendo la minaccia di un'ondata di ritorno. A tal proposito, le autorità sanitarie locali hanno disposto la quarantena obbligatoria agli arrivi da Europa e Usa, mentre ai passeggeri con più di 37,5 gradi di febbre sarà negato l'imbarco.

    Russia

    Il governo russo ha ordinato la chiusura di tutti i bar e ristoranti nel Paese a partire da domani per contenere la diffusione del coronavirus. Lo ha annunciato il governo di Mosca. 

    Coronavirus, il medico a Putin: "Prepariamoci allo scenario italiano"
    Primo morto in Uzbekistan 

    Primo morto per coronavirus in Uzbekistan dove le autorità hanno decretato la chiusura di altre città e distretti per contrastare la diffusione del contagio. La vittima è un 72enne di Namangan, con malattie pregresse; restrizioni sono state adottate a Navoi e Zarafshan, mentre a Bukhara, popolare destinazione turistica, le autorità hanno deciso di chiudere i confini della città. Nella repubblica centro-asiatica finora sono stati registrati 83 casi di Covid-19, tra i quali 11 operatori sanitari. 
    Coronavirus, come reagisce il nostro corpo fino a portare alla morte in certi casi: le risposte del virologo Pregliasco
    In Sud Africa i primi decessi, un migliaio i positivi

    Primi due morti per coronavirus in Sud Africa, dove sono stati registrati oltre un migliaio di casi. «Questa mattina ci svegliamo con la triste notizia che abbiamo i nostri primi morti per Covid-19», ha dichiarato il ministro della Salute, Zweli Mkhize, precisando che i decessi sono avvenuti nella provincia di Western Cape. Il numero ci contagi «ha superato il migliaio», ha aggiunto. 
    Coronavirus, il presidente dell'Europarlamento Sassoli: "Leader si assumano responsabilità"
    La situazione in Europa

    Il virus dilaga ancora in Europa. Diecimila contagiati in 24 ore in Spagna e oltre 4.000 morti. Seimila i positivi in Germania in un giorno. Il Paese tenta di contenere il contagio con centinaia di migliaia di tamponi a tappeto. Anche Francia e Gran Bretagna sono in allarme rosso. Londra teme uno tsunami di malati gravi. Partita in ritardo in termini di contagio, ma anche di contenimento, l'epidemia in Gran Bretagna conta oltre 11.000 casi e più di 460 morti, e le previsioni per i prossimi giorni sono allarmanti. «Ci aspettiamo uno tsunami continuo» con «ondate dopo ondate», ha detto alla Bbc Chris Hopson, numero uno di Nhs Providers, un'associazione che rappresenta i manager del sistema sanitario britannico, parlando di "esplosione della domanda per i pazienti gravi».Fonte: qui.

    Coronavirus, dalla Francia alla Sicilia con una Renault 4 stracolma di bagagli e scatena l'ira del sindaco



    Nel frattempo, in India

    Mentre gran parte del mondo sta praticando l'allontanamento sociale per rallentare la diffusione del COVID-19, gli indiani - alcune maschere indossando maschere - si stanno ancora radunando in folle folle nonostante un ordine di "stare in casa" dal Primo Ministro Narendra Modi.
    Ecco la scena alla stazione degli autobus di Dheli:
    Fonte: qui
    Non è molto meglio in alcune parti del Regno Unito:

      Nessun commento:

      Posta un commento