sabato 15 febbraio 2020

IL MINISTRO ROBERTO GUALTIERI HA TANTI PESANTISSIMI PROBLEMI (RECESSIONE, IRPEF, IVA, CORONAVIRUS, ETC) E STA PENSANDO AD IMPORRE NUOVE TASSE ... AUGURI!


GUALTIERI È RIMASTO UN COMUNISTA(CONSIDERA RICCO CHI GUADAGNA 70 MILA EURO L’ANNO)

Il ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, ha tanti difficilissimi problemi (vedi articolo che segue), ma qualcuno arriva anche da pollaio che diventato il suo ministero. Intanto Gualtieri, che è del PD, rimasto un comunista in modalità Istituto Gramsci (chi guadagna 70 mila euro l’anno lo considera un ricco), ha una relazione speciale con Massimo D’Alema (vedi le nomine in CDP dell’avvocato Errore e del neo presidente di Impregilo Donato Iacovone) ed è sorvegliato a vista dal suo vice Nicola Misiani, che risponde a Zingaretti in quanto PD, anche lui very ortodosso.
Sottosegretario al Mef è la grillina Laura Castelli che cerca di sorvegliare, con il suo braccio destro Stefano Scalera, quello che combinano Gualtieri-Misiani.

antonio misianiANTONIO MISIANI
Poi c’è il capo di gabinetto del ministro, Luigi Carbone, detto Carboncino, già alle dipendenze di Tria, imparentato con Basssanini e noto soprattutto perché animatore di una jazz band, che è rimasto al suo posto grazie al rapporto del di lui padre con Gualtieri. Infine c’è l’ottimo Alessandro Rivera che cerca di tenere alta la bandiera di direttore generale del Tesoro, guardingo sulle vicende che accadono fuori dalla sua direzione, tentando di evitare eventuali “contaminazioni” politiche. Insomma, un bel pollaio.

GUALTIERI GIURA: «RIPRESA IN ARRIVO» UE E CONFCOMMERCIO LO SMENTISCONO
Camilla Conti per “la Verità”

ROBERTO GUALTIERI AKA MAO TSE TUNGROBERTO GUALTIERI AKA MAO TSE TUNG
«Tutti i nostri indicatori ci danno per gennaio una situazione di ripresa. A gennaio la produzione industriale e il Pil dovrebbero salire, siamo fiduciosi che l' economia possa ripartire». Il ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, ha dato così ieri il buongiorno all' Italia dal salotto televisivo di Omnibus. Con una ventata di grande ottimismo e fiducia su quello che sarà - parafrasando il suo capo, Giuseppe Conte - un altro anno bellissimo.
LAURA CASTELLILAURA CASTELLI

Nemmeno il tempo di arrivare all' ora di pranzo ed ecco che sulla testa dell' inguaribile ottimista è arrivata la doccia fredda da Bruxelles: la Commissione europea ha, infatti, rivisto al ribasso allo 0,3% nel 2020 e allo 0,6% nel 2021 le previsioni di crescita dell' Italia che finisce così fanalino di coda nell' Eurozona. «La fiducia nell' industria è migliorata a gennaio, ma non suggerisce ancora un rimbalzo imminente nella produzione industriale», scrive Bruxelles.
Luigi CarboneLUIGI CARBONE

Quest' anno e il prossimo il Pil del nostro Paese sarà dunque l' unico a crescere dello zero virgola, mantenendosi abbondantemente sotto l' 1%. La Germania e la Francia sono le penultime in classifica, però con aumenti per entrambe pari quest' anno all' 1,1%. Il tasso di crescita più alto è previsto per Malta a +4% nel 2020, seguita dall' Irlanda a +3,6%, mentre la Grecia dovrebbe crescere del 2,4% e la Spagna dell' 1,6%.

Prima che calasse la scure della Commissione europea, erano arrivate altre due smentite all' ottimista Gualtieri: nella sua nota congiunturale Confcommercio ipotizza, infatti, a febbraio una variazione del Pil mensile del -0,1%, dato che porterebbe a una decrescita di -0,6% rispetto allo stesso mese del 2018. Non solo. La paventata recessione (tecnica) dell' economia italiana potrebbe essere certificata già nel primo quarto dell' anno in corso: il Pil mensile indica, infatti, in -0,4% e -0,6% le variazioni tendenziali di gennaio e febbraio, rispettivamente.
ALESSANDRO RIVERAALESSANDRO RIVERA

Nelle stesse ore a delineare uno scenario dalle tinte più fosche è stato il presidente della Corte dei conti Angelo Buscema che chiede una maggiore spinta agli investimenti pubblici e soprattutto invoca la prevenzione del rischio di deviazioni del debito per gli effetti del coronavirus.
Tutto questo grande ottimismo di Gualtieri non sembra stare quindi in piedi. Né sembrano così intensi i rapporti con l' amico Paolo Gentiloni, ora commissario Ue per gli Affari economici, considerando lo scarso tempismo con cui ieri mattina presto il ministro ha fatto certe dichiarazioni. Tanto più che sempre a Omnibus lo stesso Gualtieri non ha escluso qualche ritocco alle tasse.

«Piccole rimodulazioni» sull' Iva, ha detto a Omnibus parlando della riforma fiscale, il cui perno - ha spiegato - è la revisione dell' Irpef. Precisando, però, subito dopo: «Quanto la ridurremo, e le aree dei beneficiari, è prematuro dirlo, dipenderà anche dal quadro economico». Appunto.
roberto gualtieri e dario franceschini all'abbazia di contiglianoROBERTO GUALTIERI E DARIO FRANCESCHINI ALL'ABBAZIA DI CONTIGLIANO
Che l' entusiasmo sia prematuro lo dimostra, inoltre, la risposta a Bruxelles filtrata da «fonti» del Mef alle agenzie di stampa nel pomeriggio. «Pur essendo innegabile che i dati sul quarto trimestre dello scorso anno siano stati nel complesso deludenti, è ancora presto per valutare l' impatto dei recenti dati macroeconomici sulla crescita del Pil nel 2020», hanno detto dal Tesoro.

Sottolineando comunque che «per una valutazione più equilibrata è opportuno attendere quantomeno i dati sull' attività dei servizi nel quarto trimestre e sulla produzione industriale di gennaio». Tradotto: meglio tenere le bocche cucite a microfoni accesi e aspettare le previsioni aggiornate sulla crescita del Pil che verranno comunicate con la pubblicazione del Def a inizio aprile.
giuseppe conte roberto gualtieri mesGIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI MES

L' unica, magra, consolazione per l' ottimista Gualtieri è arrivata dall' agenzia americana Moody' s che con l' Italia dimostra clemenza lasciando l' outlook stabile sul rating definendolo «appropriato» in quanto sintetizza bene i punti di forza e debolezza del nostro Paese. Moody' s non vede ragioni per tagliare «adesso» le stime di crescita del Pil dell' Italia nel 2020, attualmente fissate a +0,5%, ha spiegato il senior vice presidente dell' agenzia Kathrin Muehlbronner, ieri a Milano.

TARTASSA CHE TI PASSA!

BELPIETRO RACCONTA LA NUOVA IDEONA DI FRANCESCHINI, TASSARE PC E CELLLULARI PER FAR QUADRARE I CONTI DELLA SIAE: “IL GENIO CHE DIFENDE LE OPERE D'INGEGNO VUOLE ALZARE L'IMPOSTA SU QUALSIASI COSA ABBIA UNA MEMORIA DIGITALE, ANCHE DEL 20%. SIGNIFICA CHE QUANDO SI COMPRERÀ UN TELEFONINO, IN BASE ALLA DIMENSIONE DELLA MEMORIA DEL DISPOSITIVO SI PAGHERÀ…”
Maurizio Belpietro per “la Verità”

dario franceschini e nicola zingaretti alla finestra dell'abbazia di contigliano 5DARIO FRANCESCHINI E NICOLA ZINGARETTI ALLA FINESTRA DELL'ABBAZIA DI CONTIGLIANO 
Come si fa a recuperare 10 miliardi per cercare di risalire nei sondaggi quando questi 10 miliardi nelle casse dello Stato non ci sono? 

Semplice, si alzano le tasse e si fa pagare agli italiani quella che poi verrà spacciata come una manovra che riduce le tasse. Vi sembra una fregatura del contribuente? È esattamente così, ma a inventare il modo per gabbare gli italiani non siamo noi, bensì quel gran ministro dell' Ingegno che risponde al nome di Dario Franceschini, che potremmo anche definire il responsabile della cultura delle imposte, visto quante ne mette a dimora il suo dicastero.

iphone 11 proIPHONE 11 PROroberto gualtieri e dario franceschini all'abbazia di contiglianoROBERTO GUALTIERI E DARIO FRANCESCHINI ALL'ABBAZIA DI CONTIGLIANO
La prima è già ufficiale e nel più puro stile statalista mira a colpire un settore in espansione, con il risultato che anche una delle poche attività che non sprofondano nella decrescita infelice giallorossa farà la fine già sperimentata da altre branche dell' economia. Di che parliamo? Ma della tassa ribattezzata Air b&b, ossia di quel trattamento fiscale che mira a spremere chi affitta i propri appartamenti, trattandolo come se non fosse un privato cittadino, ma un' azienda vera e propria.

dario franceschini a cinecitta'DARIO FRANCESCHINI A CINECITTA'
Da tempo ci sono persone che hanno messo a reddito le case ereditate o comprate, affittandole per periodi brevi ai turisti o ai manager di passaggio. Persone che, dovendo restare per qualche settimana o mese in città, alla stanza d' albergo preferiscono un' abitazione, trovandola più confortevole o anche solo economicamente più conveniente. Grazie alla cedolare secca, che fu introdotta da Giulio Tremonti per far emergere gli affitti in nero, se il locatore non è una società può pagare la tassa sulla pigione non con l' aliquota Irpef ma versando il 21 per cento, a prescindere dal reddito incassato.

maurizio belpietro sulla terrazza dell atlante star hotel (2)MAURIZIO BELPIETRO SULLA TERRAZZA DELL ATLANTE STAR HOTEL
La normativa, varata nel 2011, è stata estesa anche agli affitti di breve durata e ciò ha consentito non solo di prosciugare il nero, ma anche di far crescere un' attività che si affianca a quella degli alberghi e ora vale nel suo complesso un paio di miliardi di Pil. Beh, che si è inventato il ministro della cultura e della tosatura?

dario franceschini ritiro del pd all'abbazia di contigliano 3 1DARIO FRANCESCHINI RITIRO DEL PD ALL'ABBAZIA DI CONTIGLIANO
Un tetto agli affitti: chi ha più di tre appartamenti d' ora in poi non potrà più beneficiare della cedolare secca, ma dovrà essere trattato alla stregua di una multinazionale, cioè pagare di più, vale a dire probabilmente il doppio. In pratica, visto che il settore degli affitti brevi funzionava a dovere, consentendo agli italiani di arrotondare, Erario Franceschini, ministro di un governo nato per evitare l' aumento delle tasse, provvederà ad affossarlo.

iphone 1IPHONE
Non contento del danno che potrebbe arrecare, il capodelegazione del Pd al governo si sta però dando da fare per assestare all' economia un' altra stangata. Questa volta nel mirino non ci sono le case, ma i telefonini, gli smart watch, i pc e pure i braccialetti contapassi. In pratica, siccome è a caccia di soldi allo scopo di far quadrare i conti della Siae, la Società italiana autori ed editori, il genio che difende le opere d' ingegno vuole alzare l' imposta su qualsiasi cosa abbia una memoria digitale, aumentando il prelievo anche del 20 per cento.
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In soldoni, significa che quando si comprerà un telefonino, in base alla dimensione della memoria del dispositivo si pagherà di più: sopra i 32 giga si passerà da 5,2 a 6,9 euro. Mentre chi prenderà uno smart watch (finora esente dalla tassa Siae) dovrà versare tra i 2,2 fino ai 5,6 euro. Qualcuno potrebbe osservare che qualche euro in più su un cellulare che ne costa parecchie centinaia in fondo non sia gran cosa. Certo, ma visto che il governo quando promette di diminuire le tasse alla fine nelle tasche degli italiani mette gli spicci, non si capisce perché poi una parte se la debba far restituire usando un sotterfugio come l' accisa sui prodotti digitali.
jeff bezos kindleJEFF BEZOS KINDLE

roberto gualtieri dario franceschiniROBERTO GUALTIERI DARIO FRANCESCHINI














Franceschini, insomma, bussa a quattrini come un Gualtieri qualsiasi, forse per smentire una frase attribuita a Tremonti, il quale da ministro dell' Economia avrebbe detto che la gente la cultura non la mangia (l' ex ministro ha poi negato di aver mai pronunciato ciò che i giornali gli misero in bocca). Calvario Franceschini vuole invece dimostrare che con la cultura si mangia eccome. Anzi: con la cultura si fanno i milioni. Di questo passo prevediamo un aumento delle tasse anche sui lettori digitali tipo Kindle.

dario franceschini e michela de biaseDARIO FRANCESCHINI E MICHELA DE BIASE
Poi, finiti i prodotti elettronici, si passerà a quelli cartacei, cioè ai libri e ai giornali e magari, perché no, ai quaderni e ai prodotti di cancelleria. In particolare si stangheranno le gomme, perché non si sa mai, che a qualcuno venga la balzana idea di cancellare il governo. Del resto, bastano e avanzano le facce di gomma di certi politici che ad agosto respinsero compatti le elezioni, dichiarando di voler evitare l' aumento delle tasse. Facce di gomma e anche un po' di bronzo. Fonte: qui

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