mercoledì 5 febbraio 2020

A COSENZA ARRESTATO UN 53ENNE CHE COSTRINGEVA LA MOGLIE INVALIDA E LA FIGLIA DI 20 ANNI A PROSTITUIRSI PER 5 O 10 EURO

FERMATO ANCHE IL FIGLIO 

I RAPPORTI VENIVANO CONSUMATI NEI PARCHEGGI SOTTERRANEI DELLA LINEA FERROVIARIA 

L'INCHIESTA È INIZIATA DOPO LA DENUNCIA DI UNO DEI CLIENTI CHE SI È RIVOLTO AI CARABINIERI ESASPERATO DA…


PROSTITUZIONEPROSTITUZIONE
Obbligava la moglie, 51enne invalida, e la figlia di 20 anni a prostituirsi e per ogni prestazione chiedeva 5-10 euro. I carabinieri di Cosenza hanno arrestato l'uomo, accusato anche di aver più volte minacciato e insultato la moglie con la prospettiva di farla ricoverare in una casa di cura se non avesse smesso di lamentarsi. Ai domiciliari è finito anche il figlio della coppia. I rapporti venivano consumati nei parcheggi sotterranei della ferroviaria.
L'inchiesta è iniziata dopo la denuncia di un cittadino che si è rivolto ai carabinieri esasperato dalle continue richieste di denaro rivoltegli dall'uomo, di 53 anni. Ai militari ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali sia con la donna che con la giovane dietro il pagamento di piccole somme di denaro, rapporti che avvenivano nei parcheggi sotterranei della stazione ferroviaria di Cosenza e in un'area sotto il ponte di Calatrava.

VIOLENZE DOMESTICHE1VIOLENZE DOMESTICHE
Dalle intercettazioni fatte dagli investigatori si sentono chiaramente le offese e le mortificazioni cui era sottoposta la 51enne, minacciata una volta anche di morte con un coltello, la sua difficoltà a capire la situazione, la soggezione psicologica nei confronti dei familiari e i lamenti per le violenze subite.
L'ultimo episodio scoperto dai carabinieri risale a ottobre, quando il figlio ha aggredito la madre all'interno di una struttura di accoglienza nonostante la presenza del direttore, che ha subito chiamato i militari. Dopo l'aggressione, la donna è stata ricoverata in ospedale e successivamente in una clinica specializzata per sottrarla alla violenza dei familiari. Degrado culturale e sociale Dall'indagine è emerso, sottolinea la procura, "un quadro desolante all'interno di un contesto familiare caratterizzato da grave degrado sociale e culturale".
Fonte: qui

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