È PARTITO TUTTO PER UN "CHE CAZZO VUOI"
UN AMICO DEI DUE CONDANNATI URLAVA I CORI DELLA ROMA E POI…
IL GIP: NESSUN REALE PENTIMENTO DEI KILLER
BORTUZZO
«Non m' andava che succedeva... pure per quel poraccio... quello non cammina più. È partito tutto per un "che c...o vuoi"». Intercettato durante un colloquio in carcere, Daniel Bazzano aggiunge l' ultimo tassello di verità all' agguato nel quale Manuel Bortuzzo è rimasto senza colpe paralizzato il 3 febbraio scorso.
MANUEL BORTUZZO
La rissa che innescò la vendetta sbagliata su di lui nacque dall' ubriachezza di un amico dei due condannati, che nell' Irish pub di piazza Eschilo urlava i cori della Roma e urtava tavoli e sedie. Scatenando così la reazione dei presenti e di un cuoco del locale. La frase è riportata nelle motivazioni alla sentenza del 9 ottobre con cui il gip ha condannato Bazzano a 16 anni in abbreviato assieme a Lorenzo Marinelli per il tentato omicidio del 19enne nuotatore azzurro e della sua ragazza. E, confermata da altre testimonianze portate a processo dal pm Elena Neri, rivela che Bortuzzo non ha rischiato la vita in un regolamento di conti tra bande di spaccio, come ipotizzato finora, ma per una banale lite tra clienti di un locale «ragazzi ben vestiti con capi casual e accento romano».
MANUEL BORTUZZO IL PUB DOVE E' INIZIATA LA RISSA
Nessuna attenuante va concessa, secondo il giudice, ai due aspiranti killer: «Deve evidenziarsi - scrive - come nessun particolare tratto positivo possa cogliersi nella loro condotta». La loro confessione «risulta dettata da intenti utilitaristici e non da effettiva resipiscenza» e «la gravità del fatto, l' assoluta superficialità nell' individuare la vittima, la condotta successiva (la fuga, l' incendio dello scooter, la non collaborazione per far ritrovare l' arma, le bugie sulla latitanza, ndr) impone una pena elevata».
LORENZO MARINELLI
Il giudice esclude i futili motivi ma riconosce la premeditazione: «Dopo la rissa, in tempi brevi gli imputati maturano il loro disegno criminoso anziché tornare nelle loro abitazioni». Una condotta «incompatibile con il dolo d' impeto e viceversa indice di un radicamento e di una persistenza del proposito criminoso nella loro psiche».
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