Arresti domiciliari eseguiti dalla Squadra Mobile e gli agenti del Commissariato di Terracina per due poliziotti accusati di concussione e arresto illegali
Venerdì scorso è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Latina Pierpaolo Bortone, dopo la richiesta del pm Valerio De Luca, nei confronti di due poliziotti Simone Caiazzo e Antonio Petruccetti. A scriverlo nell’edizione odierna è il quotidiano “Latina Editoriale Oggi“.
Caiazzo, secondo gli inquirenti, avrebbe pagato a un venditore 27.300 euro per un’automobile mai ricevuta. Al che, a giugno, ne sarebbe nata un’inchiesta per truffa con vittima l’agente di polizia il quale, passati sei mesi, sarebbe stato indagato a sua volta per concussione insieme all’altro collega Petruccelli.
La ricostruzione della Procura ha stabilito che Caiazzo e Petruccelli si sarebbero recati nella sede di un’associazione in cui si trovava la moglie del venditore. Una volta lì, la situazione si sarebbe fatta tesa a tal punto che la moglie del venditore avrebbe voluto chiamare la Polizia, mentre un’altra persona presente in loco ha chiamato i Carabinieri.
Arrivati i militari dell’Arma, i due poliziotti si sono presentati richiedendo l’arresto del venditore e della moglie in quanto, secondo loro, avrebbero commesso il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Al contrario, per i due coniugi il reato sarebbe stato imputabile ai due poliziotti che – ha sostenuto la coppia – li avrebbero aggrediti.
Due versioni discordanti prese in mano dalla Procura di Latina che, dopo sei mesi di indagine, ha deciso che sono i due poliziotti a dover essere arrestati e sottoposti ai domiciliari con accuse che vanno, a vario titolo, dalla concussione alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, dalla calunnia all’arresto illegale.
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