E ANCHE VISA, MASTERCARD E GLI ALTRI PARTNER STANNO PENSANDO DI ABBANDONARE ZUCKERBERG DOPO LE PRESE DI POSIZIONE DELLE AUTORITÀ DI VIGILANZA USA E UE
MARK ZUCKERBERG E LA CRIPTOVALUTA DI FACEBOOK LIBRA
Quelli che sembravano fastidi agostani stanno diventando un vero e proprio passo indietro. Così Libra, la criptovaluta lanciata da Facebook e un gruppo di imprese innovative riunite in associazione senza fini di lucro, rischia di rompersi ancor prima di nascere. L'ufficializzazione di una defezione dalla compagine variegata dei sostenitori tocca a PayPal, la società dei pagamenti elettronici fresca di licenza - record per una organizzazione occidentale - in Cina.
PAYPAL
Un portavoce ha chiarito al Wall Street Journal in una mail che PayPal "ha preso la decisione di rinunciare a un'ulteriore partecipazione" nell'Associazione Libra. PayPal comunque continua a sostenere la missione della Bilancia e continuerà a discutere su come lavorare insieme in futuro, ha aggiunto il portavoce.
PETER THIEL, ELON MUSK FONDATORI DI PAYPAL
Il quotidiano americano conferma così le indiscrezioni apparse anche sul Financial Times nei giorni scorsi e dopo che lo stesso Wsj aveva riportato che Visa, Mastercard e altri partner finanziari che avevano accettato di sostenere il progetto stavano riconsiderando la loro partecipazione in Libra viste le dure reazioni delle Autorità di vigilanza Usa ed Ue.
MARK ZUCKERBERG E LA CRIPTOVALUTA DI FACEBOOK
"Ogni organizzazione che ha iniziato questo viaggio dovrà fare la propria valutazione dei rischi e dei vantaggi di essere impegnata in Libra", ha dichiarato Dante Disparte, responsabile della politica e delle comunicazioni di Libra, in una e-mail. Disparte ha aggiunto che 1.500 entità hanno dichiarato di essere interessate a partecipare a Libra.
DAVID MARCUS
A capo del progetto di Libra c'è proprio un ex pezzo grosso di PayPal, David Marcus, che ha raggiunto Facebook nel 2014 per occuparsi della divisione Messenger e dal 2018 ha avviato un team di lavoro sulla blockchain, la rete che sta alle spalle di valute elettroniche come il Bitcoin.
LIBRA, LA CRIPTOVALUTA DI FACEBOOK
Quando Libra è stata presentata al mondo il social di Mark Zuckerberg aveva annunciato di poter contare per il suo sviluppo su 27 "amici importanti", da Visa a Mastercard, da Uber a Spotify, da Vodafone a Iliad. La valuta di Facebook ha però trovato una forte resistenza da parte delle autorità monetarie di mezzo mondo e anche la Ue ha avviato una inchiesta ad hoc.
LIBRA, LA CRIPTOVALUTA DI FACEBOOK MARK ZUCKERBERG
Paradossalmente, quella che voleva esser lanciata come una bandiera di civiltà per estendere i servizi di pagamento anche ai clienti non bancarizzati e diffondere uno strumento semplice e democratico, è diventata un boomerang per Zuckerberg. Per Facebook, l'uscita di uno o più membri (si è parlato anche di Visa e Mastercard) sarebbe uno schiaffo duro visto quanto la società ha scommesso sull'iniziativa e la sua reputazione già danneggiata: si potrebbe leggere come una mancanza di fiducia da parte delle stesse aziende pari-grado del social network.
DAVID MARCUS
Nei giorni scorsi, il Ft aveva ricostruito come PayPal fosse infastidita dal fatto che Facebook, a suo avviso, non avrebbe fatto abbastanza per affrontare le critiche di cui è stata sommersa Libra, soprattutto quelle sul fronte del riciclaggio di denaro. Proprio PayPal è già incorsa in problemi sulla trasparenza e la protezione dalle attività illecite, per i quali ha patteggiato negli Usa pagando 7,7 milioni di dollari.
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