IL 35% DELLE CIFRE EVASE E RECUPERATE DAL FISCO PROVIENE DAI GRANDI MARCHI DEL FASHION: NON A CASO DEI 5,6 MILIARDI RECUPERATI NEGLI ULTIMI ANNI DA GRANDI SOCIETÀ 1,25 È ARRIVATO DA KERING-GUCCI
"A MILANO SI INVESTE IN TANGENTI. MOLTI EVASORI NELLA MODA"
La corruzione, l' evasione fiscale. Sono due dei campi d' azione della Procura di Milano a cui il procuratore della Repubblica, Francesco Greco, ha dedicato più attenzione nel presentare il "bilancio sociale" 2018. Ci sono, naturalmente, anche gli altri reati ("Il 99,9 per cento dei ladri di appartamento sono bianchi", ha detto Greco, "a volte si ha un' idea un po' strana del colore della pelle in relazione alla criminalità").
KERING
Ma ai reati dei colletti bianchi, il procuratore ha dedicato parole decise: "A Milano siamo pieni di procedimenti per corruzione internazionale e vediamo gli effetti negativi, sia nei confronti degli Stati vittime, sia nei confronti delle nostre imprese, che invece di investire in innovazione, investono in tangenti" (sono corso a Milano, a carico di Eni, un processo per corruzione in Nigeria e un' inchiesta per corruzione in Congo).
Sui reati di natura tributaria, Greco ha chiamato "Modello Milano" quell' integrazione tra Procura, Guardia di finanza, Agenzia delle entrate e Agenzia delle dogane che ha permesso di recuperare negli ultimi anni 5,6 miliardi di euro da società i grandi dimensioni: sono circa 4,4 miliardi a cui vanno aggiunti altri 1,25 miliardi che Kering-Gucci si è impegnata a versare al termine di un' attività ispettiva.
MIUCCIA PRADA BATTEZZA LUNA ROSSA
Dal settore della moda proviene il 35 per cento delle cifre evase e recuperate (da aziende come Prada, Armani, Gucci, Loro Piana); il 26 per cento dal settore siderurgico (Riva, Ilva); il 16 per cento da imprese dell' economia digitale (Google, Facebook, Apple, Amazon, Paypal); il 10 per cento dal settore finanziario (Ubs, Credito Svizzero).
Le violazioni più frequenti sono la "stabile organizzazione occulta" (43 per cento del totale, per circa 2,4 miliardi di euro), i reati economico-tributari (27 per cento) e la esterovestizione, cioè la fittizia localizzazione all' estero, per godere di un regime fiscale più vantaggioso, di aziende o persone che operano in Italia (18 per cento). Il "Modello Milano", secondo Greco, ha permesso di intervenire in maniera efficace sulle mega-evasioni dei grandi gruppi italiani e stranieri. Ma anche di accelerare i processi penali derivanti da verifiche fiscali nei confronti di aziende o soggetti di piccole e medie dimensioni.
FRANCESCO GRECO
La collaborazione con Guardia di finanza e Agenzia delle entrate ha premesso alla Procura di Milano, anche grazie a una rinnovata organizzazione del lavoro, di portare a giudizio migliaia di procedimenti. Greco sottolinea che i risultati nella lotta all' evasione derivano non solo dalla repressione, ma anche dalla diffusione "di una cultura che indirizzi i soggetti verso una maggiore fedeltà fiscale". Utile, secondo il procuratore, è stata la voluntary disclosure che dal 2015 ha incentivato la collaborazione volontaria di chi deteneva capitali all' estero e ha potuto regolarizzarli, dichiarandoli al fisco.
EVASIONE FISCALE
Questo ha permesso di fare emergere quasi 60 miliardi di euro a livello nazionale, di cui il 45 per cento a Milano e in Lombardia, con un gettito fiscale di 3,8 miliardi, di cui 1,8 in Lombardia. Ma l' operazione voluntary disclosure (che non era anonima) ha anche permesso "di raccogliere una mole imponente di dati su attività finanziarie che in precedenza rimanevano occulte".
PINAULT FIGLIO E PADREEVASIONE FISCALE
Secondo il procuratore, "la Lombardia è storicamente un territorio caratterizzato da alti livelli di evasione fiscale, sia per ragioni di reddito, sia per la natura del tessuto imprenditoriale locale, con tante piccole imprese e professionisti". Il "Modello Milano" è collaborazione tra Procura, Fiamme gialle, fisco e dogane, ma è anche "un grande sforzo di sensibilizzazione, attraverso il dialogo costante con il mondo dell' impresa e con la serietà e la coerenza con cui sono state gestite alcune fasi dei procedimenti, per esempio i patteggiamenti", concessi alle aziende che accettavano di collaborare con la Procura e di trattare con il fisco.
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