venerdì 2 agosto 2019

VOLA IL DOLLARO: INCREDIBILE POWELL!


Incredibile, davvero incredibile come ieri Jerome Powell, il governatore della banca centrale,  si sia contraddetto più volte…
“Per essere chiari, non è l’inizio di una lunga serie di tagli ai tassi”.
LATEST: Kansas City Fed President Esther George and Boston's Eric Rosengren voted against the rate cut.

It was the first time since Powell took over as chairman in February 2018 that two policy makers dissented.
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"We’re thinking of it as essentially in the nature of a mid-cycle adjustment to policy,” chair Powell said during his press conference. “It’s not the beginning of a long series of rate cuts,” he said, adding: “I didn’t say it’s just one."

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“It’s not the beginning of a long series of rate cuts,” he said, adding: “I didn’t say it’s just one.”
Invece, questo sarà solo il primo di una lunga serie di riduzione dei tassi!
E che bisogno c’era di rimarcare che non ce ne sarà solo uno, c’era bisogno di tranquillizzare Trump?
Lui come sempre si è fatto sentire senza giri di parole…
What the Market wanted to hear from Jay Powell and the Federal Reserve was that this was the beginning of a lengthy and aggressive rate-cutting cycle which would keep pace with China, The European Union and other countries around the world....
....As usual, Powell let us down, but at least he is ending quantitative tightening, which shouldn’t have started in the first place - no inflation. We are winning anyway, but I am certainly not getting much help from the Federal Reserve!
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Come al solito Powell ci ha deluso, ma almeno ha messo fine al “quantitative tightening” …stiamo vincendo anche senza il loro aiuto!
Experts stated that the Fed should not have tightened, and then waited too long to undo their mistake. James Bullard of St. Louis Fed said they waited too long to correct the mistake that they made last December. “Mistake, Powell cut rate and then he started talking.” @LouDobbs
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Unica vera novità di ieri oltre alla confusione in senno alla Fed è l’interruzione con due mesi di anticipo del “quantitative tightening”, riduzione degli asset  acquistati con la ripresa del reinvestimento dei titoli a scadenza.
Questo è il motivo per il quale il mercato obbligazionario ha festeggiato anche se nella notte, i prezzi sono rientrati, più o  meno come avevamo previsto, dollaro forte e prezzi stabili.
Incredibile è lo smarrimento di Powell, quando dice che alla Fed piacerebbe essere più precisa, ma che molto dipenderà dai dati, in sintesi sempre in ritardo dietro la curva. Due i voti contrari, due governatori volevano i tassi ancora fermi, Esther della Fed i Kansas City e Rosengrenn di Boston.
Riprenderà quindi a reinvestire in Tbond, almeno 20 miliardi al mese in titoli in scadenza, presumibilmente su tutte le scadenze, altra liquidità finirà sul mercato immobiliare, in riacquisti di MBS delle due agenzie governative Freddie Mac e Fannie Mae.
Dire che si tratta di un semplice aggiustamento a metà ciclo e che non fa parte di una posizione accomodante a più lungo termine, dopo avere appena detto che la politica resta accomodante non ha senso.
Powell ha detto che pensano che un taglio dello 0,25 % sia già abbastanza accomodante.
Ehi Ragazzi, non mettetevi in mente chissà cosa, abbiamo tagliato una volta, non esageriamo, non c’è bisogno al momento di altri tagli, l’economia va bene, l’occupazione pure e l’inflazione core è quasi vicina al 2 %, cosa volete di più?
Latest: Dow falls over 300 points after Fed's Powell signals rate cut isn't necessarily the start of an easing cycle
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Gli unici che hanno interpretato alla perfezione le parole di Powell sono stati i mercati valutari con il dollaro che ha fatto il nuovo minimo da tempo immemorabile MACHIAVELLI DOCET!
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Questa è la nostra coerenza da tempo siamo tra i pochissimi che attraverso i nostri manoscritti, controcorrente come sempre, abbiamo suggerito questo obiettivo, ora siamo appunto a 1.1050.
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Powell e la Fed speravano di alzare la parte lunga della curva e non ci sono per il momento riusciti, il mercato, i bond vigilantes non credono affatto alle loro parole.
Le probabilità di un taglio dei tassi di mezzo punto a settembre sono scese a zero e quelle di non avere un altro taglio dei tassi sono aumentate da zero al 22,7%.


Nella sostanza quello di Powell è stato un discorso confusionario, ma non da colomba, vediamo che succede nelle prossime settimane già a partire da domani con i dati dell’occupazione e del mercato manifatturiero oggi.
Fonte: qui

TRUMP: NUOVI DAZI ALLA CINA!


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Come volevasi dimostrare all’improvviso, Trump ha gettato all’aria qualunque ipotesi di accordo con la Cina…
La sintesi ve la faccio io, il resto dei tweet ve lo risparmio!
I nostri rappresentanti sono appena tornati dalla Cina, dove hanno avuto colloqui costruttivi per un futuro accordo commerciale. Pensavamo di avere un accordo con la Cina tre mesi fa, ma purtroppo la Cina ha deciso di rinegoziare l’accordo prima di firmare. Più recentemente, la Cina ha accettato di acquistare prodotti agricoli dagli Stati Uniti in grandi quantità, ma non lo ha fatto. Inoltre, il mio amico presidente Xi ha detto che avrebbe fermato la vendita di Fentanyl negli Stati Uniti – questo non è mai successo e molti americani continuano a morire! I colloqui commerciali continuano e durante i colloqui gli Stati Uniti inizieranno, il 1 ° settembre, fissando una piccola tariffa aggiuntiva del 10% sui restanti 300 miliardi di dollari di beni e prodotti provenienti dalla Cina nel nostro Paese . Ciò non include i 250 miliardi di dollari già tariffati al 25% Non vediamo l’ora di continuare il nostro dialogo positivo con la Cina su un accordo commerciale globale e sentiamo che il futuro tra i nostri due paesi sarà molto brillante!
Ora io capisco che il tuo consulente di fiducia ti propone di acquistare equity, high yield e corporate, ti consiglia di lasciare perdere i noiosi titoli del Tesoro americani, di stare lontano dal dollaro che è pericoloso, ma forse è il momento di svegliarsi!
Tralasciando questi due piccoli particolari…
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…ora suggerisco di fare molta attenzione ai prossimi giorni. C’è chi è uscito prima e ha comunque portato a casa un risultato ragguardevole, chi invece è ancora in gioco, questo è solo un anticipo di quello che verrà, anche se le dinamiche possono essere improvvise in una direzione o nell’altra.
Sono davvero contento di aver contribuito a portare molti di coloro che hanno avuto fiducia in noi a raggiungere questa importante meta, grazie di tutto quello che fate per sostenere il nostro viaggio!
Siamo arrivati insieme sino a questo grande traguardo, molti altri ci aspettano ancora, tralascio i dati macroeconomici, tanto ormai nessuno più li guarda, anzi peggiori sono meglio è e vado direttamente al punto!
Ho scritto per due anni, insieme al nostro Machiavelli di stare molto attenti all’industria del risparmio gestito passivo, lo ribadito più volte, ora magari ve lo faccio dire da uno di loro, forse così qualcuno inizia a crederci…
I fondi di investimento che promettono ai loro clienti di poter ritirare i loro soldi su base quotidiana, sono basati sulla bugia“ Mark Carney
Le banche infatti oggi sono meno esposte al rischio ma semplicemente perché quest’ultimo è stato spostato sul lato acquirente. Quasi interamente le conseguenze negative in partenza trasferite su soggetti terzi. Anzi, sulla contraparte del business: chi lo compra.” Blanquè Amundi
Altro non aggiungo, leggetevi il post e auguri di cuore. Andrea Mazzalai.

Fonte: qui

EUROPA allo sbando. Lanciato SOS alla BCE


Visto anche quanto è accaduto ieri, possiamo ufficialmente dire che i mercati lanciano l’SOS alla BCE. E sono fiduciosi che la richiesta di aiuto venga raccolta quantomeno a settembre.
Andiamo con ordine.
Su quanto ha fatto la FED e il suo “braccio armato” ovvero il FOMC potete LEGGERE QUI.
Oggi per l’Europa era una giornata importante in quanto era in programma l’uscita di tanti PMI manifatturiero. In altri termini si tasta il polso all’economia e si cerca di capire se la produzione manifatturiera dà segni di vita.
Risposta negativa. Sarebbe bello poter dire quantomeno che l’elettroencefalogramma è piatto ed invece no.

PMI Manifatturiero UE

Il grafico parla molto chiaro, non è piatto ma è in discesa.
Ho volutamente incluso anche gli ultimi PMI manifatturieri di Cina, USA e Mondo, proprio per portare un termine di paragone. Il risultato diciamo che il seguente: se gli altri non stanno benissimo (si stanno indebolendo), noi stiamo peggio.
(ANSA) – ROMA, 1 AGO – L’attività delle imprese manifatturiere dell’Eurozona è in calo per il sesto mese consecutivo, con la Germania che segna la peggior caduta in sete anni, una crescita più lenta in Francia e Spagna, e l’Italia stagnante. L’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona è sceso da 47,6 a 46,5, sotto la soglia di 50 che divide l’espansione dalla contrazione, a luglio. L’Italia segna un lieve rialzo a 48,5 da 48,4, facendo meglio delle stime che davano 48 ma mantenendosi in contrazione.
Leggete qualche numero oltre area 50? Nemmeno l’ombra, ma anche nel suo complesso il mondo sta frenando. Ed invece i due paesi che si scannano a suon di tweet e comunicati in ambito trade war? Uno è a 50 e l’altro è a 49.90. I meglio messi in assoluto.
Ma attenzione, il vero dramma lo si vede in Germania, con un problema. E’ la locomotiva europea, o se preferite è il capo cordata. Se crolla lei…
E difatti abbiamo a che fare in Europa coi dati peggiori dal 2012. Tutto può influire: la guerra commerciale, la Brexit, il rallentamento economico, ma si tratta anche di problematiche strutturali. Fine ciclo signori, e quindi o ci si adegua al “mood globale” (e quindi la Bce tagli ai tassi e magari torna a comprare bond) altrimenti si fa dura.

La fine di un ciclo. Banche Centrali e il NEW MOOD

A questo proposito, già oggi il mercato sconta in modo molto forte un potenziale taglio tassi a settembre della BCE. Se non è 100% di probabilità poco ci manca.

Probabilità taglio tassi BCE

CONCLUSIONI

Quindi, il messaggio inviato alla BCE è forte e chiaro. E per assurdo il mercato già va a scontarlo (altrimenti come giustificare questa positività in borsa?). Ma tutto questo conferma per l’ultima volta che l’economia “di carta” sta dominando in lungo ed in largo. Ci tocca dimenticare le vecchie regole macroeconomiche e le logiche dei cicli. Qui tutto diventa relativo e la mano invisibile di Smith si estende alle potenzialità delle banche centrali. Rimanendo convinto del fatto che un giorno si presenterà il conto. Ma non subito. O per lo meno fino a quanto il perverso meccanismo continua a girare, finchè l’inflazione non deraglia (ma siamo in debt deflation) e fino a quando gli utili aziendali continuano ad essere forti. Senza mai dimenticare l’evento inatteso che può cambiare tutto.
Ma si parla del relativismo assoluto, quindi si conferma la strategia. Vivere alla giornata con la giusta consapevolezza ed adeguarci. Non abbiamo alternativa, se non quella di uscire dai mercati e darci alla filantropia (il che potrebbe anche non essere male).
Fonte: qui

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