giovedì 25 luglio 2019

DRAGHI BCE GERMANIA… COUNTDOWN!


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Mentre dotti, medici e sapienti, in questi giorni e settimane, hanno suggerito di restare lontani dal dollaro, lui, mister Greenback, è tornato puntuale all’appuntamento decisivo con l’ultimo supporto, prima del grande volo…
Visto che gli amici di Machiavelli già sanno dove siamo diretti, facciamolo vedere anche agli altri…
Mister Draghi non ha alternative per tenere in piedi la Germania, la quale collasserà comunque in autunno quando Trump darà il via ai dazi sulle auto tedesche.
I dati di oggi, in Germania e in Europa, non sono brutti, sono semplicemente orrendi…
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IHS Markit Germany Manufacturing  PMI a caduto ulteriormente a 43,1, il più basso in 84 mesi ( data ultima recessione). Corrisponde all’indice generale  ZEW tedesca che diventa negativo questo mese per la prima volta dal 2010.
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I nuovi ordini dall’estero sono addirittura terrificanti…
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Non solo, quello europeo è in lento ed inesorabile declino, erano 75 settimane che non si vedeva un simile risultato…
Nel frattempo tra un record e l’altro dei mercati, brutto davvero anche quello americano…
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Solo un rapido accenno a quello che accade nell’economia reale, tanto ormai non importa più a nessuno, si tratta semplicemente di fake news o gossip, ciò che conta è cosa faranno in ritardo come sempre le banche centrali e come reagiranno i mercati alle terribili notizie in arrivo, bad news is good news!
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E’ vero che le vendite di nuove abitazioni sono salite del 7 % ma le revisioni dei mesi precedenti sono assolutamente negative, una diminuzione del 6,9 % ad aprile e una del 7,8 % a maggio. Pensa che in Americano sono preoccupati per il continuo calo delle vendite di case esistenti, nessuno che si chiede come mai i prezzi hanno raggiunto un nuovo massimo storico ben al di la della crisi subprime, 285.700 dollari in media, oltre il 4 % di aumento rispetto al 2018 e ormai sono sette anni che i prezzi salgono dal 2012 e i salari sono sempre quelli.
Noi ci fermiamo qui, non sappiamo se super Mario riuscirà a non deludere i suoi mercati, c’è già il giochino dell’inflazione da raccontare domani…
… non sappiamo se sarà domani o nelle prossime settimane che avverrà la rottura del solido supporto nel cross euro/dollaro, sappiamo solo che i banchieri centrali sono in trappola e che la nuova era dei tassi negativi sta per arrivare, tutto il resto è puro contorno, come un eventuale finto accordo sul commercio globale o una soft Brexit per chi ancora ci spera.

Stay tuned, lo spettacolo sta per cominciare, domani la BCE, la prossima settimana la FED e falliranno, come sempre, lo suggerisce la storia. Non importa cosa inventeranno, una deflazione non la puoi combattere con le solite armi, non puoi usare le stesse armi con le quali hai fallito prima. Ma questa è un’altra storia e ve la racconteremo, quando anche l’ultimo irriducibile giapponese su un’isola deserta si sarà convinto che il più spettacolare rally del mercato obbligazionario, è appena cominciato in America, Giappone e Europa, ormai sono perduti.
Fonte: qui

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