giovedì 27 giugno 2019

LA STAZIONE DELLA METRO A REPUBBLICA RIAPRE DOPO 246 GIORNI DI CHIUSURA

LA SINDACA CHIEDE SCUSA. I CITTADINI: “VERGOGNA MONDIALE” 

I COMMERCIANTI LAMENTANO PERDITE DEL 70% 

“SE LA RAGGI PENSA CHE POSSA FINIRE TUTTO A 'TARALLUCCI E VINO SI SBAGLIA DI GROSSO”



Alessandra Camilletti per www.ilmessaggero.it

stazione metro repubblicaSTAZIONE METRO REPUBBLICA

Era pronta anche la torta. Taglio della prima fetta previsto alle 17, con la riapertura della fermata Repubblica della metro A dopo otto mesi di chiusura. E invece niente, festa guastata. Se ne riparla oggi quando si spezzerà il vuoto di collegamento tra Termini e Spagna. La stazione sarà riaperta dalle 5.30 con quattro scale mobili su sei. Tra le due chiuse, quella saltata il 23 ottobre, con il ferimento di 24 tifosi del Cska Mosca, per cui si attende il piano di intervento.

Proprio nella giornata di sciopero del trasporto pubblico ieri era attesa la riapertura, «il giorno buono» sospirano fin quasi a metà pomeriggio i commercianti della zona, e anche l'ora buona, in concomitanza con la ripartenza della linea per la fascia di rispetto dello sciopero dalle 17 alle 20. Queste erano le indicazioni venute dai tecnici, dice il Comitato. Poi invece, con polemica, la torta torna in freezer e questa mattina verrà cambiato il numero scritto sopra: riapertura non più dopo 245 giorni di chiusura, ma dopo 246.

roma, dopo 246 giorni riapre la fermata metro repubblica 20ROMA, DOPO 246 GIORNI RIAPRE LA FERMATA METRO REPUBBLICA 
A cambiare le cose, alle 16.30, il tweet della sindaca Virginia Raggi: «La stazione Repubblica riaprirà domani mattina in sicurezza. Ci scusiamo per i disagi che cittadini e commercianti hanno dovuto affrontare in questi mesi a causa dei lavori straordinari di manutenzione». A seguire la comunicazione di Ama, il cui presidente e ad Paolo Simioni aveva fatto un sopralluogo in mattinata: «Conclusi con esito positivo i collaudi alla stazione metro Repubblica: riaprirà domattina alle 5.30. Nel corso della giornata di oggi verranno completate le operazioni di messa in sicurezza e pulizia della stazione».


stazione metro repubblicaSTAZIONE METRO REPUBBLICA
I commercianti non ci stanno. «Certo che siamo contenti che la metro riaprirà, ma ci sentiamo presi in giro. Volevamo festeggiare la riapertura della metro ma è ancora un annuncio disatteso», sbotta Angelo Mantini, portavoce del Comitato Riapertura metro Repubblica, che alle 17, invece di tagliare la torta, si ritrova a prendere banchetto e megafono per dare ancora una volta voce alla protesta della piazza: «E che cosa c'è di straordinario in otto mesi quando riapriremo solo quattro delle sei scale. Quella che si è rotta non è stata riparata. Si poteva costruire una nuova stazione».

roma, dopo 246 giorni riapre la fermata metro repubblica 18ROMA, DOPO 246 GIORNI RIAPRE LA FERMATA METRO REPUBBLICA
Mezza giornata sembra un soffio, ma qui ha il peso di un macigno. «Era importante aprire oggi perché dopo 245 giorni ogni giorno che passa è importante, è come aspettare qualcosa che non si definisce mai sottolinea Mantini L'apertura oggi non era una nostra idea. Sono state le persone che lavorano qui sotto a dire a tutti i negozianti che la metro poteva riaprire già alle 10. Solo che c'è sciopero e allora le 17. Poi forse qualcuno ha pensato che è meglio aprire domani alle 5.30, nel più completo anonimato».

Ad un certo punto sparisce il cartello che segnava la chiusura della metro e il display non ha più l'indicazione off-limits, poi tutto torna alla situazione di lunedì. Esponenti del Comitato annunciano la presenza per le 5.30, per l'apertura dei cancelli. Alle 9.30, invece, il ritrovo in piazza, torta compresa, come due mesi fa si era brindato per protesta. «E la foto quotidiana che pubblichiamo su Facebook in bianco e nero diventerà a colori», annuncia Mantini.
roma, dopo 246 giorni riapre la fermata metro repubblica 19ROMA, DOPO 246 GIORNI RIAPRE LA FERMATA METRO REPUBBLICA 

I consumatori: vergogna mondiale. «Il caso della stazione della metro Repubblica a Roma ha rappresentato una vergogna per la città agli occhi del mondo intero, e non possono certo bastare le scuse del sindaco Raggi a placare la rabbia di cittadini e negozianti». Lo afferma il Codacons in una nota, commentando la notizia della riapertura della fermata.

roma, dopo 246 giorni riapre la fermata metro repubblica 1ROMA, DOPO 246 GIORNI RIAPRE LA FERMATA METRO REPUBBLICA 






«Le scuse di Virginia Raggi sono rispedite al mittente e non vengono accettate né dagli utenti, né dagli esercenti - spiega il presidente Carlo Rienzi - Chi vive e lavora nella zona di Repubblica, così come i turisti e i titolari di attività commerciali nell'area, ha subito un danno evidente e se il sindaco pensa che possa finire tutto a 'tarallucci e vinò si sbaglia di grosso. Gli abbonati Atac devono ottenere un equo indennizzo per il disservizio subito e gli esercenti il risarcimento per la riduzione del giro di affari della propria attività come conseguenza della prolungata chiusura della stazione».

Fonte: qui


GRAMELLINI: "LA FERMATA ‘REPUBBLICA’ DELLA METRO DI ROMA HA RIAPERTO I BATTENTI DOPO 246 GIORNI, LE 4 SCALE MOBILI FUNZIONANTI AL MOMENTO DELLA CHIUSURA CONTINUANO IMPERTERRITE A FUNZIONARE. MENTRE QUELLA ROTTA CONTINUA A ESSERE ROTTA. 

MA ALLORA CHE COSA HANNO FATTO IN QUESTI 8 MESI? 

UN PO' DI PAZIENZA E LO SAPREMO. SE NON NOI, I NOSTRI NIPOTI…"

ROTTE E MAI RIPARATE LE SCALE DELLA VERGOGNA
Lorenza De Cicco per “il Messaggero”

Gli operai finora non l'hanno nemmeno toccata, in otto mesi. È ancora lì, sfasciata e inutilizzabile come quella sera del 23 ottobre scorso, quando il rullo di metallo scivolò verso il basso a velocità folle, accartocciando le lamine e falciando le gambe dei tifosi del Cska in trasferta. Decine di feriti. L'incidente sui giornali di tutto il mondo. L'immagine del collasso Capitale. Otto mesi dopo e con oltre mezzo milione di euro già sborsato dall'Atac, la stazione della metro A in piazza della Repubblica ha riaperto, ieri mattina.

repubblica scala mobileREPUBBLICA SCALA MOBILE
Ma la rampa crollata è incredibilmente ancora fuori uso, come 247 giorni fa. Stesso discorso per l'impianto gemello che le sta affianco. Funzionano le altre 4 scale, quelle mai precipitate. E nemmeno il pannello con le bellezze di Roma tagliate dalla luce del tramonto - la magia dei Fori, la cupola di San Carlo al Corso - che l'Atac ha sistemato per nascondere alla vista la scala maledetta, riesce a coprire la vergogna dei ritardi. Incomprensibili, a pensare che una stazione centralissima, tra le più frequentate della Capitale, sia rimasta chiusa per 32 settimane di fila per una rampa collassata e che abbia riaperto, dopo tanti travagli, senza che quella scala sia stata aggiustata.

Se non ci fosse il cartonato a coprire tutto, il rullo martoriato dopo 8 mesi di chiusura sarebbe la fotografia perfetta per raccontare il tormento che vivono i trasporti romani e allo stesso tempo l'odissea di una burocrazia paludosa e goffa, che prolunga i disagi oltre ogni immaginazione. Mettere in fila le date aiuta a ricostruire responsabilità ed errori (in attesa che venga ricostruita la scala...). Responsabilità del Campidoglio, dell'Atac, della ditta di manutenzione.

METRO BARBERINI SCALA MOBILEMETRO BARBERINI SCALA MOBILE
Primo flashback: la scala in questione - matricola 339 - era stata costruita nel 2009, per rimpiazzare quella installata nella stazione in occasione dell'apertura, nel 1980. In teoria la scala avrebbe dovuto reggere «fino al 2029». Cioè per altri dieci anni. Così prevedevano i tecnici dell'Atac. Invece è crollato tutto e ora la Procura indaga sulle falle della manutenzione.

A occuparsene, fino a tre mesi fa, era un consorzio che metteva insieme un'impresa di Napoli con una ditta di Roma. L'appalto lo aveva assegnato a luglio 2017 la vecchia governance di Atac, scelta sempre da Virginia Raggi, nello specifico quella guidata dall'ex amministratore unico, Manuel Fantasia. Un ingegnere nucleare, prima nominato e poi scaricato dai grillini a settembre 2017. Il consorzio di Napoli aveva sbaragliato la concorrenza con un maxi-ribasso del 49,7%. E arriviamo al 23 ottobre scorso. Il crollo della rampa 339.
METRO BARBERINI SCALA MOBILEMETRO BARBERINI SCALA MOBILE

Dopo l'incidente, i pm hanno sequestrato tutto. Ma già il 27 novembre, dopo un mese, avevano ordinato il «dissequestro parziale». Tradotto: a parte la rampa crollata e quella di fianco (i sigilli saranno tolti il 28 marzo), sulle altre 4 si poteva lavorare già da quasi sette mesi. Atac all'inizio ha ordinato una serie di controlli, puntando a riaprire per metà gennaio. Ma la situazione, invece di migliorare, si è aggravata, fino alla grottesca conseguenza che per un mese intero il centro di Roma non ha avuto una stazione del metrò aperta. Come negli anni 80.

All'Atac ci si accorge che il problema è serio durante le «prove di carico» del 10 e 11 gennaio. Durante i collaudi, altre due scale di Repubblica non reggono. «Il disco freno non era idoneo», scopre la società comunale. Un mese e mezzo dopo, il 27 febbraio, Atac chiede allora al consorzio della manutenzione di riparare «con urgenza» tutte le scale.

roma crolla scala mobile in metro 8ROMA CROLLA SCALA MOBILE IN METRO 8

E di accollarsi i costi, compresa la fabbricazione dei pezzi mancanti, ormai fuori produzione. Il consorzio a marzo risponde picche. E così l'Atac decide di stracciare il contratto. Nel frattempo la vicenda ha preso una piega surreale: è precipitata un'altra scala a Barberini - stazione ancora parzialmente sequestrata - e anche Spagna ha dovuto chiudere per un mese, avendo impianti uguali.

MEZZO MILIONE GIÀ SPESO
Passa altro tempo. Siamo ad aprile. La municipalizzata mette a bilancio 1 milione e 265mila euro solo per le scale. A oggi ne sono stati già spesi 543mila, senza contare l'Iva. Ma i due contratti applicativi, prima per la metro di Spagna, poi per Repubblica, incredibilmente non hanno mai riguardato la rampa distrutta otto mesi fa. Cioè l'innesco di tutto.

Lo confermano le carte sugli appalti pubblicate dall'Atac. Nell'ultimo provvedimento del 16 maggio scorso, c'è scritto che la scala con la matricola 339 farà parte di «ulteriori contratti applicativi». Si è scelto di procedere sulle altre 4 scale, spiegano dalla partecipata, per fare prima. Perché ripararle sarebbe stato meno complicato. Un paradosso, a pensare che ci sono voluti sette (sette) mesi, togliendo il mese del sequestro. Per la scala precipitata si è ancora in una fase di «verifica», poi arriverà una «relazione tecnica», poi ancora si procederà coi lavori. Tempi? Incerti, naturalmente. Fonte: qui


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